- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

martedì 24 giugno 2014

Inps, Prestazioni assistenziali 2014: dichiarazioni entro il 30 giugno

Entro il 30 giungo prossimo chi è titolare di prestazioni assistenziali deve fornire all’Inps  la dichiarazione reddituale e la comunicazione di responsabilità.
Vi sono, infatti, alcune prestazioni che richiedono la dichiarazione dei redditi dell’anno precedente o l’invio di altri modelli (RED, ICRIC, ICLAV, ACCAS/PS).
Ciò permette all’INPS di verificare i redditi di tutti i cittadini titolari di prestazioni il cui importo dipende dalla situazione economica propria ed eventualmente dei familiari, anche se fiscalmente a carico, ovvero la compilazione del Modello RED.
La procedura di compilazione si esegue online inserendo come dati di accesso il proprio codice fiscale e il   PIN personale . Cliccando sul seguente link è possibile accedere alla procedura.
Si ricorda che se nella compilazione dei dati il sistema risponde con il seguente avviso: “Per il tipo Campagna e anno selezionati non deve fare la dichiarazione reddituale” l’interessato  non è tenuto a rendere nessuna dichiarazione. Al contrario, se  appare il messaggio di “Benvenuto” “Acquisizione redditi anno 2013″ occorre compilare i campi che via via il sistema metterà a disposizione.”
Tuttititolari di invalidità civile dovranno poi attestare la permanenza o meno dei requisiti amministrativi di assenza di periodi di ricovero gratuito e della mancanza di attività lavorativa.
Come per il Modello RED si può controllare l’obbligatorietà o meno alla compilazione di una delle “dichiarazioni di responsabilità” accedendo sempre tramite il link di prima alla propria area riservata e in particolare alla sezione “Dichiarazioni di responsabilità 2.0 (ICRIC, ICLAV, ACC.AS/PS)”. In seguito la compilazione potrà avvenire direttamente online oppure tramite sportello CAF convenzionato.
Esistono tre tipologie di autocertificazioni, riguardanti  contribuenti con invalidità parziale e totale, percettori di prestazioni soggette a verifica annuale da parte dell’INPS, contenenti diverse informazioni necessarie a definire l’importo delle prestazioni:
Modello ICRIC (Invalidità Civile Ricoveri): è la dichiarazione di un l’eventuale stato di ricovero in una struttura pubblica.
Esso riguarda gli invalidi civili che usufruiscono dell’indennità di accompagnamento o dell’indennità di frequenza. L’autocertificazione riguarda eventuali ricoveri a fini riabilitativi in istituti con totale retta a carico dello Stato. Non rientrano i ricoveri per cure di patologie. In base ai giorni di ricovero dichiarati viene ricalcolata l’indennità di accompagnamento, o meglio l’assegno sociale viene proporzionalmente ridotto. In presenza di dichiarazioni errate o false la prestazione può essere revocata.
Modello ICLAV (Invalidità Civile lavoro): chi usufruisce dell’assegno mensile in qualità di invalido civile deve dichiarare se svolge attività lavorativa e l’importo di eventuali compensi ricevuti.
Il Modello  riguarda i disabili con grado di invalidità riconosciuto tra il 74% e il 99%. La dichiarazione non va presentata dagli inabili intellettivi o psichici che però devono presentare  un certificato medico attestante l’indicazione delle patologie.

Modello ACCAS/PS (Accertamento requisiti per Assegno o Pensione Sociale): dichiarazione di residenza effettiva in Italia ed eventuali ricoveri gratuiti.
Il Modello ACCAS/PS riguarda i titolari di pensione sociale, che devono dichiarare la loro dimora in Italia o all’estero, anche per brevi periodi, ed i titolari di assegno sociale, che dovranno segnalare anche l’eventuale stato di ricovero in una struttura pubblica o privata, quindi con retta a parziale o totale carico di enti pubblici.