Lavoratori
Precoci
il
Dizionario di Pensioni Oggi
I
lavoratori precoci sono coloro che hanno iniziato a lavorare prima della
maggiore età, arrivando a maturare una contribuzione particolarmente elevata
cioè pari o superiore a 40 anni di contributi ad un'età anagrafica
relativamente bassa, spesso intorno ai 60 anni. L'introduzione della Riforma
Fornero il 1° gennaio 2012 nell'abolire la pensione di anzianità, e della relativa
possibilità di pensionarsi con i vecchi 40 anni di contributi, non ha
previsto particolari benefici previdenziali per questi lavoratori che,
pertanto, al pari di tutti gli altri, hanno potuto pensionarsi esclusivamente al
perfezionamento di 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi le donne)
con la nuova pensione anticipata introdotta dal 2012 in
sostituzione della vecchia anzianità.
La
richiesta di un abbassamento del suddetto requisito è risultata, pertanto, una
delle principali rivendicazioni della parte sindacale all'indomani
dell'approvazione della Legge Fornero. Basti pensare che sin dal 2013 il disegno
di legge Damiano sui pensionamenti flessibili (Pdl 857) ipotizzava la rientroduzione di un
tetto massimo a 41 anni di contributi per tutti, uomini e donne. Dopo
oltre quattro anni di discussione l'articolo 1, co. 199 della legge di Bilancio
per il 2017 ha finalmente riconosciuto la bontà di un simile intervento in
favore almeno di quelle categorie di lavoratori che si trovano in
condizione di particolare disagio lavorativo e/o
economico.