- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

venerdì 25 ottobre 2013

centro sociale Kinesis: Contro le devastazioni del territorio

Iniziativa in programma sabato pomeriggio in piazza Mazzini organizzata dal centro sociale Kinesis e che segue quella simile già attuata due settimane fa nella città degli amaretti.

TRADATE: Una nuova manifestazione “Contro le devastazioni del territorio”. Questa volta, dopo il ritrovo di anarchici della provincia che si è svolto a Saronno con lo stesso motivo, sabato 26 ottobre tocca alla città di Tradate, dove si trova il centro sociale Kinesis. Proprio dal centro sociale spiegano il perché di questa iniziativa che partirà alle 15 da piazza Mazzini e con la quale chiedono di «fermare subito le grandi opere, blocco totale della cementificazione, ritiro immediato delle deroghe che la provincia concede alle aziende per sversare veleni nel fiume olona,  unire le lotte per la difesa del territorio, libertà immediata per Giobbe» , il giovane anarchico arrestato in Val Susa durante le proteste.

«TAV, Expo, Pedemontana, Varesina Bis, speculazione edilizia… stanno cambiando drasticamente il territorio in cui viviamo – spiegano ancora dal Kinesis -. Ma queste opere non servono a migliorare la nostra vita. Ci vengono invece imposte da un sistema che ha il solo scopo di aumentare i già enormi profitti che si trovano sempre più nelle mani di pochi. Opporsi a questa devastazione continua del territorio è giusto ed è necessario per tutelare la nostra salute, inevitabilmente legata a quella dell’ambiente di cui facciamo parte e per rivendicare l’autodeterminare delle nostre vite. È proprio questo che lo Stato vuole impedire attraverso la repressione e la criminalizzazione dei movimenti, arrestando chi lotta, allontanando i possibili solidali, smembrando e colpendo le forme di resistenza».
varesenews.it