BUSTO
ARSIZIO – Lunedì 25 luglio, alla Cascina Burattana, si è svolta
l’ormai tradizionale Pastasciuttata Antifascista di Casa Cervi,
quest’anno dedicata alla memoria del partigiano Angelo Chiesa. Dopo le
prime cinque edizioni itineranti, le ultime due – compresa la settima del 2016 –
hanno trovato sede stabile nella Cascina borsanese, ancora in condizioni poco
invidiabili.
L’evento,
che ricorda quel 25 luglio 1943, con Mussolini sfiduciato dai suoi stessi
gerarchi e arrestato, ha goduto di una folta partecipazione; è stato organizzato
primariamente dall’associazione Antifascisti Sempre, insieme a parecchie
altre realtà che si sono unite nello stesso intento: Allegra Brigata Sinetema,
Adl Varese, Anpi Busto Arsizio, Associazione Eugenio Curiel, Cgil Busto Arsizio,
Comitato soci Coop, Combinazione, Amici del Quadrifoglio, Migrando
e naturalmente la Cooperativa sociale agricola biodinamica Cascina
Burattana.
Presente
anche il “Comitato per il No” al referendum
costituzionale di ottobre, che ha infatti organizzato un dibattito al riguardo
per la prima parte della serata.
Dopo
lo spazio riservato al confronto, tutti hanno potuto godersi un piatto di
pasta (quei maccheroni conditi a burro e formaggio che i Cervi condivisero
insieme ad altre famiglie del paese di Campegine, per festeggiare l’arresto del
Duce), accompagnato da cori partigiani, musica e letture.
Soddisfatti
dell’evento sia gli esponenti di Antifascisti Sempre sia i membri della
cooperativa agricola della Cascina, anche se è stato proprio
il presidente della stessa, Matteo Di Mattei, ad evidenziare
alcune criticità.