Dal 2010 gli stipendi
dei dipendenti pubblici sono illegittimamente bloccati da provvedimenti iniqui
dei vari Governi, ma anche giudicati ANTICOSTITUZIONALI dalla Corte
Costituzionale con Sentenza n. 178 del 24 giugno
2015.
Anche se la Sentenza
non ha riconosciuto l’adeguamento per gli anni antecedenti il 2015, ma si è
limitata a ordinare l’immediato avvio della contrattazione, ha ufficialmente
certificato il danno per i 3.000.000 di lavoratori del Pubblico Impiego.
Ogni lavoratore ha
perso mediamente circa 2.700 euro lordi l'anno. Il blocco dei rinnovi
contrattuali ha anche configurato le seguenti
inadempienze:
1.
Disparità di
trattamento rispetto ai lavoratori privati (Art. 3
Cost.);
2.
Inosservanza dei
principi di privatizzazione delle norme del Pubblico Impiego (D. Lgs.
165/2001);
3.
Inadempienza
Contrattuale (Art. 1218 Cod. Civ);
4.
Violazione Art.
47-bis. D. Lgs. 165/2001, diritto all’anticipo economico nei casi di
ritardato rinnovo contrattuale.
Il Sindacato ADL in
collaborazione con l’Associazione ADPL, alla stregua del Codacons di Roma, ha
attivato una CLASS ACTION per chiedere il risarcimento danni in sede Civile, per
le gravissime inadempienze. I Soggetti responsabili che saranno citati sono:
Governo, Ministero,
ARAN, Sindacati ammessi alla Contrattazione.
Gli stessi soggetti
hanno concorso nel cagionare danno ai lavoratori pubblici. Ad aggravare la
posizione dei Sindacati Confederali, il vergognoso accordo siglato il
30/11/2016, che vorrebbe accettare la rinuncia a 5 anni di arretrati ma anche di
subire passivamente l’aumento a pieno regime (85€ pieni) con decorrenza 2018.
Milano,
20/01/2017
per ADL Sindacato di
Base per ADPL
Fausto
Sartorato Giovanni
Aurea