- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

venerdì 8 agosto 2014

Terzo settore, la riforma prende il via

Presentato il testo del ddl delega. Stanziati 50 milioni per le imprese sociali, sulle altre partite rinvio alla legge di stabilità. Perplessità sul cinque per mille: non sparisce il tetto di spesa. Poletti: “E’ una grande riforma”. Barbieri: "Schema buono, daremo battaglia per i fondi"

06 agosto 2014
ROMA – Il testo era stato approvato il 10 luglio scorso dal Consiglio dei ministri ma ci sono voluti più di 25 giorni per poterlo leggere: compie finalmente il primo passo ufficiale la riforma del terzo settore che può ora approdare in Parlamento con il disegno di legge delega che – una volta approvato - darà al governo il compito di mettere mano alla normativa all’insegna della semplificazione, della trasparenza e del riordino complessivo del sistema. Il documento è stato presentato in conferenza stampa dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti e dal suo sottosegretario Luigi Bobba.
Con sette articoli il testo di legge “delega al governo per la riforma del terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale” prevede – fra le altre cose - che il governo semplifichi l’iter di riconoscimento giuridico delle associazioni, istituisca un registro unico delle organizzazioni del terzo settore, produca una semplificazione della legislazione fiscale, definendo i vantaggi, fissando l’esatta nozione di “ente non commerciale”, razionalizzi deduzioni e detrazioni dal reddito, riformi in modo strutturale il cinque per mille. Sul quale, però, rimane l’incubo del “tetto” massimo di spesa, che l’intero mondo del non profit vorrebbe fosse abolito ma che è espressamente previsto dal testo.
Sul servizio civile, nessuna cifra indicata ma la conferma, da parte di Poletti e Bobba, dell’obiettivo di raggiungere quota 100 mila giovani nel 2017. Fra fine 2014 e inizio 2015 partiranno 35 mila giovani, la determinazione dei contingenti per il resto del 2015 e tutto il 2016 è rinviato ai decreti attuativi. Con quali risorse? Quelle che non frattempo si saranno reperite all’interno della legge di stabilità 2015. Nella quale, prevede il ddl delega, potranno essere indicate anche le cifre destinate al cinque per mille. Quel che è certo, al momento, è che il ddl delega prevede che il servizio civile universale sia destinato ai giovani fra i 18 e i 28 anni, con possibilità di durata variabile (si parla di un periodo fra i 6 e i 12 mesi, ma il testo non lo specifica espressamente) e di svolgerne una parte in uno dei paesi dell’Unione europea.
redattoresociale.it