La notizia, che circolava da qualche tempo, ha trovato conferma nei giorni scorsi, quando le educatrici del Poggi hanno chiesto e ottenuto un incontro con l’assessore all’Istruzione Paola Magugliani.
Rammaricati i sindacati, che non sono stati interpellati né informati della situazione. “L’amministrazione non ci coinvolge”, dicono i rappresentanti di Cgil e Adl, mentre il Csapreciserà la propria posizione venerdì mattina in un’altra conferenza stampa.
“Senza dialogo si creano problemi altrimenti evitabili”, sottolinea Mauro Marta (Cgil).
“Noi vorremmo un rapporto costruttivo per risolvere insieme i problemi – aggiunge Fausto Sartorato (Adl) – Invece scopriamo tutto per caso. Era successo per l’eliminazione dell’indennità di turno delle educatrici e ora la storia si ripete con la chiusura di un servizio pubblico così importante. Abbiamo chiesto di bloccare l’atto di indirizzo e di discutere della vicenda”.
“Le informazioni non ci arrivano mai – insiste Gabriella Centa (Adl) – E questo non facilita il rapporto con i dipendenti. Se conoscessimo per tempo le intenzioni dell’amministrazione, potremmo lavorare meglio per il bene di tutti, evitando agitazioni dovute al moltiplicarsi di voci di corridoio”.
“Già siamo in pochi a mandare avanti la macchina comunale – osserva Pina Sculco (Adl) – Perché creare delle problematiche quando basterebbe sederci intorno a un tavolo e collaborare? Se l’amministrazione ci coinvolgesse, noi eviteremmo di dare informazione poco precise ai colleghi. Nel caso del Poggi, ad esempio, siamo sicuri che non ci siano davvero più iscrizioni? Cerchiamo di fare squadra e di non creare apprensioni per le lavoratrici, preoccupate per il proprio futuro”.