- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

martedì 7 febbraio 2017

La logistica tra nuovi paradigmi repressivi ed intrecci di lotte sociali: Intervista a Gianni Boetto portavoce di Adl Cobas

La scorsa settimana un episodio sconcertante, che ha riguardato Aldo Milani, storico dirigente di Si Cobas, ha sconvolto tutto il mondo del sindacalismo di base e non solo. Ti chiedo un commento su una vicenda che ha mostrato, in maniera inedita, quel volto oscuro delle forze che agiscono contro le lotte sociali.
Appena ho appreso dell’arresto di Aldo Milani, con l’accusa di estorsione, ho pensato che stesse succedendo qualcosa di davvero grave. Al di là della dinamica riguardante l’episodio in sé, su cui tornerò dopo, la prima cosa che ho pensato, conoscendo Aldo da tantissimo tempo, è stata quanto possa essere distante da lui qualsiasi ipotesi di arricchimento personale rispetto alle lotte che negli anni ha contribuito a mettere in piedi e far crescere. Questa è una certezza, che mi sento di esprimere tanto a caldo quanto a freddo.
La questione vera che la vicenda di Aldo, ed il modo in cui è stata costruita, pone riguarda un salto di qualità notevole degli apparati repressivi nei confronti dei sindacati e delle forze sociali conflittuali. Una macchinazione che deliberatamente ha preso di mira uno dei sindacati che maggiormente si è esposto nello smantellamento di un sistema fatto di mafia e mancanza di tutele all’interno di un settore, quello della logistica, assolutamente strategico dal punto di vista capitalistico. In passato ci sono state denunce, minacce, cariche della polizia durante picchetti e scioperi, ma una vicenda del genere rischia di cambiare completamente il paradigma repressivo.
Da anni i nostri sindacati stanno lottando per far applicare i contratti nazionali, firmati dai confederali, nel settore della logistica dove, il più delle volte, ci troviamo in situazioni di totale evasione contributiva e di contratti illegali sotto ogni aspetto. Anche se è quanto di più lontano dalla nostra storia e cultura politica, le nostre sono state di fatto lotte per la legalità nei luoghi di lavoro. In un sistema dove le modalità mafiose sono all’ordine del giorno questo passaggio non è assolutamente banale.
Il caso Levoni, all’interno del quale è nata la montatura contro Aldo Milani, è emblematico rispetto al funzionamento di tante trattative che ci troviamo a dover affrontare.