L'ex-presidente di Confocooperative della provincia di Varese, Claudio Marelli è stato condannato a 3 anni e 6 mesi di reclusione nel processo di primo grado per associazione a delinquere e per la truffa all'Inps e all'Inail. Il collegio giudicante presieduto dal giudice Adet Toni Novik lo ha ritenuto colpevole della truffa sulle buste paga dei lavoratori della cooperativa Primavera per la quale era già stato condannato a tre anni di reclusione con rito abbreviato Quintino Magarò, considerato il dominus che ha congegnato il sistema, mentre le quattro impiegate hanno patteggiato pene da 8 mesi a 1 anno e 4 mesi.
Secondo i giudici bustocchi Claudio Marelli, in quanto avvocato della cooperativa, era al corrente di ciò che avveniva nell'ufficio paghe della Primavera dove ogni mese venivano modificate le voci sui cedolini diminuendo sia la voce dell'importo netto che quelle relative ai contributi. L'ispettorato del lavoro aveva accertato il mancato versamento di circa 500 mila euro nelle casse degli enti previdenziali. La sottrazione sistematica di soldi spettanti ai lavoratori avveniva per piccole cifre, ammanchi che i lavoratori non avvertivano se non nel lungo periodo oppure in seguito ad un controllo della propria posizione all'Inps.
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