Tutti i sindacati firmano l’accordo con un nodo alla gola.
E’ stato raggiunto l’ accordo alla Parker
ITR di Veniano sulla mobilità e sulla
cassa integrazione.
La PARKER ITR ai primi di luglio aveva comunicato ai
sindacati e alla RSU la decisione irrevocabile assunta dalla direzione
internazionale negli USA di cessare
parte delle attività dello stabilimento di Veniano, quella che produce tubi per
l’ industriale, la parte meno tecnologica della azienda. Lavorazione che occupa
124 lavoratori sui 407 occupati nello stabilimento di Veniano.
Decisione drammatica ed improvvisa almeno nei termini
radicali proposti , certo si sapeva di difficoltà sul mercato , ci si poteva aspettare
un ridimensionamento ma non certo la chiusura. Scelta drammatica perché stante
le difficoltà di fungibilità professionale con l’ altro reparto dell’
idraulica, che produce tubi a pressione più tecnologici, per i 124 lavoratori
si prefigurava una brutale espulsione dalla
fabbrica.
Infatti l’ azienda ai primi di luglio ha attivato la
procedura di mobilità per il licenziamento di tutti i 124 lavoratori. Dopo un
primo sciopero immediato di tutta la fabbrica di otto ore, sono seguite, nel
mese di luglio, complesse trattative sindacali con l’ obiettivo di ridurre
l’impatto sociale, sia tramite il ricorso alla cassa integrazione speciale per
24 mesi , sia con indennizzi, sia tramite percorsi di ricollocazione
lavorativa.
Nella notte di giovedì si è raggiunto una ipotesi di
accordo condiviso tra tutte le sigle sindacali presenti in azienda sia
confederali che di base tra cui anche L’ ADL di Varese. Nella giornata di ieri (venerdì
26 luglio) le assemblee dei lavoratori hanno, a grande maggioranza, approvato
l’accordo per cui , dopo le assemblee, si è preceduto alla firma dell’ accordo
conclusivo.
L’ accordo in sintesi prevede :
Per i 124 lavoratori si prevede il ricorso alla CIGS
per 24 mesi , inizialmente a rotazione poi con la definitiva chiusura del reparto
a zero ore.
Ai lavoratori in cassa l’ azienda erogherà una cifra
di 350 euro in aggiunta alla competenze INPS.
Durante i 24 mesi si attiverà una procedura di
mobilità per chi matura il diritto alla pensione durante i tre anni di mobilità
e con un quarto anno eventuale di contributi volontari pagati dalla azienda,
per tutti questi lavoratori , come da precedenti accordi, in aggiunta alle
competenze di mobilità, l’ azienda erogherà un cifra che va fino al 70% dello stipendio e all’ 80% dello stesso per
chi stà più a lungo in mobilità.
In aggiunta a questo, tutti i lavoratori che
dichiarano di non opporsi alla collocazione in mobilità avranno un indennizzo
in aggiunta al TFR di 30.000 € per chi rilascia questa dichiarazione entro il
gennaio 2014 , 13.000 € per chi lo dichiara
entro i 24 mesi di CIGS o al termine della stessa.
Questa mobilità durante i 24 mesi riguarderà tutta l’
azienda , non solo i 124 lavoratori anche se questi avranno un diritto di
precedenza, in questo modo si liberanno dei posti in azienda ove possono essere
ricollocati i lavoratori in esubero anche tramite processi di formazione.
Al termine della cassa, chi resta, però, verrà
licenziato.
Per ADL di Varese si tratta di una firma difficile
perché comunque prevede la cassa a perdere , ma crediamo che il rapporto
democratico tenuto in assemblea con i lavoratori ha consentito di ottenere
almeno delle contropartite economiche e di ricollocazione che consentiranno, da
un lato di ridurre comunque per i lavoratori coinvolti il licenziamento grazie
alle ricollocazioni interne nei posti che si liberano per la pensione e per i
volontari dell’ altro reparto , dall’altro, comunque, di ottenere delle
integrazioni alla cassa e alla mobilità erogati dall’ INPS, che attenuano la
grave perdita di reddito.
31 luglio 2013