- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

domenica 12 maggio 2019

COMUNICATO ADL MILANO - ADL VARESE Lavoratrici/Lavoratori GRANCASA spa

Il giorno 07/05/2019 abbiamo avuto il secondo incontro con la Direzione
Grancasa che ha confermato l’intenzione di procedere con il taglio del
personale tramite licenziamenti collettivi avviati con la procedura di mobilità,
senza alcuna garanzia che tali tagli possano essere sufficienti ad una ripresa
dell’attività e al recupero della clientela perduta in questi anni.
È ovvio che siamo davanti a una contraddizione assoluta, dopo anni di utilizzo
di ogni risorsa pubblica disponibile, dalle casse integrazioni ai contratti di
solidarietà, con cui Grancasa ha risparmiato risorse da investire per rilanciare
l’azienda, in realtà oggi il risultato ci fa percepire un’inadeguatezza gestionale
che ha il solo fine di tagliare costi, senza prospettive e confermando, a
domanda precisa, di navigare a vista assoggettati al controllo dalla Banca a
cui sono stati ipotecati gli immobili, a garanzia del prestito elargito per pagare
solo parte dei debiti.
Come Organizzazioni Sindacali al fine di dipanare la situazione, abbiamo
diffidato la Società nel procedere con i tagli previsti che renderebbero
impossibile la necessaria maggiore presenza lavorativa come invece prevista
dall’orario continuato attuato ultimamente dalla società. È ovvio che la
riduzione del personale addetto creerebbe un sicuro disservizio nella gestione
dei punti vendita a danno sia dei dipendenti che della clientela, tutt’altro che
conciliante con uno spirito di rilancio da grande magazzino commerciale e
invece più vicino ad un idea di discount.
Tuttavia abbiamo proposto che l’esubero dichiarato venga superato con
strumenti che, pur mantenendo i criteri di risparmio dei costi societari,
manterrebbero occupazione e credibilità nel rilancio della società:
 verifica e riduzione del numero di dipendenti dichiarati in esubero, alla
luce delle varie dimissioni e dei pensionamenti nell’ultimo periodo;
 volontarietà da parte dei dipendenti riguardo all’accettazione di
licenziamento incentivato da buonuscita;
 utilizzo del part-time al fine di assorbire l’eventuale rimanenza del monte
ore di esubero dichiarato e già oggi inferiore al 20% del monte ore totale.
Le nostre proposte garantirebbero la continuità lavorativa e di reddito a tutti i
dipendenti, eviterebbero alla società, non solo il costo dei contributi da
versare per i licenziamenti, ma anche l’esborso di tfr e ratei dovuti al fine
rapporto, oltre che soddisfare le esigenze aziendali di risparmio, diminuendo
da subito il costo del lavoro che potrebbe essere utilizzato per pagare i
numerosi creditori e dare risorse per le campagne promozionali.
È indispensabile un più ampio piano industriale, che valuti opzioni alternative
alla mera mobilità, che si ponga degli obiettivi a lungo termine, che valuti se
un domani, recuperati i clienti e magari aumentate le vendite, il personale
rimasto sia sufficiente per garantire il corretto svolgimento delle operazioni di
vendita e assistenza ai clienti.
Nonostante il nostro impegno per far ragionare la Direzione, sembra che
Grancasa non sia intenzionata a valutare altre soluzioni differenti dai
licenziamenti, quindi è indispensabile che lavoratrici e lavoratori si rendano
realmente partecipi del loro futuro, sia se disponibili ad essere licenziati che
se interessati a mantenere il loro reddito e posto di lavoro, senza lasciare ad
altri scelte che condizioneranno il loro futuro.
Verrà indetta a breve l’Assemblea sindacale che proporrà all’ordine del giorno
una discussione aperta con Lavoratrici e Lavoratori per dare forza alle ragioni
che ADL Milano e Varese hanno esposto alla società, con il fine ultimo di
salvare posti di lavoro e continuità lavorativa, eliminando ogni percezione di
eventuali speculazioni o profitti sulle spalle di lavoratrici e lavoratori che nulla
avrebbero a che fare con la corretta gestione di un grande marchio nella
grande distribuzione.
A presto

ADL Milano - ADL Varese