- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

martedì 22 aprile 2014

Inquinamento intorno all'aeroporto, ultimatum dalla Commission Europea

Al centro della vicenda l’area denominata Brughiera del Dosso, 200 ettari di proprietà dell’imprenditore milanese dottor Umberto Quintavalle situati all’interno del Parco del Ticino,nella quale a partire dal 1999 iniziò una morìa di piante che raggiunge ben presto le 100mila unità. Le perizie e le analisi dimostrano subito come responsabili del disastro siano gli scarichi dei velivoli in partenza e arrivo da Malpensa tanto che nelle due istanze di giudizio della causa intentata dal dottor Quintavalle contro la SEA (proprietaria di Malpensa) ed il Ministero dei Trasporti i giudici del Tribunale di Milano li condannano in solido prima a circa 5 milioni di risarcimento danni, che diventano poi in Appello circa 8. Ora, a poche settimane dalla possibile sentenza della Corte di Cassazione sul giudizio di 2° grado, ecco arrivare il documento della Comunità Europea alle autorità italiane, che segue la messa in mora dello Stato italiano da parte della stessa Commissione datata 2 luglio 2012, ”per non aver adottato le opportune misure per evitare il degrado e per la conservazione di un territorio compreso nel Parco del Ticino, sito d’interesse comunitario (Sic)”. Un parere motivato che ha il sapore di ultimo appello, in cui si sottolinea chiaramente come – nonostante la messa in mora del 2012 – nessun progetto e nessuna adeguata iniziativa per proteggere la zona siano stati adottati dalla Regione Lombardia e dal Ministero dell’Ambiente. Non solo: nel documento - sottolineano i proponenti della causa - la Commissione Europea si dice “non convinta” del fatto che le misure proposte dalle autorità italiane vadano nella giusta direzione per ridurre l’impatto ambientale dell’aeroporto di Malpensa. Da qui l’ultimatum di due mesi per fornire segnali concreti prima di portare con ogni probabilità la vicenda davanti alla Corte Europea di Giustizia del Lussemburgo
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