Un problema da qualche parte nell’impianto, la pressione interna aumenta e per evitare danni si apre il bypass dei fumi. Una procedura di emergenza che scarica nell’atmosfera fumi non completamente trattati ma che ad Accam sembra diventata una routine.
Questo è almeno quanto sostengono i comitati che chiedono la chiusura dell’impianto il prima possibile, sulla base di una serie di anomalie registrate negli scorsi mesi e che sono state oggetto anche di un’indagine di Arpa. In un comunicato i comitati sottolineano come ci siano stati “alcuni superamenti dei limiti semiorari per le polveri” che sarebbero stati causati da “tre sforamenti nel 2016 e due nel 2017, relativi alla linea 1″. Questi eventi hanno determinato anche una ispezione straordinaria di Arpa e una relazione finale “inviata anche al Comune di Busto Arsizio che ben si è guardato di renderla pubblica o anche solo di farla conoscere agli altri comuni consorziati”, accusano i comitati.