Luigi Mara nasce a Vanzaghello (MI) il 10-8-40. È mancato il 12-5-2016. Rimane quasi
subito orfano del padre, che perde la vita in un incidente sul lavoro nello
stabilimento Montecatini di Castellanza. Passa la sua infanzia presso
l'Istituto dei Martinitt di Milano. A 14 anni viene assunto come operaio
meccanico nello stesso stabilimento dove il padre era deceduto. Da
studente/lavoratore si diploma perito chimico e diventa un ricercatore del
Centro Ricerche Montecatini. Nei primi anni '60, da iscritto alla CGIL, inizia
ad occuparsi della salute e della prevenzione sui luoghi di lavoro. Forza gli
spazi della contrattazione sindacale ed elabora una pratica di tutela della
salute sui luoghi di lavoro che individua nel gruppo omogeneo di lavorazione,
ovvero nell'insieme di lavoratori sottoposti alla medesima nocività ambientale
e agli stessi rischi, il motore del cambiamento delle condizioni di lavoro,
attraverso le lotte e la pratica della non delega.
Nel 1968 coglie l'occasione della rivolta studentesca per costruire un'alleanza con
i tecnici della salute presenti nelle università e nelle istituzioni sanitarie
più sensibili ai destini della classe operaia. Alleanza efficace e duratura che
ha dato frutti in tutta la successiva attività del movimento di lotta per la
salute. Nei primi anni '70 dà vita, assieme ad altri lavoratori della
Montedison, al Gruppo di Prevenzione ed Igiene Ambientale del Consiglio di
Fabbrica. È il promotore di lotte che cambiano il modo di produrre e ricercare
mettendo al centro la prevenzione, con il radicale rifiuto della monetizzazione
del rischio. Su queste coordinate dà battaglia all'interno del sindacato e
partecipa a convegni, assemblee, manifestazioni in tutto il territorio
nazionale. È soprattutto grazie al suo straordinario impegno che Castellanza
diventa il paradigma a livello nazionale nel campo della tutela della salute e
sicurezza nei luoghi di lavoro e sul territorio.
Nel 1976 è uno dei fondatori, assieme al compagno e amico fraterno Giulio
Maccacaro, di Medicina Democratica - Movimento di lotta per la Salute, a cui si dedicherà
fino alla fine. Subito dopo interverrà a Seveso con una rigorosa indagine
pubblicata sulla rivista Sapere che smaschera le responsabilità della
Hoffman-La Roche nella catastrofe ambientale causata dalla fuoriuscita di
diossina. Grazie alle sue straordinarie capacità organizzative vengono
realizzati all'interno dello stabilimento di Castellanza memorabili eventi che
hanno riscontro in tutto il territorio nazionale. Nel 1980, le sue capacità
verranno messe a frutto anche per l'organizzazione degli aiuti ai terremotati
dell'Irpinia, terra in cui si sono avvicendati per circa un anno centinaia di
muratori, carpentieri, elettricisti e tecnici provenienti dalla realtà di
Castellanza. Il loro contributo alla ricostruzione è stato riconosciuto con un
formale encomio delle istituzioni locali.
Nel 1981, Luigi Mara paga con il licenziamento, assieme ad altre centinaia di
lavoratori della Montedison di Castellanza, l'opposizione ai processi di
ristrutturazione dell'azienda. La Magistratura sanerà questa vulnus, non prima
di avere sconfitto chi al suo interno era disponibile ad applicare il
cosiddetto diritto dell'emergenza, vale a dire la sospensione delle tutele che
garantivano i lavoratori da comportamenti padronali discriminatori. Mara vive
anche questa battaglia da protagonista, con la passione e la capacità di
conquistare gli altri alle ragioni dei lavoratori che tutti gli hanno
riconosciuto. Dopo il licenziamento, per
Mara, arriva l'espulsione dalla CGIL e, assieme a molti altri compagni di
lavoro, dà vita al Coordinamento lavoratrici e lavoratori della Montedison di
Castellanza, che ha mantenuto viva per decenni all'interno dello stabilimento
una pratica sindacale senza compromissioni con l'azienda. Partecipa ai comitati
di redazione di riviste quali Sapere, Scienza e Esperienza, Epidemiologia e
Prevenzione lasciando un segno di intelligenza, passione e rigore. Diventa
direttore della rivista Medicina Democratica. Nel 1986 è socio fondatore, assieme ad altri componenti del Gruppo di
Prevenzione e Igiene Ambientale, del Centro per la Salute Giulio A. Maccacaro
di Castellanza, struttura che diventa riferimento per i gruppi di lavoratori e
di popolazione a rischio del territorio.
Nel 1988 Luigi Mara è l'artefice di un importante convegno tenutosi presso il Centro Civico
Soldini di Castellanza, sulla ricerca per La costruzione della scienza del
lavoro, della salute e dell'ambiente, cui fra gli altri partecipano Rossana
Rossanda, Lorenzo Tomatis e Marcello Cini. Nello
stesso anno consegue la laurea con lode in Biologia, presso l'Università di
Pavia. Nel 1997, anno in cui ricorre il ventennale della scomparsa di Giulio
Maccacaro, organizza presso l'Università degli studi di Milano un convegno
internazionale sulla Attualità del pensiero di Giulio A. Maccacaro, che vede la
partecipazione di scienziati, ricercatori, giuristi, assieme a rappresentanti
di movimenti con esperienze di lotta per la tutela della salute e
dell'ambiente, sia a livello nazionale che internazionale.
Dalla metà degli anni '90 è promotore, nell'ambito di Medicina Democratica, delle più
grandi vertenze legali a tutela del diritto alla salute dei lavoratori e delle
popolazioni a rischio che sono state realizzate nel nostro paese. Ne citiamo
alcune: il processo contro Montedison/Eni
per i lavoratori di Porto Marghera
morti da cancro per esposizione a CVM; contro
l'Eternit di Casale Monferrato per i lavoratori e i cittadini morti a causa
di esposizione ad amianto; contro la
ThissenKrupp di Torino per l'atroce morte di sette lavoratori;
Centro per la Salute Giulio A.
Maccacaro - Via Roma 2, 21053 Castellanza (VA)