- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

domenica 22 maggio 2016

Libero scambio Ue-Usa, Hollande: «A questo Ttip la Francia dice no»

«Allo stato attuale» dei negoziazti la «Francia dice no» al Ttip, il trattato transatlantico di libero scambio tra Ue e Usa, perché «non siamo per un libero scambio senza regole».

Lo ha detto il presidente francese Francois Hollande. «Mai accetteremo la messa in discussione dei principi essenziali per la nostra agricoltura, la nostra
cultura, per la reciprocità all’accesso dei mercati pubblici» ha dichiarato il Capo dello Stato chiudendo le celebrazioni dell'ottantesimo anniversario del Front Populaire.
«Noi abbiamo posto dei principi nel quadro delle negoziazioni commerciali internazionali. Penso alle norme sanitarie ha detto Hollande alimentari, sociali, culturali, ambientali. Ecco perché, allo stato attuale, la Francia dice no».


In precedenza il segretario di Stato francese per il Commercio estero, Matthias Fekl, aveva detto che ritiene molto probabile lo stop alle trattative. «Tenendo conto della posizione degli Stati Uniti, mi pare l'opzione più probabile», ha detto all’emittente fancese Europe 1.
Greenpeace ha pubblicato lunedì documenti riservati del negoziato che, secondo la denuncia dell’ong, dimostrano le conseguenze nefaste dell’accordo per la salute e l’ambiente. Esponenti della Commissione europea hanno spiegato che i documenti rivelano le posizioni negoziali degli Stati Uniti e dunque non sono affatto una fotografia dell’accordo finale.

Fekl ha spiegato che lo stallo dipende in effetti dalla mancata disponibilità degli Usa a fare concessioni. «Da un anno denuncio il comportamento degli Stati Uniti» ha detto.
«Vogliamo reciprocità. L’Europa propone molto e riceve molto poco in cambio. Non è accettabile» ha detto. Il Ttip è oggetto di negoziato tra Ue e Usa da circa tre anni.

Le rivelazioni di Greenpeace confermano parte di quanto già si supponeva sulle richieste statunitensi, in alcuni casi ancora più radicali del previsto: consultazioni preventive con le industrie Usa sulle norme Ue che potrebbero riguardarle; porta, se non aperta, almeno socchiusa per gli Ogm in Europa; ritorno ai test sugli animali per i cosmetici; libero uso di marchi come Chianti e Marsala per i vinificatori americani; standard meno rigidi per pesticidi e sicurezza alimentare. Che le posizioni di Bruxelles siano distanti da quelle di Washington è noto. Il commissario Ue al Commercio Cecilia Malmstrom ha definito le rivelazioni di Greenpeace «una tempesta in un bicchier d’acqua».

Mentre il rappresentate Usa al Commercio ha detto che  «le interpretazioni date da Greenpeace a questi testi sono fuorvianti nella migliore delle ipotesi e totalmente sbagliate nella peggiore».