Turbata legalità degli incanti, turbata libertà di scelta del contraente e corruzione elettorale. Sono queste le accuse a carico dei tre, arrestati dalla Guardia di Finanza di Milano.
Turbata legalità degli incanti, turbata libertà di scelta del contraente e corruzione elettorale. Tangenti, in sostanza.
Sono queste le accuse a carico di tre persone, arrestate dalla Guardia di Finanza di Milano nel quadro dell’operazione “Piazza Pulita” coordinata dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio.
In manette sono finiti il sindaco di Legnano Gianbattista Fratus (Lega) e l’assessore e vicesindaco in quota Forza Italia Maurizio Cozzi. La terza persona arrestata è Chiara Lazzarini, assessore ai Lavori Pubblici nominata da pochi mesi.
A Fratus sono stati concessi gli arresti domiciliari così come all’assessore Lazzarini. In carcere invece Cozzi, che ha la delega al Bilancio.
A Fratus sono stati concessi gli arresti domiciliari così come all’assessore Lazzarini. In carcere invece Cozzi, che ha la delega al Bilancio.
I particolari dell’operazione “Piazza Pulita” verranno resi noti in una conferenza stampa in Procura a Busto Arsizio.
L’amministrazione comunale di Legnano non vive da mesi una situazione tranquilla. La giunta è caduta il 29 marzo dopo essere statasfiduciata dalla metà dei consiglieri comunali, ma la crisi era stata ricomposta grazie all’intervento del difensore civico regionale Carlo Liosfruttando il fatto che non tutti i consiglieri comunali si erano dimessi contemporaneamente.