- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

martedì 11 dicembre 2018

ANGERA Le mamme rioccupano l’ospedale

Le mamme di Angera tornano a occupare l’ospedale: lo fanno in modo simbolico, con un minipresidio proprio oggi, martedì 11 dicembre, a due anni esatti dalla loro clamorosa protesta che mobilitò la popolazione e le istituzioni anche del vicino Piemonte. In pratica, senza recare disturbo al personale e ai pazienti dell’Ondoli, si alterneranno al presidio tre o quattro persone - una trentina sono quelle coinvolte nella protesta simbolica per riottenere la Pediatria – oltre ai cittadini che vorranno aderire a questa nuova protesta.
Di seguito pubblichiamo il testo del comunicato ufficiale delle mamme, riunite nell’associazione Amor.
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«Due anni fa ci costringevano a occupare l’ospedale: ebbene, i volontari, le mamme e i papà di Amor sono ancora qui, dentro l’ospedale Carlo Ondoli di Angera. Per ricordare a tutti che la Sanità è nostra, di noi cittadini, le scelte arroganti calate dall’alto non le accettiamo più. Sarà un presidio pacifico, quello di oggi 11 dicembre, pensato per parlare con le persone, informarle, senza arrecare danno o disagio ai pazienti e al personale ospedaliero.
Dopo due anni difficili, siamo ancora qui ad aspettare un futuro serio e dignitoso per il nostro ospedale, punto di riferimento per un territorio importante come il Basso Verbano: l’Ondoli non ha ancora un progetto e sta perdendo i pezzi. Dopo aver chiuso il Punto nascite, ci hanno cancellato anche la Pediatria h 24.
Hai un figlio che sta male dopo le 16? Arrangiati!
Da mesi ci hanno tolto anche questo: ci hanno cancellato anche questo servizio per i più piccoli. I bambini non votano: tutto è una questione di numeri, la Sanità dei manager è semplicemente disumana. Le persone non sono più al centro. Solo così si spiegano anche le scelte di cancellare i servizi ai malati oncologici.
La politica abbia il coraggio di dire ORA cosa vuol fare del nostro ospedale: diteci chiaramente cosa si vuol fare ad Angera per il futuro, abbiate il coraggio di confrontarvi con la gente.
Siamo francamente stufi di vedere il problema dell’ospedale sul piatto di una campagna elettorale infinita. Basta! Il futuro dell’ospedale decidetelo ora, con noi cittadini, non tenetelo in ostaggio di altre, ennesime, promesse elettorali in vista delle consultazioni di maggio. Esortiamo in primis il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, a porre fine a questo strazio che dura da anni.
Un territorio con oltre 60.000 persone non possono più aspettare le promesse elettorali. Non solo bambini e mamme, ma anche i malati di tumore e gli anziani subiscono i disagi gravissimi di scelte vergognose del passato. Scelte che hanno distrutto un piccolo grande ospedale preziosissimo per un’area molto vasta. È il momento di cambiare: adesso.
Siamo anche in attesa della nomina dei nuovi direttori generali della Sanità varesina, ma non è da loro che dipendono le scelte decisive: al nuovo direttore generale, chiunque sia, chiediamo soltanto rispetto. E di non dimenticare che i suoi veri datori di lavoro siamo noi cittadini e non il suo referente politico di turno».

r.w.