Le rassicurazioni sulla situazione societaria e sulle emissioni fornite dalla presidente di Accam Laura Bordonaro e dal Cda non hanno convinto il Comitato ecologico inceneritore e ambiente.
Il gruppo di Borsano rimane in attese dell’annunciato incontro pubblico in cui verranno illustrati gli scenari studiati dal tavolo tecnico. Intanto, attraverso il portavoce Adriano Landoni, sottolinea che “l’inceneritore Accam non è quell’impianto perfetto descritto dalla società. È stato fermato da Arpa due volte per il superamento dei limiti delle polveri e, anche se non è il peggiore, non è ancora tra i migliori nelle emissioni di Nox, come ci aspettavamo”.
Il gruppo di Borsano rimane in attese dell’annunciato incontro pubblico in cui verranno illustrati gli scenari studiati dal tavolo tecnico. Intanto, attraverso il portavoce Adriano Landoni, sottolinea che “l’inceneritore Accam non è quell’impianto perfetto descritto dalla società. È stato fermato da Arpa due volte per il superamento dei limiti delle polveri e, anche se non è il peggiore, non è ancora tra i migliori nelle emissioni di Nox, come ci aspettavamo”.
Il comitato si dice preoccupato poiché “ci sono dei dati di inquinamento, come quelli relativi all’acido cloridrico, che stanno aumentando oltre la media mensile precedente. Pensiamo che ciò sia dovuto ai rifiuti ospedalieri. Speriamo che questa nuova strategia di bruciare rifiuti ospedalieri oltre ai tanti già bruciati non peggiori l’inquinamento. Vigileremo sul fatto che il guadagno di Accam non sia sulla nostra salute. Anche perché l’impianto è il peggiore in Lombardia per rendimento energetico. Il tempo dell’incenerimento è finito, occorre saper leggere il momento, come fecero gli imprenditori che hanno costruito Malpensa. Ora si deve spegnere l’inceneritore per creare un sistema di trattamento rifiuti a freddonon inquinante che sia di esempio per tutta Italia.