- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

martedì 4 novembre 2014

Dal 2008 nei paesi ricchi 2,6 milioni di bambini poveri in più, 600 mila in Italia

Rapporto Unicef. Bambini poveri in aumento in 23 paesi su 41 dell’Ocse e dell’Unione europea: sono oltre 76 milioni. In Italia sono uno su tre e dal 2008 sono cresciuti di oltre 600 mila unità. “Un grande passo indietro con conseguenze che avranno ripercussioni a lungo termine”

ROMA - La crisi economica che ha colpito i paesi ricchi non ha risparmiato i bambini: sono 76,5 milioni quelli che vivono sotto la soglia di povertà, ma dal 2008 al 2012 sono 2,6 milioni i bambini a finire in questa condizione. È quanto rivela un nuovo rapporto dell’Unicef “Innocenti Report Card 12 - Figli della recessione”, presentato oggi a Roma e che raccoglie i dati di 41 paesi dell’Ocse e dell’Unione europea. Secondo il rapporto, in più della metà dei paesi ricchi la povertà riguarda un bambino su cinque, mentre in alcuni paesi la situazione è ancora più grave. Come in Italia, dove i dati parlano di un bambino su 3 in povertà e oltre 600 mila bambini poveri in più rispetto al 2008. “Il 16 per cento dei bambini italiani è in condizioni di grave deprivazione materiale – ha dichiarato Giacomo Guerrera, presidente di Unicef Italia -. In Italia, la percentuale di ragazzi tra 15-24 anni che non studia, non lavora e non segue corsi di formazione (Neet) è aumentata di quasi sei punti dal 2008, raggiungendo il 22,2 per cento, il tasso più alto dell'Unione europea, cioè oltre un milione di giovani che vivono in questo limbo”.