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Fondazione 
Finanza Etica (FFE) partecipa oggi per la terza volta 
consecutiva
all'assemblea degli 
azionisti di Leonardo, il principale produttore 
italiano di armamenti, il cui
maggiore azionista è il 
Ministero del Tesoro italiano con il 30,2%.
«Saremo in assemblea con tre 
azioni, per conto di Rete Italiana 
per il Disarmo, che 
coordina
diverse organizzazioni pacifste 
e della nuova rete europea di investitori istituzionali 
SfCShareholders
for 
Change, che ha un patrimonio investito totale di circa 22 miliardi di euro», 
spiega
Simone Siliani, direttore 
di FFE, 
fondata nel 2003 da Banca Etica. L'intervento della 
Fondazione
criticherà il progressivo sbilanciamento 
della produzione verso commesse militari, che ha
portato ad un crollo della 
redditività dell'impresa e ad una diminuzione dell'occupazione. «In
base 
ai dati di ASD, l'associazione dei produttori europei del settore difesa, negli 
ultimi 15 anni
l'aeronautica civile ha 
generato ricavi che hanno superato del 36% quelli del settore 
aeronautico
militare, creando 223.000 nuovi 
posti di lavoro. Mentre nel settore militare l'occupazione è 
scesa
del 
55% e si sono persi 211.000 posti di lavoro. Leonardo, però, ha deciso 
di puntare sempre
di più sul settore 
militare: nel 2014 costituiva il 54% del fatturato totale, ora siamo al 
68%.
Non c'è da stupirsi, 
quindi, che i conti della società siano molto deludenti». Oggi 
Leonardo
porterà all'approvazione dei 
soci un bilancio che riporta un crollo del 44% dell'utile netto tra 
il
2016 e 
il 2017. Il 10 novembre del 2017, quando la società ha improvvisamente deciso 
di
correggere le previsioni di 
crescita, il titolo è crollato del 21% in borsa.
La 
scelta di concentrarsi sul settore militare esporrebbe inoltre la società a 
maggiori rischi di
corruzione. «Il Sipri, 
l'istituto indipendente di Stoccolma che si occupa di ricerche militari, 
riporta
che 
gli 
illeciti nel settore degli armamenti sono talmente endemici che circa il 40% 
della
corruzione totale nelle 
transazioni globali sarebbe collegata al commercio di armi», spiega
Francesco Vignarca, 
coordinatore di Rete Italiana per il Disarmo. «Leonardo e le 
sue
controllate sono state accusate 
di corruzione in India, Panama, Corea del Sud e, più
recentemente, in Indonesia. Il 
Norwegian Council of Ethics, che efettua un costante 
monitoraggio
etico 
del fondo sovrano norvegese, il più grande al mondo con un patrimonio di 877 
miliardi di
euro, 
ha rilevato un "rischio 
inaccettabile" che Leonardo possa continuare ad essere
coinvolto in casi 
rilevanti di corruzione in futuro. E' un problema grave per tutti gli 
azionisti,
a partire dal Ministero 
del Tesoro».
Fondazione Finanza 
Etica.
La 
Fondazione Finanza Etica è stata creata a Padova nel 2003. Fa parte del Sistema 
Banca Etica
(www.bancaetica.it) e ha come 
obiettivo la promozione di reti di nuove economie sostenibili e 
di
una 
nuova cultura economica e fnanziaria al servizio della società e 
dell'ambiente.
Nel 
2007 FFE ha acquistato un numero simbolico di azioni di Enel ed Eni per «portare 
la voce
della 
società civile e dei movimenti del Sud del mondo nelle assemblee delle più 
importanti
società italiane» e per 
«promuovere il ruolo dei piccoli azionisti e il loro contributo alla 
vita
dell'impresa». Nel 2016 sono 
state acquistate anche azioni di Finmeccanica. Le iniziative 
di
azionariato critico della 
Fondazione sono sostenute da Re:Common e Rete Disarmo. Tutte 
le
informazioni sono disponibili 
sul sito www.fcre.it.
Rete 
Disarmo
La 
Rete Italiana per il Disarmo è un organismo nazionale di coordinamento sulle 
tematiche della
spesa 
militare e del controllo degli armamenti. Fondata nel 2004 è composta da: ACLI - 
Archivio
Disarmo - ARCI - ARCI Servizio 
Civile - Associazione Obiettori Nonviolenti - Associazione 
Papa
Giovanni XXIII - Associazione 
per la Pace – Assopace Palestina - Beati i costruttori di Pace 
-
Centro 
Studi Difesa Civile - Conferenza degli Istituti Missionari in Italia - 
Coordinamento Comasco
per la 
Pace - FIM-Cisl - FIOM-Cgil - Fondazione Finanza Etica - Gruppo Abele - Libera 
-
Movimento Internazionale della 
Riconciliazione - Movimento Nonviolento – Noi Siamo Chiesa 
-
OPAL 
Brescia - Pax Christi - Un ponte per...
Tutte 
le informazioni sono disponibili sul sito: www.disarmo.org
SfC-Shareholders for 
Change
SfC - 
Shareholders for Change ("Azionisti per il Cambiamento") è una rete di 
investitori
istituzionali europei che, in 
qualità di azionisti, svolgono attività di dialogo con le imprese al fne 
di
infuenzare e sollecitare buone 
pratiche e comportamenti sostenibili e responsabili nel 
mediolungo
periodo. Nata a Milano nel 
dicembre del 2017, su iniziativa del Gruppo Banca Popolare
Etica, 
ha sette soci fondatori per un totale di circa 22 miliardi di euro di asset 
gestiti: Bank für
Kirche und Caritas eG 
(Germania), Ecof Investissements, Groupe Crédit Coopératif 
(Francia),
Etica 
Sgr, Gruppo Banca Etica (Italia), fair-fnance Vorsorgekasse (Austria), 
Fondazione Finanza
Etica 
(Italia), Fundacion Fiare (Spagna), Meeschaert Asset Management 
(Francia).
Nel 
corso del 2018, SfC organizzerà azioni congiunte alle assemblee di Generali, 
Acea, Leonardo-
Finmeccanica, Eni, Enel, 
Rheinmetall (Germania) ed Engie (Francia).
Per 
ulteriori informazioni
Chiara 
Bannella
Ufcio 
Stampa di Banca Etica
Tel.: 
+39 06 42016060
E-mail: cbannella@bancaetica.com
Web: 
www.bancaetica.it, 
www.fcre.it
Francesco 
Vignarca
Coordinatore Rete 
Disarmo
Tel.: 
328/3399267
E-mail: segreteria@disarmo.or
