lunedì 11 novembre 2013
venerdì 8 novembre 2013
Papa: basta 'dea tangente', corruzione toglie la dignità
CITTA' DEL VATICANO - Chi "pratica le tangenti" ha "perso la
dignità" e dà ai figli "pane sporco". Papa Francesco ha dedicato la sua omelia a
Santa Marta a un lungo appello contro i guadagni da "corruzione", la cui
abitudine "dà dipendenza", pregando infine "perché il Signore cambi il cuore di
questi devoti della dea tangente".
Il Papa, nell'omelia, ha pregato per i tanti giovani che ricevono dai genitori "pane sporco", guadagno frutto di tangenti e corruzione, e hanno fame di dignità perché il lavoro disonesto toglie la dignità. La parabola dell'amministratore disonesto, riferisce la Radio Vaticana, ha dato lo spunto al Papa per parlare "dello spirito del mondo, della mondanità", di "come agisce questa mondanità e quanto pericolosa sia". Gesù "pregava il Padre perché i suoi discepoli non cadessero nella mondanità". "E' il nemico": "Quando noi pensiamo ai nostri nemici, davvero pensiamo prima al demonio, perché è proprio quello che ci fa male. L'atmosfera, lo stile di vita piace tanto al demonio, è questa mondanità: vivere secondo i valori - fra virgolette - del mondo. E questo amministratore è un esempio di mondanità". "Qualcuno di voi potrà dire - ha proseguito -: 'Ma, questo uomo ha fatto quello che fanno tutti!'. Ma tutti, no! Alcuni amministratori, amministratori di aziende, amministratori pubblici; alcuni amministratori del governo... Forse non sono tanti. Ma è un po' quell'atteggiamento della strada più breve, più comoda per guadagnarsi la vita". Nella parabola, il padrone loda l'amministratore disonesto per la sua furbizia: "Eh sì, questa è una lode alla tangente! E l'abitudine della tangente è un'abitudine mondana e fortemente peccatrice. E' un'abitudine che non viene da Dio: Dio ci ha comandato di portare il pane a casa col nostro lavoro onesto! E quest'uomo, amministratore, lo portava, ma come? Dava da mangiare ai suoi figli pane sporco! E i suoi figli, forse educati in collegi costosi, forse cresciuti in ambienti colti, avevano ricevuto dal loro papà, come pasto, sporcizia, perché il loro papà, portando pane sporco a casa, aveva perso la dignità! E questo è un peccato grave! Perché si incomincia forse con una piccola bustarella, ma è come la droga, eh!".
ansa.it
Il Papa, nell'omelia, ha pregato per i tanti giovani che ricevono dai genitori "pane sporco", guadagno frutto di tangenti e corruzione, e hanno fame di dignità perché il lavoro disonesto toglie la dignità. La parabola dell'amministratore disonesto, riferisce la Radio Vaticana, ha dato lo spunto al Papa per parlare "dello spirito del mondo, della mondanità", di "come agisce questa mondanità e quanto pericolosa sia". Gesù "pregava il Padre perché i suoi discepoli non cadessero nella mondanità". "E' il nemico": "Quando noi pensiamo ai nostri nemici, davvero pensiamo prima al demonio, perché è proprio quello che ci fa male. L'atmosfera, lo stile di vita piace tanto al demonio, è questa mondanità: vivere secondo i valori - fra virgolette - del mondo. E questo amministratore è un esempio di mondanità". "Qualcuno di voi potrà dire - ha proseguito -: 'Ma, questo uomo ha fatto quello che fanno tutti!'. Ma tutti, no! Alcuni amministratori, amministratori di aziende, amministratori pubblici; alcuni amministratori del governo... Forse non sono tanti. Ma è un po' quell'atteggiamento della strada più breve, più comoda per guadagnarsi la vita". Nella parabola, il padrone loda l'amministratore disonesto per la sua furbizia: "Eh sì, questa è una lode alla tangente! E l'abitudine della tangente è un'abitudine mondana e fortemente peccatrice. E' un'abitudine che non viene da Dio: Dio ci ha comandato di portare il pane a casa col nostro lavoro onesto! E quest'uomo, amministratore, lo portava, ma come? Dava da mangiare ai suoi figli pane sporco! E i suoi figli, forse educati in collegi costosi, forse cresciuti in ambienti colti, avevano ricevuto dal loro papà, come pasto, sporcizia, perché il loro papà, portando pane sporco a casa, aveva perso la dignità! E questo è un peccato grave! Perché si incomincia forse con una piccola bustarella, ma è come la droga, eh!".
ansa.it
Con la crisi sempre più italiani vanno al lavoro malati
Negli ultimi due anni, con l'aggravarsi della crisi economica,
sono sempre di più gli italiani che vanno al lavoro anche quando sono malati o
chiedono al medico di andare a lavorare. E' questa la sensazione che ormai da
tempo raccolgono i medici di famiglia, come e' emerso al convegno della
Federazione italiana medici medicina generale (Fimmg).
''Il fenomeno è particolarmente evidente nel Nord Est - afferma Guido Marinoni, componente del Consiglio nazionale della Fimmg - dove la crisi sta colpendo pesantemente e la paura di perdere il lavoro è grande. Così però c'è il rischio di vedere ridotti i buoni risultati ottenuti con la vaccinazione antinfluenzale, per la maggiore circolazione dei virus''. A chiedere di lavorare al medico, nonostante la malattia, sono soprattutto le categorie più deboli, come donne e giovani.
''Negli ultimi tempi - aggiunge Alfredo Petrone, responsabile medici Inps della Fimmg - abbiamo notato la richiesta di andare a lavorare, nonostante la malattia. Ovviamente noi non ci facciamo influenzare nella decisione medica, ma il fenomeno esiste. A chiedere di tornare subito a lavoro sono soprattutto le donne e i giovani, in particolare quelli impiegati nella grande distribuzione e nei call center''.
ansa.it
''Il fenomeno è particolarmente evidente nel Nord Est - afferma Guido Marinoni, componente del Consiglio nazionale della Fimmg - dove la crisi sta colpendo pesantemente e la paura di perdere il lavoro è grande. Così però c'è il rischio di vedere ridotti i buoni risultati ottenuti con la vaccinazione antinfluenzale, per la maggiore circolazione dei virus''. A chiedere di lavorare al medico, nonostante la malattia, sono soprattutto le categorie più deboli, come donne e giovani.
''Negli ultimi tempi - aggiunge Alfredo Petrone, responsabile medici Inps della Fimmg - abbiamo notato la richiesta di andare a lavorare, nonostante la malattia. Ovviamente noi non ci facciamo influenzare nella decisione medica, ma il fenomeno esiste. A chiedere di tornare subito a lavoro sono soprattutto le donne e i giovani, in particolare quelli impiegati nella grande distribuzione e nei call center''.
ansa.it
I lavoratori Husqvarna protesteranno al salone del motociclo
I lavoratori della Husqvarna non vogliono restare in silenzio. I 242 dipendenti dell’azienda di Cassinetta di Biandronno, in cassa integrazione straordinaria e attualmente senza lavoro a dispetto delle promesse della Ktm (la società che controlla Husqvarna), hanno deciso in assemblea di protestare alla più importante fiera del motociclo italiana, l’Eicma 2013, in programma a Rho dal 7 al 10 novembre 2013.
«L’8 novembre i lavoratori saranno presenti a partire dalle 16.30 con un volantinaggio all'ingresso della fiera per spiegare agli appassionati del settore la situazione dell'impresa che rischia la chiusura in seguito alla disastrosa gestione di Bmw (2008-2013) e all'arrivo di Ktm che ha deciso di appropriarsi gratuitamente di marchio, rete di vendita e stabilimento, trasferendo la produzione in Austria e privando il sito varesino di una prospettiva industriale e occupazionale - spiega una nota diffusa dai sindacati -. I lavoratori considerano inaccettabili le dichiarazione di Stefan Pierer, capo azienda di Ktm, che ha dichiarato di voler mantenere la proprietà dello stabilimento di Cassinetta, senza indicare nessuna prospettiva industriale.
varesenews.it
«L’8 novembre i lavoratori saranno presenti a partire dalle 16.30 con un volantinaggio all'ingresso della fiera per spiegare agli appassionati del settore la situazione dell'impresa che rischia la chiusura in seguito alla disastrosa gestione di Bmw (2008-2013) e all'arrivo di Ktm che ha deciso di appropriarsi gratuitamente di marchio, rete di vendita e stabilimento, trasferendo la produzione in Austria e privando il sito varesino di una prospettiva industriale e occupazionale - spiega una nota diffusa dai sindacati -. I lavoratori considerano inaccettabili le dichiarazione di Stefan Pierer, capo azienda di Ktm, che ha dichiarato di voler mantenere la proprietà dello stabilimento di Cassinetta, senza indicare nessuna prospettiva industriale.
varesenews.it
martedì 5 novembre 2013
Gip Taranto:"L'Ilva inquina ancora"
"L'Ilva continua ad inquinare e le opere di risanamento non vanno al di là di interventi di maquillage". Lo scrive il gip di Taranto, Patrizia Todisco, respingendo la richiesta di dissequestro di fondi presentata dai legali del commissario Enrico Bondi per conto di Ilva. Nel provvedimento il gip scrive che sussistono "accertate violazioni delle prescrizioni in materia di tutela ambientale e sanitaria".
tgcom24.mediaset.it
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Il benessere non è più di casa in Italia. Il Belpaese scivola al 29esimo posto Ocse
La graduatoria considera 34 Paesi. In Italia si è registrato lo scivolone di "soddisfazione" maggiore tra le Nazioni coinvolte nell'indagine, alle spalle della sola Grecia devastata socialmente dall'austerity. Cresce il tempo dedicato al volontariato, restano ampie differenze di genere. Il peso della casa: per oltre la metà della popolazione è insostenibile
MILANO - Meno soddisfatti circa il proprio benessere e più sfiduciati nei confronti delle autorità, ma anche per questo maggiormente propensi ad aiutarsi e a dedicare il proprio tempo all'attività di volontariato. Sono alcuni dei tratti che distinguono gli italiani per come emerge dal rapporto How's Life? 2013 appena divulgato dall'Ocse. Uno studio che tenendo in considerazione 11 dimensioni, da reddito e ricchezza passando attraverso la situazione abitativa fino ad arrivare all'impegno civico, definisce come si vive nei Paesi dell'area.repubblica.it
Trattativa Sea Handling Raggiunto primo accordo
Airport Handling, c’è l’accordo di progetto.
Lungo, ieri, l’incontro tra Sea e organizzazioni sindacali nella palazzina di Linate. Tra documenti, riflessioni e punti fermi da entrambe le parti, azienda e rappresentanti dei lavoratori sono stati al tavolo dalle 11 alle 9 e mezza della sera. Ma, alla fine, un punto fermo c’è: le parti si sono impegnate reciprocamente all’accettazione di una nuova società -Airport Handling – che dovrebbe essere operativa da luglio dell’anno prossimo offrendo le massime tutele ai 2300 lavoratori di Sea Handling.
L’occupazione è, infatti, la priorità per le organizzazioni sindacali che, nella premessa dell’accordo, hanno voluto, nero su bianco, il preciso impegno di Sea in tal senso.
Nell’accordo non si parla del taglio del costo del lavoro del 20%, come ha dichiarato di recente il presidente Sea Pietro Modiano in commissione a palazzo Marino. Se tagli dovranno esserci, se ne discuterà a ragion veduta quando inizierà la trattativa vera e propria sulla base anche dei clienti che la newco diretta da David Crognaletti (il neo direttore generale è stato presentato ieri ufficialmente) riuscirà a conquistare, non certamente in premessa di accordo. E non senza considerare un po’ tutte le variabili in campo: dal trasferimento “in house” di attività date all’esterno da Sea, all’organizzazione del lavoro. Le nuove condizioni, insomma, andranno negoziate. Ora si deve trattare con la commissione europea un percorso possibile a fronte di un impegno comune con il quale Sea potrà presentarsi a Bruxelles e sapere con certezza se la multa in denaro sonante (459 milioni di euro, interessi compresi) sarà estinta a fronte di una newco diversa dal passato che continuerà ad occuparsi di servizi aeroportuali a terra, dallo smistamento bagagli ai servizi rampa.
ADL COBAS: Produrre senza padrone: Esperienze di autogestione della produzione in Grecia e Italia
Nelle crisi economiche, in ogni epoca storica, ha fatto capolino l’autogestione della produzione e delle fabbriche, quale tentativo di dare una risposta alla logica padronale di abbandono delle stesse, dopo la rapina delle ricchezze prodotte collettivamente, per garantire un reddito ai lavoratori, per costruire un circuito alternativo che superasse le logiche del mercato capitalistico, per stare dentro lo stesso mercato con una prospettiva di redistribuzione egualitaria del reddito.
Nella Grecia, depredata dalle politiche neoliberiste imposte dalla Troika e fortemente impoverita, le esperienze fatte dalla Zanon e molte altre aziende in Argentina, quelle dei mercati indigeni alternativi praticati in molte aree indigene dell’America Latina, le rivendite dell’usato presenti in Italia e in tutta l’Europa – anche in forma di business commerciale – sono riviste, attualizzate e sperimentate anche con la sostituzione della circolazione monetaria, con la sperimentazione di strumenti finanziari. Qui di seguito proponiamo alcuni passaggi del contributo di Graziano Graziani.
In Italia ci sono esperienze analoghe e di più, pensiamo a Officine zero di Roma. Accanto ad esperienze autogestionarie come quelle che ci segnalano Gianluca Carmosino e Gianni Belloni nel loro libro inchiesta - qui un loro articolo - ci sono delle altre realtà produttive che vale la pena prendere in considerazione e che sono state segnalate da un articolo di Dario Di Vico sul Corriere [si veda l’allegato]. Sono 36 esperienze - qui il link originale alla mappatura - di variegata autogestione dell’attività d’impresa in cui gli operai, gli impiegati, i tecnici e, alle volte, anche alcuni dirigenti hanno investito il loro TFR [la liquidazione], per poi accedere al credito di banche tipo Etica o Unipol e rimettere in moto le vecchie linee di produzione o sperimentarne di nuove.
Certamente tutte queste sono sperimentazioni particolari, contradditorie, in cui possiamo leggerci di tutto, dall’autosfruttamento alla più utopistica forma di lavoro liberato, ciò non di meno sono percorsi che ci segnalano dei tentativi di uscita dalla crisi a testa alta e con un diverso modello produttivo e di società.
BUSTO ARSIZIO: Sindacati e amministrazione dal prefetto
Sindacati e amministrazione comunale andranno al tentativo di conciliazione davanti al prefetto. La decisione, arrivata lunedì mattina nella riunione dei delegati Rsu, non sorprende: già al termine della commissione trattante di mercoledì scorso, infatti, i rappresentanti dei lavoratori avevano giudicato insoddisfacenti le risposte del Comune. Così, dopo essere stato scongiurato in un primo momento, l’incontro in prefettura – che prelude all’eventuale sciopero – diventa realtà (salvo ulteriori dietrofront dell’ultimo minuto).
I sindacati lamentano la mancanza di indicazioni a proposito di fondo di produttività e regolamento delle sponsorizzazioni. Ma è soprattutto la riorganizzazione dei servizi a creare preoccupazione:
CASSANO MAGNAGO: La fabbrica chiude all'improvviso
Il "passaparola" alla vigilia del ponte del 1° novembre, poi una conferma telefonica dalla sede centrale: anche così si scopre di aver (forse) perso il lavoro, negli anni della crisi. La storia è quella un po' paradossale e drammatica degli operaie e delle operaie della "Tintoria di Nerviano", fabbrica di Cassano Magnago che fa capo al Cotonificio Veneto di Vicenza. Giovedì tra i lavoratori ha iniziato a girare la voce: «Lunedì non si riprende il lavoro». E lunedì, per telefono, è arrivata la
conferma: la tintoria è in crisi nera. «L''azienda ci ha fatto sapere tramite l'associazione di categoria,
Il sospetto dei lavoratori - anche di fronte alle modalità con cui è emersa la situazione - è che la fabbrica stia per chiudere: già settimana scorsa allo stabilimento di via Boscaccio era stato tagliato il gas, a causa dei debiti accumulati sulle precedenti forniture: «Ci hanno lasciato a casa un paio di giorni, poi giovedì il direttore ha fatto passare la voce che lunedì non si rientrava»
varesenews.it
conferma: la tintoria è in crisi nera. «L''azienda ci ha fatto sapere tramite l'associazione di categoria,
Il sospetto dei lavoratori - anche di fronte alle modalità con cui è emersa la situazione - è che la fabbrica stia per chiudere: già settimana scorsa allo stabilimento di via Boscaccio era stato tagliato il gas, a causa dei debiti accumulati sulle precedenti forniture: «Ci hanno lasciato a casa un paio di giorni, poi giovedì il direttore ha fatto passare la voce che lunedì non si rientrava»
varesenews.it
Ex Alfa Romeo: blitz operaio
Arese - Doppio blitz milanese, in Prefettura e a Palazzo di Giustizia, per gli operai ex Alfa Romeo di Areselicenziati nel febbraio di due anni fa da Innova Service. Dopo aver inscenato una manifestazione di protesta, con tanto di lavoratori incatenati in corso Monforte, all’ingresso della Prefettura, una delegazioni è stata ricevuta negli uffici del gabinetto del prefetto Francesco Paolo Tronca. Durante l’incontro è stato chiesto per l’ennesima volta ilrispetto della sentenza della Corte d’appello del Tribunale del Lavoro di Milano che ha condannato Innova Service - la società di servizi a suo tempo incaricata dalla proprietà dell’area dell’ex Alfa ad assumere una settantina di operai rimasti a spasso dopo la dismissione da parte di Fiat -, a reintegrare gli operai licenziati e a corrispondere loro 36 mesi di mensilità arretrate.
prealpina.it
prealpina.it
domenica 3 novembre 2013
Presentazione della dichiarazione di immediata disponibilità nell’ambito della domanda di disoccupazione ASpI e Mini ASpI
Istituto Nazionale della Previdenza Sociale
Circolare n. 154
Premessa
Come noto, lo stato di disoccupazione involontaria, ovvero la “condizione del soggetto privo di lavoro,
che sia immediatamente disponibile allo svolgimento ed alla ricerca di una attività lavorativa secondo
modalità definite con i servizi competenti”, comporta per il lavoratore l’obbligo di presentarsi al Centro
per l’Impiego del proprio domicilio per rendere la dichiarazione di immediata disponibilità di cui all’art. 1,
comma 2, lettera c) del D.Lgs. n. 181 del 2000.
Il suddetto status rappresenta uno dei requisiti, oltre a quelli di natura assicurativa e contributiva, per la
concessione dell’indennità di disoccupazione nell’ambito ASpI, come precisato nell’art. 2, comma 4, della
legge 28 giugno 2012, n. 92 (Cfr. Circolare INPS n. 142 del 2012).
Al fine di semplificare l’erogazione della indennità di disoccupazione ASpI e Mini-ASpI, il legislatore con
la previsione dell’art. 4, comma 38, della legge di riforma del mercato del lavoro ha previsto la facoltà,
in capo al lavoratore disoccupato, di rilasciare all’INPS la dichiarazione in oggetto, al momento della
presentazione della domanda di indennità nell’ambito dell’ASpI.
E’ stato, quindi, affidato all’Istituto il compito di ricevere e, successivamente, mettere a disposizione
dei Centri per l’impiego territorialmente competenti in base al domicilio, le dichiarazioni dei richiedenti
l’ASpI o mini-ASpI – documenti indispensabili ai fini delle verifiche sullo stato di disoccupazione nonché
dell’attivazione delle politiche attive – attraverso il Sistema informativo della Banca dati percettori di cui
al comma 35, del predetto art. 4.
Al fine di dare concreta attuazione al dettato normativo l’Istituto ha provveduto ad aggiornare la modulistica
per la richiesta delle prestazioni ASpI (SR134) e Mini-ASpI (SR133) pubblicata nell’apposita sezione del
sito (www.inps.it) ed allegata alla presente circolare, implementando conseguentemente la procedura
di presentazione della domanda telematica da parte dei cittadini, Patronati e contact center integrato.
I Centri per l’Impiego accedono già alla Banca dati Percettori di cui all’art. 19, comma 4, del D.L. n. 185
del 2008, convertito con Legge n. 2 del 2009 e ss.ii.mm., per conoscere, ai fini delle politiche attive, i
percettori di ammortizzatori sociali e per comunicare all’Istituto, ai sensi della normativa vigente, le eventuali
cause di decadenza connesse alle attività di competenza dei centri medesimi.
L’INPS ha provveduto ad integrare nella suddetta Banca dati le funzionalità necessarie ai Centri per
l’Impiego per ricevere le dichiarazioni in argomento al fine degli adempimenti di loro competenza.
In ragione della mancanza di un elenco anagrafico aggiornato dei Centri per l’Impiego territorialmente
competenti, l’Istituto si è adoperato per censire questi ultimi sul territorio nazionale al fine di mettere
a disposizione le dichiarazioni di immediata disponibilità rilasciate dagli utenti all’Istituto. Infatti, in
tal modo è agevolato il servizio di compilazione delle domande in via telematica poiché l’utente avrà
a disposizione l’elenco dei Centri per l’Impiego afferenti al suo domicilio.
Questo censimento – con l’inserimento nelle procedure telematiche di presentazione della domanda da
parte del cittadino e/o del Patronato di tutti i dati utili all’individuazione del Centro per l’impiego – consentirà
all’interessato, una volta resa la dichiarazione in oggetto, di avvalersi delle funzioni svolte dal servizio
competente, segnalato dalla procedura stessa.
L’utente, attraverso i canali telematici di presentazione della domanda di ASpI o Mini-ASpI, dovrà indicare
o che si è già recato al Centro per l’impiego per attestare lo status di disoccupato, oppure rendere la
dichiarazione di immediata disponibilità direttamente all’Istituto compilando i campi appositamente inseriti.
I Centri per l’Impiego che si accrediteranno con un specifico PIN – come di seguito indicato – alla
Banca dati nel Sistema informativo dei percettori potranno consultare le dichiarazioni rese dai beneficiari
della prestazione che sono domiciliati nel territorio di loro competenza, al fine di dare attuazione alle
disposizioni normative in materia di accertamento/conservazione dello stato di disoccupato e di misure di
politica attiva.
Si coglie l’occasione per rammentare che l’accertamento dello status di disoccupato e la verifica della
conservazione dello stesso che non possono essere controllati e accertati dall’Istituto con i dati in suo
possesso, rimangono di competenza dei Centri per l’Impiego.
Altresì, questi ultimi devono comunicare tempestivamente gli eventi che determinano la decadenza
dalla prestazione (Cfr. combinato disposto dell’art. 2, comma 40, lett. a) e dell’art. 4, commi 41-44,
della legge di riforma del mercato del lavoro).
Queste comunicazioni devono pervenire tramite i servizi messi a disposizione a tale scopo nella Banca
dati percettori.
Infine si precisa che al servizio descritto potranno accedere il Ministero del Lavoro e delle politiche
sociali, le Regioni e gli altri soggetti istituzionali in base alle specifiche competenze previste dalla normativa
vigente.
Gestione Dipendenti Pubblici. Funzioni web per iscritti
Istituto Nazionale della Previdenza Sociale
Circolare n. 153
Premessa
Nell’ottica del completamento del processo di telematizzazione relativo ai servizi offerti dall’Istituto
alla propria utenza, in aderenza a quanto disposto con determinazione del Presidente dell’Istituto
n.95 del 30 maggio 2012, ed in completa attuazione della determinazione del Direttore Generale
n.64 del 11/10/2012, sono stati attivati alcuni servizi di visualizzazione telematica e stampa, atti
a fornire informazioni e riscontri su:
- piani di ammortamento
- note di debito relative ai benefici in sede di Pensione
- note di debito relative alle sistemazioni contributive
- note di debito relative agli estratti conto amministrazione (ECA)
- versamenti
Dette funzionalità hanno come destinatarie le amministrazioni, e, quanto ai versamenti, anche
i soggetti iscritti e pensionati, ove non sia già stata operata una trattenuta alla fonte.
1. Visualizzazione dei piani di ammortamento relativi agli Enti: rateazioni contributive, benefici in
sede di pensione e benefici in sede di trattamento di fine servizio.
E’ stata realizzata una funzionalità che consente l'interrogazione di dati aggregati relativi a
piani di ammortamento attivi o sospesi presenti nella banca dati dell’Istituto, per cui l’ente è il versante,
e relativi ad eventuali:
- rateazioni contributive per debiti maturati dall’ente;
- benefici in sede di pensione;
- benefici in sede di trattamento di fine servizio.
Sono possibili differenti modalità di ricerca.
L'interrogazione dei piani potrà essere effettuata infatti selezionando:
• Tipo Piano;
• Anno - Mese Competenza;
o, in alternativa
• Anno - Mese Scadenza Ultima Rata
• Codice Fiscale Beneficiario
Il tipo Piano dovrà essere scelto tra:
• Rateazione,
• Benefici TFS,
- Benefici in Sede di Pensione,
Il risultato della ricerca produrrà una lista costituita da:
• Tipo Piano
• Beneficiario (CF nome e cognome)
• Importo rata (importo rata con competenza selezionata nel caso di selezione della competenza,
importo rata ultima versione nel caso di scadenza ultima rata selezionata)
• Scadenza prima rata
• Scadenza ultima rata
• Numero di rate
• Stato Piano
• Numero Pratica
Si precisa che il beneficiario persona fisica potrà essere visualizzato solo per i tipi piani “Benefici TFS”
e “Benefici in Sede di Pensione”.
Diversamente, il numero pratica potrà essere visualizzato solo per il tipo piani “Rateazioni” .
Un ulteriore livello di dettaglio consentirà di visualizzare la lista delle rate del piano con le seguenti informazioni:
- Competenza
- Scadenza
- Stato Rata (pagata/non pagata)
- Importo Rata
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