- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

venerdì 5 settembre 2014

La lotta dell’operaio Frosolone, cassintegrato da 6 anni

Da 13 giorni in sciopero della fame, della sete e dei farmaci, un ex lavoratore della Fiat di Pomigliano d’Arco si racconta in un diario online. “Devo far conoscere questo dramma collettivo, non voglio restare nell’oblio e prendere solo il sussidio…”

Dal 22 agosto scorso Frosolone, 51 anni, diabetico e cardiopatico, in cassa integrazione da circa 6 anni, aveva sospeso l’assunzione di cibo, acqua e farmaci, tenendo un diario di questo suo “percorso personale” – come lo chiama lui - sul proprio profilo Facebook. Solo ieri mattina, quando a casa sua si erano recati in visita il segretario nazionale della Fiom-Cgil, Maurizio Landini insieme al parroco don Peppino Gambardella, Frosolone aveva bevuto alcuni bicchieri d’acqua. Frosolone ha perso oltre 15 chili di peso negli ultimi 12 giorni, nella sua abitazione di Lago Patria, una frazione di Giugliano sul litorale domizio, a metà strada fra Castel Volturno e Pozzuoli. «A febbraio e poi in maggio si sono suicidati due miei colleghi- afferma l’operaio cassaintegrato del World Class Logistic (Wcl) Fiat di Nola (settore logistico fornitore dei componenti alle linee di produzione) - prima Pino de Crescenzo di 44 anni e poi Maria Baratto di 47 anni. Altre persone che conosco, privati della dignità del lavoro, hanno tentato di darsi la morte in questi mesi. Ho il dovere di far conoscere questo dramma collettivo, non voglio restare nell’oblio e prendere solo il sussidio…». Attualmente sono più di 300 gli operai del Wcl in cassa integrazione, ma sono oltre 3 mila gli operai della Fiat e del suo indotto napoletano nella stessa condizione. Giuseppe Terracciano, segretario regionale della Fim-Cisl, ha detto: «Tutta la Campania è una polveriera pronta a esplodere, serve una politica di governo che affronti subito questa emergenza nazionale».