Sempre più
imbarazzante l’incapacità della Dirigenza Sea Spa nella gestione ed
organizzazione del personale.
In base al
nuovo Piano di Sicurezza Aeroportuale, tutti erano a conoscenza che i
controlli ai filtri d’imbarco a Linate non potevano essere più effettuati con
l’ausilio della società ICTS, e che per questo motivo il Reparto Sicurezza di
Sea di Linate, necessitava di un incremento di nuove GPG di
SEA.
Non capiamo, ma soprattutto non
condividiamo, la scelta di SEA di sopperire a tale necessità con il
trasferimento di personale in forza a Malpensa.
Ciò perché è dimostrato e risaputo che le GPG in forza
presso il servizio Sicurezza e Vigilanza di Malpensa, dato il loro numero
ridotto, non riescono nemmeno a coprire le mansioni previste dal Piano
Nazionale di Sicurezza.
Per tale motivo tutti i giorni nel
Reparto di Malpensa vengono effettuati straordinari e mancati riposo per
rispettare il programma per la sicurezza dell’Aeroporto redatto dalla stessa Sea
Spa.
I fatti parlano chiaro, nelle
postazioni imbarchi il personale risulta carente e nonostante l’impegno delle
guardie si creano code di passeggeri imbarazzanti. Per tale motivo a volte non
viene data nemmeno la possibilità di fare le pause
fisiologiche.
La sorveglianza in piazzale e in
Aerostazione, prevista per Legge, è scarsa se non inesistenti, basta vedere il
programma giornaliero che non prevede queste mansioni lasciando tutto al caso e
intervenendo solo in caso di necessità.
Le
postazioni transiti non hanno mai le 4 GPG, tra cui un supervisore, come
previsto dalle norme.
Nella
Control Room dello smistamento bagagli l’attività viene svolta con 3 massimo 5
GPG che devono anche recarsi al bunker e darsi i cambi per break mensa e
pause.
Non parliamo poi dei compiti che
vengono attribuiti al Reparto Sicurezza in merito all’attività
antincendio.
Nonostante i continui appelli fatti
per adempiere correttamente a quanto previsto dal piano di emergenza
antincendio, l’unica cosa ottenuta è la nomina diretta dei lavoratori senza
però effettuare un adeguato e opportuno addestramento in merito all’ evacuazione
che è uno dei compiti più importanti che il reparto sicurezza e vigilanza è
chiamato ad assolvere.
Su quasi 400 guardie forse una
decina hanno preso parte, negli anni, ad una prova evacuazione parziali e in
aree circoscritte e questo mette a serio rischio la capacità d’intervento in
caso di un grave allarme incendio.
Le guardie,
nella maggior parte dei casi, non conoscono adeguatamente i luoghi
dell’intervento e le comunicazioni, tra chi coordina l’emergenza e le GPG,
risulterebbero poco comprensibili a causa di una differente denominazione dei
vari settori dell’immenso aeroporto.
In cinque anni di cassa integrazione avrebbero potuto
fare centinaia di esercitazioni ed una formazione/informazione continua, ma
nulla è stato fatto.
Detto ciò sembra chiaro che questa
iniziativa di trasferire parte del già carente personale di Malpensa su Linate
mette a serio rischio la sicurezza Aeroportuale e porterà oltre a disservizi
anche disagi ai passeggeri.
Cosa faranno a Malpensa questi ben
pensanti???
Incateneranno le guardie alla sedia
obbligandole a turni massacranti e straordinari
continui.
Già in
questi giorni la segreteria continua a chiamare i lavoratori per straordinari e
mancati riposo anche proponendo di nascondere agli occhi dei colleghi tale
disponibilità al fine di non essere attaccati come aziendalisti o amici dei
capi.
Inoltre e
ormai noto a tutti che da fine anno il controllo ai varchi sarà a carico del
gestore sea spa e quindi del reparto sicurezza e vigilanza. Ciò significa che
per tale data dovremmo essere pronti ad eseguire tali controlli ed avere il
personale numericamente adeguato al fabbisogno .
Questo
dovrebbe richiedere l’invio immediato delle guardie ai corsi di addestramento,
nonché un solerte piano di riqualificazione per tutti gli “esuberi” dichiarati
da SEA , predisponendoli all’inserimento nell’organico della GPG .
Chiediamo
quindi all’azienda di ritirare le lettere di trasferimento inviate ai lavoratori
e di riorganizzare l’attività al fine di garantire sicurezza e vigilanza
nell’aeroporto di Malpensa.
E di
valutare con l’internalizzazione dell’attività in capo a ICTS, l’assunzione, con
contratti adeguati previsti dalla legge, del personale ICTS adibito finora
all’attività di supporto a SEA
In caso
contrario inevitabilmente si andrà incontro ad un periodo di lotta e di
contrasto sindacale.
E se, nel
caso molto probabile, ci fossero delle forti criticità su Malpensa, per tali
scelte Aziendali, chiederemo alla Proprietà e agli enti preposti di perseguire
i responsabili con la loro conseguente
sostituzione.
Faremo pervenire questo comunicato alla
proprietà e agli organi di controllo aeroportuali al fine di prevenire i
disastri annunciati.