- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

martedì 4 marzo 2014

OSPEDALE GALLARATE CONTRO ADL: SECONDO ATTO DI FORZA - SECONDO PRESIDIO

LA DIREZIONE SNOBBA LA CONCILIAZIONE
(A COSTO ZERO PER TUTTI) E PUNISCE IL DELEGATO
Tanto i soldi per il processo non sono mica i loro, ma dei cittadini!

Nonostante il Contratto Collettivo di Lavoro del Comparto sanità non preveda punizioni per quanto accaduto il 27/11/2013 e sebbene ci siano stati grossi problemi procedurali nell'iter burocratico che lo renderebbero decaduto, il Direttore dell'Azienda Osp. di Gallarate insiste  nel voler punire, senza appello, il nostro delegato RSU, senza tener conto del fatto che il provvedimento è stato impugnato con tutti  i canoni di Legge. Nonostante ciò l’azienda ospedaliera ha pensato bene di dare seguito alla punizione, infischiadosene del ricorso e in barba ad ogni difesa legittima del lavoratore: in poche parole un processo sommario mai avvenuto in precedenza nonostante problemi simili siano già accaduti diverse volte.

Questo atto “di forza” dell’ospedale, ci obbliga, in difesa del nostro delegato, ad intraprendere la via giudiziaria con conseguenti spese annesse, ma il fatto ancor più grave è che già in partenza si sa che, in fase giudiziale, il provvedimento sarà dichiarato nullo in quanto non previsto dal Contratto Nazionale Sanità e con un vizio di forma macroscopico, per cui le spese legali, anche quelle della controparte, saranno a  carico dell’azienda ospedaliera, e cioè di tutti i cittadini.

Ci chiediamo allora: ma l’azienda ospedaliera e/o i loro dirigenti nonchè il sig. Direttore generale, con tutti i problemi che vi sono nell’ospedale di Gallarate (non  da ultimo la recente vicenda dell’amianto), non hanno altro cui pensare se non come punire un lavoratore che  ha sempre fatto il suo dovere con onestà e dedizione, perché? E ancora, perché i dirigenti aziendali fanno “orecchie da mercante” e non vogliono avere un dialogo corretto e  sereno? Hanno forse qualcosa da nascondere? Eppure sanno benissimo che la via intrapresa non è quella corretta ma non vogliono ammettere di aver sbagliato!!!

La nostra opinione è che la Direzione Ospedaliera abbia dato ordine di “andarci pesante” con il nostro delegato RSU solo quando è stato pubblicato un comunicato sindacale di ADL con il titolo:  “L'OSPEDALE di GALLARATE AUMENTA L’ATTESA PER LE MAMMOGRAFIEdove era riportata la frase: forse la direzione vuole arrotondare le entrate dell’ospedale aumentando le visite a pagamento a discapito di quelle mutualistiche?” Forse “Qualcuno” si è sentito coinvolto in prima persona da questa frase ed ha voluto vendicarsi?


Dal canto nostro crediamo che si debba avere più a cuore la salute dei cittadini  e migliorare sempre di più il servizio e non trovare ogni escamotage per punire  i lavoratori e i delegati sindacali che segnalano le storture del Sistema Sanitario Nazionale pagato profumatamente dai cittadini.


Di una cosa siamo sicuri e lo possiamo dichiarare fin da subito: ogni azione punitiva contro il nostro delegato RSU dell’Ospedale, ci costringerà a reagire nuovamente con un nuovo presidio e un volantinaggio.
GIOVEDI’ 6 MARZO 
DALLE ORE 15,45 ALLE ORE 17,30,
DAVANTI ALL’INGRESSO DELL’OSPEDALE, 
SI TERRA’ UN PRESIDIO

A SOSTEGNO DELLA VERTENZA 
 DEL DELEGATO SINDACALE.