Dopo diversi anni gli 
operai della logistica di CFL/CAL tornano a protestare
GLI ADDETTI ALLA 
MOVIMENTAZIONE CHIEDONO SOLO IL LIVELLO COME DA CCNL
Sono anni che si 
sentono rispondere “non è il momento buono”… ora basta
I lavoratori dipendenti della ditta 
CFL spa, addetti alla movimentazione e alla logistica, che operano per conto di 
CAL, in sub appalto per conto di FATA all’interno della sede di Cascina Costa di 
Leonardo Divisione Elicotteri, non ritengono sufficienti le motivazioni esposte 
dalla direzione CFL/CAL che, a fronte della richiesta di un aumento retributivo 
dopo ben 4 anni dall’ultimo, fa nuovamente slittare la trattativa fino a fine 
anno, senza nemmeno dare la conferma del riconoscimento richiesto dai lavoratori 
ma riproponendo un esiguo aumento retributivo a fronte di un miglioramento 
produttivo. 
Da ottobre non si sono visti passi 
in avanti rispetto alla richiesta dei lavoratori, dopo 3 incontri e almeno 5 
assemblee, siamo ancora alla situazione iniziale, aumento della produttività, 
riduzione delle assenze, e miglioramento della qualità, per avere un 
riconoscimento economico che si aggirerebbe attorno ai 16.00 €  lordi al mese. 
La direzione aziendale riconosce l’alta professionalità degli operatori ma dice 
di non poter riconoscere nessun aumento fino al rinnovo dell’appalto che avverrà 
verso fine anno. 
Ci teniamo a ricordare che 
l’attività svolta dagli operatori all’interno della divisione elicotteri, 
contribuisce in modo significativo al risultato complessivo del fatturato 
aziendale della divisione elicotteri che, negli ultimi anni, ha fatto 
riconoscere ai dipendenti di Leonardo Elicotteri un premio (PDR) di circa 6 mila 
euro ogni anno, mentre gli operai della logistica non hanno alcun PDR se non un 
riconoscimento di 67 € al mese, che non è altro che una parte della RAL della 
precedente azienda. 
Nel merito della trattativa, la 
direzione CFL sarebbe disposta a riconoscere il livello, riducendo il premio di 
risultato (i 67 euro di cui sopra) ma solo con un aumento della produttività, 
legando il tutto con un miglioramento dei flussi, che a Tessera ha avuto un buon 
ritorno di produttività (con la conseguente riduzione del personale coinvolto). 
Tale proposta è stata rigettata dai 
lavoratori: è inaccettabile avere il livello con la riduzione del premio, meno 
che meno con queste premesse. Ora chiedono solo il livello come previsto dal 
contratto nazionale in base alle loro mansioni. 
I lavoratori dichiarano, 
all’unanimità, l’immediato stato di agitazione, il blocco dello straordinario e 
uno sciopero di 8 ore con presidio e volantinaggio per il 1 giugno 
2018.
Cascina Costa 24 maggio 
2018
