- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

giovedì 9 luglio 2020

Comunicato stampa LA SALUTE NON E’ UNA MERCE, LA SANITA’ NON E’ UNA AZIENDA

La pandemia ha evidenziato tutti i limiti del sistema sanitario lombardo che, al di là del mito delle eccellenze, aveva già dimostrato le sue difficoltà nel fornire una adeguata risposta alle richieste di sanità dei cittadini a causa degli inaccettabili tempi per eseguire esami diagnostici (a meno di pagare tutto di tasca propria), del sovraffollamento dei Pronto Soccorso, dell’insufficiente presenza di personale e strutture sul territorio attrezzate nell’aspetto sanitario e sociale per “prendersi cura” delle persone e dell’ambiente.
Non può esserci futuro per la sanità lombarda senza un ripensamento del ruolo e delle funzioni del sistema ospedaliero nel suo rapporto con il territorio di riferimento, senza ridare ruolo e risorse alle strutture e i servizi esterni ai poli ospedalieri, senza rivedere il rapporto con il privato convenzionato a cui è consentito di scegliere le prestazioni più profittevoli sottraendo conseguentemente risorse al sistema pubblico. Per competere con il sistema privato le Aziende Socio Sanitarie hanno concentrato la spesa in ambito ospedaliero, sottraendo ulteriori risorse allo sviluppo dei servizi di cura e assistenza territoriale e lo hanno rincorso sul tema della precarizzazione del lavoro facendo largo ricorso al lavoro in somministrazione.
Come abbiamo sempre sostenuto, non è pensabile investire centinaia di milioni per realizzare nuove strutture ospedaliere senza prima affrontare e risolvere questi problemisenza prima svolgere un’indagine epidemiologica che individui quali sono le patologie più critiche e le relative cure su cui sia necessario investire.
Per queste ragioni,
SABATO 11 LUGLIO 2020, dalle ore 9,30 alle 12,00
saremo a BUSTO ARSIZIO, in via MILANO angolo via don Minzoni,
in un PRESIDIO per incontrare i cittadini
e
·​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​per ribadire con ancora più motivazioni il nostro NO all’ospedale unico tra Busto Arsizio e Gallarate;
·​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​per chiedere alle amministrazioni locali di prendere posizione sul progetto ipotizzato alla luce della attuale situazione;
·​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​per chiedere di rafforzare l’offerta sanitaria e sociosanitaria territoriale, investendo su strutture e personale per costruire una rete di degenze di comunità e di assistenza, di ambulatori e di consultori per la medicina di base;
·​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​per chiedere che si recuperi lo spirito della legge 833 del 1978 che ha istituito il Servizio Sanitario Nazionale, considerandolo parte fondamentale del sistema di welfare, che ha un ruolo importante nell’economia e che deve essere universale, senza discriminazioni di accesso, adeguatamente finanziato dalla fiscalità generale progressiva, indirizzato verso la prevenzione primaria con il fine di creare condizioni di vita e ambientali sane, con obiettivi di salute valutati con strumenti epidemiologici e non economicistici.
f.i.p.​ ​ ​ ​ ​ ​ Gallarate, 6 luglio 2020 ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ Comitato per il Diritto alla Salute del Varesotto