- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

sabato 31 gennaio 2015

l'Inps non vuole riconoscere gli arretrati per il primo semestre del 2013: in totale 15 milioni di euro. Ma sta perdendo tutte le cause nei tribunali

Inps condannata 29 volte per l'assegno alle famiglie straniere numerose

Ieri l'ultima sentenza dalla Corte d'Appello di Milano. L'ente previdenziale non vuole riconoscere gli arretrati per il primo semestre del 2013: in totale 15 milioni di euro. Ma sta perdendo tutte le cause nei tribunali

30 gennaio 2015
MILANO - Con la sentenza della Corte d'Appello di Milano di ieri l'Inps è alla 29esima condanna, subita nei tribunali di mezza Italia, per il mancato riconoscimento alle famiglie straniere con più di tre figli dell'assegno di sostegno nel primo semestre del 2013. Per l'ente previdenziale sono circa 15 milioni di euro, per ciascuna delle famiglie straniere numerose si tratta in totale di 940 euro. La vicenda risale al settembre del 2013, quando è entrata in vigore la legge n.97/2013 che riconosce questo contributo, concesso dai comuni e pagato dall'Inps, anche agli stranieri con il permesso di soggiorno di lunga durata. L'altro requisito (che vale anche per gli italiani) è il reddito Isee annuo inferiore a 25.108 euro. L'Inps nel novembre del 2013 aveva emanato una circolare (la numero 5215), con la quale informava i Comuni che il diritto non poteva essere esteso al primo semestre 2013 perché non c'era la copertura finanziaria (appunto i 15 milioni di euro). Alcune famiglie hanno fatto ricorso, sostenute da due associazioni: Asgi e Avvocati per niente. Ieri la Corte d'Appello di Milano ha confermato la condanna in primo grado, del maggio dell'anno scorso, del ricorso presentato da M.N., immigrato marocchino residente nel capoluogo lombardo.