Comitato per il Diritto alla Salute
del Varesotto
COMUNICATO
STAMPA
Commissione consiliare su Ospedale
unico
Busto Arsizio
18.07.2018
Il Comitato per il Diritto alla
Salute del Varesotto ritiene che le decisioni relative alla possibile
realizzazione dell’ospedale unico Busto Arsizio – Gallarate necessitino di una
più larga informazione e partecipazione possibile dei cittadini: si tratta
infatti di scelte rilevanti con cui la popolazione di numerosi comuni (Busto
Arsizio, Gallarate ma anche tutti i comuni circostanti) dovrà confrontarsi per i
prossimi decenni, così come altrettanto impattanti sarebbero gli effetti sui
territori coinvolti a livello di viabilità, inquinamento, consumo del suolo,
ricadute sul territorio …
La mancanza di qualsivoglia
informazione da parte del Sindaco alla richiesta dei consiglieri comunali
presenti è da ritenersi in primis una grave offesa all’intelligenza dei
cittadini, che hanno invece pieno diritto ad essere informati su scelte
importanti per il territorio che vivono.
Non è stato riferito nulla circa le
necessità attuali e future, l’inquadramento urbanistico, la qualità del futuro
polo (a parte gli insulti del Sindaco a chi ha solo chiesto le doverose
informazioni sulla problematica)
Sulla base di quali presupposti la
Regione e le amministrazioni coinvolte ritengono che la soluzione ai problemi
della sanità pubblica sia la creazione di un nuovo ospedale? Con quali fondi si
ritiene di operare? Si attuerà il nuovo intervento tramite il project financing
o trattenendo fondi destinati alla salute dei cittadini? Che fine faranno le
aree degli ospedali esistenti? Come giustificare il consumo dell’ultima area
naturale tra Busto e Gallarate su cui insistono decine di migliaia di metri
quadrati di boschi? Chi sono i millantati “150 primari favorevoli
all’intervento” e perché non escono allo scoperto con dichiarazioni
ufficiali?
Se per la risoluzione delle gravi
problematiche che affliggono l’ospedale di Busto, il Sindaco Antonelli ha
ribadito che insisterà con l’assessore Gallera in Regione (metodo quantomeno
poco ortodosso per migliorare la situazione!), il Comitato si farà portavoce dei
cittadini in modo ancora più efficace e ribadirà con altrettanta insistenza al
Sindaco la necessità di capire cosa sta effettivamente dietro alle scelte sin
qui attuate e a quelle future.
Post Scriptum: Sui social media è
comparso a nome dell’associazione “Agorà Liberi e Forti” un lungo post che
sostiene il progetto della realizzazione dell’ospedale unico con un elenco di
generiche motivazioni che non entrano nelle vere questioni che il nostro
comitato ha sempre posto: l’eventuale nuovo ospedale è coerente con la necessità
di offrire un servizio sanitario vicino ai cittadini per ridurre l’accesso ai
pronto soccorso e i tempi di attesa per i normali esami diagnostici o assorbirà
tutte le risorse (ad oggi soltanto virtuali) per realizzare una mega struttura
che distruggerà altro terreno agricolo con personale insufficiente che non potrà
assumere perché oberata dai debiti che il finanziamento del progetto
genererà?
Il Comitato per il Diritto alla
Salute del Varesotto da un anno e mezzo chiede che la discussione sullo stato e
sulle necessità della sanità del territorio sia portata a tutti i livelli per
verificare se un nuovo ospedale sia la soluzione oppure “se non
si possa puntare a ristrutturazioni, anche pesanti, delle strutture attuali
ottenendo lo stessa qualità finale, concentrando le risorse per il personale e
le attrezzature specialistiche e mantenendo strutture distribuite sul territorio
più vicine ai cittadini, risparmiando terreno verde, evitando di creare altre
aree dismesse nei centri cittadini e costruire nuove inutili strade” come
abbiamo scritto nel nostro comunicato a commento della serata tenuta
sull’argomento a Gallarate lo scorso febbraio.
A coloro che chiudono il post con la
domanda “Se non ora quando” rispondiamo con “meglio tardi che
mai”: ben vengano nella discussione sullo stato della tanto decantata Sanità
lombarda per verificare se la realizzazione di un nuova mega struttura sia la
soluzione o se serva invece a dirottare risorse verso le soliti grandi opere
eludendo le emergenze attuali.
Busto
Arsizio, 22.07.2018