Nella Piana di Gioia Tauro la clinica mobile di “Medici per i diritti umani” visita oltre 100 lavoratori. Nove su 10 non hanno contratto, pagati 25 euro al giorno senza contributi né assicurazione. La metà dorme a terra senza acqua, luce e servizi igienici. Ancora chiuso il Villaggio della solidarietà costato oltre 2 milioni di euro
17 dicembre 2015
ROSARNO – Il governo punta a sconfiggere il caporalato e a rilanciare il settore agricolo, ma intanto nella Piana di Gioia Tauro la situazione pare peggiorare di anno in anno, con i braccianti stranieri costretti in condizioni di vita e di lavoro disastrose. La denuncia arriva da Medici per i Diritti Umani (Medu) che da un mese ha mandato sul luogo la propria clinica mobile per prestare assistenza sanitaria ai lavoratori stranieri stagionali. Il quadro che emerge dai primi dati raccolti infatti è simile alla stagione precedente.