Nello stesso periodo dello scorso anno erano stati 1.607. La rotta più pericolosa resta quella dalla Libia all’Italia a causa delle “carrette del mare utilizzate dai trafficanti”. Secondo l’organizzazione sono stati 188mila i migranti salvati ma presto si supererà quota 200mila
04 agosto 2015
ROMA – Sono oltre duemila i migranti morti nel tentativo di attraversare il Mediterraneo per raggiungere l'Europa, dall’inizio dell’anno a oggi. Nello stesso periodo del 2014 erano stati 1.607 migranti morti. (mentre in totale lo scorso anno le persone che hanno perso la vita nel Mediterraneo sono state 3.279). A rendere noti i dati è l’Oim, l’organizzazione internazionale per le migrazioni. Questi numeri, spiega l’Oim, confermano come questo sia “il percorso più mortale per i migranti in cerca di una vita migliore”. In particolare, come nel 2014, la stragrande maggioranza è morto nel Canale di Sicilia sulla centrale via del Mediterraneo che collega la Libia e l'Italia. Secondo l’organizzazione ciò è dovuto alle “carrette del mare utilizzate da contrabbandieri e trafficanti, che aumentano significativamente la probabilità delle tragedie in mare”. Secondo le stime la via del Mediterraneo centrale è molto più pericolosa di altri percorsi.