- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

lunedì 13 maggio 2019

Trasferimento attività, immobili e dipendenti da Leonardo Elicotteri a LGS DOPO 3 ANNI DI INTOPPI E LUNGAGGINI FINISCE IL “DISAGIO” DEI LAVORATORI

A fine 2018 la direzione Leonardo Elicotteri ha attivato, per la seconda volta (marzo 2017), la procedura di “cessione di ramo d’azienda” per trasferire in LGS le attività di manutenzione e gestione dei servizi e i lavoratori che svolgono tale attività. La procedura di Cessione di ramo d’azienda (art. 47 L. 428/1990), è una procedura obbligatoria proprio allo scopo di tutelare i lavoratori coinvolti nel trasferimento. Oltre alle attività e al personale sono passati di proprietà di LGS tutti gli immobili che, di conseguenza, non saranno più il “capitale” immobiliare in dote (e nel bilancio) a Leonardo, senza contare il valore storico degli immobili. Questa è l’ultima “trance” di trasferimenti che riguarda la divisione Elicotteri, per un totale di 61 lavoratori (21 a C.C., la più numerosa oltre a Roma, 5 a Vergiate). E’ l’ultimo capitolo di una decisione presa da Moretti quando, contemporaneamente al passaggio dei lavoratori dalle altre divisioni, passarono in LGS tutte le attività di manutenzione/servizi dell’intero gruppo Leonardo (396 lavoratori distribuiti in 41 sedi).
LGS rientra come azienda di servizi “controllata”, controllata finché non sarà più conveniente venderla, o finche non sarà più economico far fare lo stesso lavoro ad altre aziende. Secondo Leonardo non sono previste conseguenze giuridiche, economiche e sociali pregiudizievoli nei confronti dei lavoratori ai quali verranno mantenuti, quale trattamento di miglior favore i trattamenti economici normativi applicati al momento della cessione e di questo noi dubitiamo fortemente dato che alcune attività di manutenzione sono rimaste in carico a Leonardo Elicotteri, e, secondo i lavoratori, tali attività corrispondono ad una buona fetta del loro “vecchio” lavoro che va anche oltre il 30% del totale (a vergiate si arriva al 50%); contemporaneamente, come più volte sospettato dai lavoratori,​ la direzione LDE ha ricostituito gli uffici (e il personale) passato in LGS.
​ Queste erano le richieste dei lavoratori totalmente disattese:
1.​ ​ ​ ​ ​ Prevedere, per chi non accetta il passaggio in LGS, la possibilità di essere ricollocato in Leonardo Spa anche attraverso una specifica formazione in caso di cambio mansione;​
2.​ ​ ​ ​ ​ Prevedere che, se Leonardo spa decidesse successivamente alla cessione di ramo d’azienda di ricostituire una unità operativa con le medesime mansioni dei lavoratori ceduti, gli stessi devono avere la precedenza sulla riassunzione rispetto ad altri;
3.​ ​ ​ ​ ​ Qualora Leonardo Spa decidesse di vendere a terzi l’azienda LGS, venendo meno le condizioni di maggior tutela nei riguardi di un’azienda a partecipazione statale, i lavoratori coinvolti nella cessione di ramo d’azienda devono avere la possibilità di rientrare in Leonardo Spa;
4.​ ​ ​ ​ ​ Prevedere che la RAL sia comprensiva dell’ultimo PDR percepito nell’azienda di provenienza;
5.​ ​ ​ ​ ​ Prevedere il mantenimento di tutte le libertà di movimento interne (banca, mensa, dentista ecc.) alle medesime condizioni, anche economiche, dell’azienda di provenienza;
A fine 2018 i lavoratori hanno subito una nuova riorganizzazione che ha ulteriormente accentuato il disordine gestionale. Secondo una prima valutazione, riteniamo ci sia ancora molta confusione rispetto al loro ruolo a causa di continui cambi di attività, incrementi di mansioni anche oltre il loro inquadramento, sovraccarichi di compiti e funzioni, con l’ufficio perennemente in sottorganico. In aggiunta alle richieste dei referenti LGS e della divisione elicotteri, si sono aggiunte​ quelle da Roma ma senza stabilire le priorità e con la mole di lavoro che si moltiplica giorno per giorno dato che, alle attività quotidiane, si sommano le continue,​ pressanti ed urgenti richieste di reportistica / relazioni da parte delle strutture centrali oltre a dover rispondere sia ai loro superiori, sia alla gerarchia della divisione Elicotteri che ora pretende un servizio “ad hoc”.
La confusione è evidente anche per le attività di competenza della divisione elicotteri visto che, dopo il passaggio dei dipendenti in LGS, si ritrova un ufficio decisamente sottodimensionato ma si ostina a non richiedere indietro nessun ex lavoratore da LGS ancorché già più che formato.
Noi siamo convinti che i lavoratori hanno la forza per migliorare la loro condizione di lavoro, ora più che mai possono ottenere quello che non hanno avuto durante il passaggio in LGS: il rispetto del loro lavoro e del loro ruolo all'interno del gruppo Leonardo; se e quando si decideranno a rivendicare i loro diritti noi di ADL saremo pronti come lo siamo stati in passato, quando questi lavoratori, scaricati dai sindacati cui pagano l'iscrizione, ci hanno chiesto una mano.
6 maggio 2019