- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

giovedì 9 maggio 2019

L’arresto di Rivolta e gli affari sull’ospedale unico, così è crollato l’impero di Caianiello

Le rivelazioni che, nel corso di tre interrogatori investigativi successivi al suo arresto, l’ex sindaco Rivolta (condannato in via definitiva ad anni 4 di reclusione con sentenza di applicazione concordata della pena) ha fatto, in ordine a gravissimi episodi corruttivi riguardanti imprenditori ed esponenti politici del varesotto.
Rivolta ha riferito dettagliatamente dell’esistenza di​ un vero e proprio comitato d’affari​ «finalizzato – scrive la Procura nell’ordinanza – alla gestione illegittima degli appalti, di consulenze e di incarichi pubblici, facente capo a Gioacchino Caianiello, detto Nino, esponente di primo piano del partito di Forza Italia in Lombardia e Presidente onorario dell’associazione culturale Agorà (corrente politica interna al partito di Forza Italia).
Dalle dichiarazioni di Rivolta emerge chiaramente che, pur non ricoprendo in prima persona incarichi istituzionali, ma servendosi di un gruppo fidato di soggetti istituzionali che lui stesso ha contribuito in maniera determinante a fare eleggere o nominare, piloterebbe l’assegnazione di consulenze da parte di enti pubblici in favore di studi professionali nonché le nomine all’interno di società pubbliche del varesotto, dietro retrocessione di tangenti nell’ordine del 10 % .
Le dichiarazioni di Rivolta hanno trovato riscontri dalle sommarie informazioni della compagna ed ex assessore all’urbanistica del Comune di Gallarate,​Orietta Liccati, oltre che in un esposto che è stato inviato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Busto Arsizio a firma​ “Cittadini dell’Ordine”​ nel giugno del 2017. Esse hanno, inoltre, sin dall’inizio, ottenuto piena ed incontrovertibile conferma dai risultati delle operazioni di intercettazione.
Alla domanda del pm Rivolta risponde in merito alla gestione della questione dell’ospedale unico che la Regione intende costruire tra Busto Arsizio e Gallarate: «Si, la sta gestendo in prima persona Caianiello insieme a Ferrazzi e coinvolge l’assessore alla sanità della regione Lombardia Gallera, tramite l’assessore Sala. L’ospedale dovrebbe sorgere nel territorio di Busto Arsizio, mentre lo sviluppo delle aree commerciali sulla 336 e la viabilità dovrebbe sorgere nel territorio di Gallarate. Parte delle aree del territorio di Gallarate erano di proprietà delle coop che erano state trasformate in aree agricole dalla giunta Guenzani e per tale motivazione vi è un contenzioso per diversi milioni di euro, per il quale il comune di Gallarate aveva incaricato l’avvocato Ercole Romano. Il business era quello di ritrasformare quelle aree agricole in aree edificabili.