I furbetti del quartierino non siamo noi!
I macchinisti di Trenord non ci stanno ad essere il capro espiatorio delle inefficienze aziendali. Affermare che i ritardi dei treni sono da attribuire alla furberia dei macchinisti è un paradosso che solamente chi non conosce la realtà può credere.
Azienda e sindacati tentano di scaricare sui macchinisti e sul personale il fallimento del contratto aziendale che doveva rappresentare il contratto innovativo di rilancio del trasporto regionale in Lombardia e modello da imitare. Questo contratto fortemente voluto dall’ ex AD Biesuz (finito agli arresti) e in primis dalla CGIL, osteggiato da tutto il personale con 13 scioperi, oggi si è dimostrato in tutta la sua evidenza un contratto da cambiare.
Le premialità e le flessibilità normative concesse, che avrebbero dovuto aumentare la produttività, si sono dimostrati strumenti inconcludenti che non hanno portato ad un miglioramento del servizio di trasporto in Regione Lombardia, hanno, invece, solamente peggiorato le condizioni di lavoro del personale.