- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

giovedì 1 agosto 2013

ITR PARKER: L’ordine perentorio arriva dagli USA: LICENZIATE 124 LAVORATORI A VENIANO

Tutti i sindacati firmano l’accordo con un nodo alla gola.


E’ stato raggiunto l’ accordo alla Parker ITR  di Veniano sulla mobilità e sulla cassa integrazione.

La PARKER ITR ai primi di luglio aveva comunicato ai sindacati e alla RSU la decisione irrevocabile assunta dalla direzione internazionale negli USA  di cessare parte delle attività dello stabilimento di Veniano, quella che produce tubi per l’ industriale, la parte meno tecnologica della azienda. Lavorazione che occupa 124 lavoratori sui 407 occupati nello stabilimento di Veniano.

Decisione drammatica ed improvvisa almeno nei termini radicali proposti , certo si sapeva di difficoltà sul mercato , ci si poteva aspettare un ridimensionamento ma non certo la chiusura. Scelta drammatica perché stante le difficoltà di fungibilità professionale con l’ altro reparto dell’ idraulica, che produce tubi a pressione più tecnologici, per i 124 lavoratori si prefigurava una brutale espulsione dalla  fabbrica.

Infatti l’ azienda ai primi di luglio ha attivato la procedura di mobilità per il licenziamento di tutti i 124 lavoratori. Dopo un primo sciopero immediato di tutta la fabbrica di otto ore, sono seguite, nel mese di luglio, complesse trattative sindacali con l’ obiettivo di ridurre l’impatto sociale, sia tramite il ricorso alla cassa integrazione speciale per 24 mesi , sia con indennizzi, sia tramite percorsi di ricollocazione lavorativa.

Nella notte di giovedì si è raggiunto una ipotesi di accordo condiviso tra tutte le sigle sindacali presenti in azienda sia confederali che di base tra cui anche L’ ADL di Varese. Nella giornata di ieri (venerdì 26 luglio) le assemblee dei lavoratori hanno, a grande maggioranza, approvato l’accordo per cui , dopo le assemblee, si è preceduto alla firma dell’ accordo conclusivo.

L’ accordo in sintesi prevede :

Per i 124 lavoratori si prevede il ricorso alla CIGS per 24 mesi , inizialmente a rotazione poi con la definitiva chiusura del reparto a zero ore.
Ai lavoratori in cassa l’ azienda erogherà una cifra di 350 euro in aggiunta alla competenze INPS.
Durante i 24 mesi si attiverà una procedura di mobilità per chi matura il diritto alla pensione durante i tre anni di mobilità e con un quarto anno eventuale di contributi volontari pagati dalla azienda, per tutti questi lavoratori , come da precedenti accordi, in aggiunta alle competenze di mobilità, l’ azienda erogherà un cifra che va fino al 70%  dello stipendio e all’ 80% dello stesso per chi stà più a lungo in mobilità.

In aggiunta a questo, tutti i lavoratori che dichiarano di non opporsi alla collocazione in mobilità avranno un indennizzo in aggiunta al TFR di 30.000 € per chi rilascia questa dichiarazione entro il gennaio 2014 , 13.000 € per chi lo dichiara  entro i 24 mesi di CIGS o al termine della stessa.
Questa mobilità durante i 24 mesi riguarderà tutta l’ azienda , non solo i 124 lavoratori anche se questi avranno un diritto di precedenza, in questo modo si liberanno dei posti in azienda ove possono essere ricollocati i lavoratori in esubero anche tramite processi di formazione.
Al termine della cassa, chi resta, però, verrà licenziato.

Per ADL di Varese si tratta di una firma difficile perché comunque prevede la cassa a perdere , ma crediamo che il rapporto democratico tenuto in assemblea con i lavoratori ha consentito di ottenere almeno delle contropartite economiche e di ricollocazione che consentiranno, da un lato di ridurre comunque per i lavoratori coinvolti il licenziamento grazie alle ricollocazioni interne nei posti che si liberano per la pensione e per i volontari dell’ altro reparto , dall’altro, comunque, di ottenere delle integrazioni alla cassa e alla mobilità erogati dall’ INPS, che attenuano la grave perdita di reddito.


31 luglio 2013