Legislatura
17ª - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 334 del 21/10/2014
il diritto alla cura e alla salute dei
cittadini è un diritto costituzionalmente garantito e dunque da tutelare e
garantire con trasparenza ed efficacia; il Servizio sanitario nazionale sta
attraversando una fase delicata, con importanti riduzioni di budget che
presuppongono quindi da parte delle aziende sanitarie locali il dovere di
assicurare una gestione economica ancor più attenta e orientata
all'efficienza;
la dirigenza e il personale medico,
infermieristico, tecnico e amministrativo delle aziende sanitarie sono chiamati
a svolgere con la massima professionalità il proprio ruolo nell'interesse di un
servizio ottimale da erogare al cittadino;
considerato che:
dal
2012, in coincidenza con l'insediamento della nuova dirigenza, ovvero del
direttore generale dottor Humberto Pontoni e del direttore sanitario dottoressa
Giuseppina Ardemagni, l'azienda ospedaliera "Sant'Antonio abate" di Gallarate
(Varese) ha registrato un numero crescente di denunce intentate dai propri
dipendenti, di diverso grado e ruolo;
risultano in aumento anche le cause
intentate dai pazienti a dimostrazione, a giudizio degli interroganti, che con
l'insediamento della nuova dirigenza l'organizzazione ospedaliera delle cure si
è andata precarizzando anziché stabilizzando; il concorrere in azioni legali
arreca un costo aggiuntivo per l'azienda, distogliendo dunque una quota
crescente di risorse pubbliche dal naturale impiego per l'assistenza sanitaria;
l'azienda ospedaliera Sant'Antonio abate ha contestualmente registrato una forte
diminuzione del numero di accessi e di prestazioni e
ricoveri;
risulta agli interroganti che alcuni
lavoratori del personale medico ed infermieristico abbiano denunciato forti
ritardi nell'assegnazione di appuntamenti ed incontri interlocutori con la
dirigenza al fine di appianare possibili discordie;
considerato inoltre che, per quanto
risulta agli interroganti:
sulla base di una segnalazione ricevuta
da un sindacalista, dipendente dell'ospedale Sant'Antonio abate è stata
presentata una denuncia per anomalie nell'assegnazione di una gara d'appalto
dall'associazione 5 Stelle per la legalità e da alcuni consiglieri regionali
della Lombardia del Movimento, oggetto di indagine da parte della magistratura e
delle forze dell'ordine, con possibili conseguenti aumenti di costo per
l'azienda sanitaria e per i contribuenti pubblici. Inoltre il dipendente che,
venuto a conoscenza di un possibile illecito amministrativo ha adempiuto
all'obbligo di segnalarlo, come previsto dal regolamento anticorruzione, è stato
però trasferito e vessato;
è, altresì, in corso una causa con una
dipendente in servizio da quasi 40 anni a cui è stata revocata la funzione,
assegnatale tramite regolare procedura interna di selezione, con conseguente
detrazione dallo stipendio del contributo erogatole per la posizione
organizzativa ricoperta. La dipendente non avrebbe ricevuto alcuna contestazione
dalla Direzione sanitaria in ordine alle attività svolte;
alcuni dipendenti avrebbero segnalato un
forte disagio, scaturito dal fatto che eventuali rimostranze nei confronti della
direzione potrebbero condurre a ripercussioni negative sia personali che
professionali;
i
sindacati di base Nursing up (Sindacato degli infermieri italiani) e Adl Cobas
(Associazione per i diritti dei lavoratori) denunciano un notevole aumento dei
tempi di attesa per alcuni tipi di esami, ad esempio: 6 mesi per una mammografia e 4 mesi per
una risonanza magnetica. Tempi così lunghi di attesa non sono in alcun modo
giustificati, se si considera, ad esempio, che nel reparto di urologia di
Gallarate con 25 posti letto vengono eseguiti 1.200 interventi all'anno, mentre
nel vicino ospedale di Busto Arsizio con un numero di posti letto inferiore, e
cioè 19, ne vengono eseguiti molti di più, ovvero 1.800;
considerato infine che nonostante la
spending review in atto nell'azienda ospedaliera di Gallarate, e le
conseguenti difficoltà economiche e manageriali da ciò derivanti, la dirigenza
ha provveduto ad assumere ulteriore personale non sanitario, si chiede di
sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a
conoscenza della situazione;
se intenda attivarsi presso l'ente
competente affinché vengano disposte iniziative di controllo e vigilanza sulla
gestione dell'azienda ospedaliera Sant'Antonio abate di Gallarate da parte della
nuova amministrazione, al fine di garantire una maggiore trasparenza, la
corretta gestione pubblica della struttura e un equo trattamento dei suoi
dipendenti;
se non ritenga necessario che venga
valutato il costo determinato dall'assistenza legale in seguito alle cause
intentate nei confronti dell'azienda ospedaliera, le eventuali responsabilità
del management, il rispetto delle modalità di appalto dei lavori
commissionati dall'azienda, nonché la correttezza delle azioni disciplinari
attuate nei confronti dei lavoratori dipendenti che hanno denunciato
irregolarità in merito.
(4-02869)