I dati della Società di Pediatria dopo i tre bambini morti a Catania, Napoli e Trapani. In Italia l’assistenza medica varia a seconda della regione. Parlano tre medici tra Taranto e Roma, tra mancanze di posti letto e di personale e disomogeneità di prestazioni
16 febbraio 2015
Nascere al sud non è lo stesso che venire al mondo al nord. Secondo i dati della Sip, la Società italiana di Pediatria, la mortalità infantile è del 30% più alta nelle regioni meridionali rispetto a quelle settentrionali. In pochi giorni tre bambini hanno perso la vita: a Catania una neonata è morta perché i tre ospedali della città non avevano un posto libero di terapia intensiva per lei; a Napoli una bambina di otto mesi con problemi respiratori è deceduta subito dopo essere stata dimessa; a Trapani, invece, i medici hanno scambiato la meningite di Daniel, due anni, per influenza. “Questo conferma quello che denunciamo da tempo”, afferma Stefano Semplici, presidente del Comitato per la bioetica della Sip e di quello internazionale dell'Unesco, “la nostra organizzazione sanitaria è inadeguata”.