LETTERA APERTA AI MEDICI DI MEDICINA GENERALE
Ancora
a proposito di cronici
Dopo oltre 15
mesi dalla stesura della prima delibera sulla gestione dei malati cronici alcuni
nodi sembrano venire al pettine. Aumentano le prese di posizioni critiche, anche
autorevoli e molto dure.
C’è quella
dell’ ANPO ASCOTI FIALS MEDICI che si aggiunge a quelle già espresse da SNAMI,
SIMET, UMI, Medicina Democratica, da altri sindacati e associazioni medici e
pure da settori della FIMMG.
C’è un recente
intervento del Comune di Milano che, di fronte agli evidenti disagi e incertezze
della popolazione, si propone, coinvolgendo i municipi, come strumento di
garanzia e di vigilanza.
C’è un’
adesione regionale dei MMG che rimane sotto la soglia del 50% e intorno al 25%
nell’area milanese.
La Regione non
fornisce alcun numero, ma l’adesione dei pazienti risulta comunque largamente al
di sotto delle aspettative dell’assessorato e, nei primi tre mesi di
reclutamento, non sembrerebbe aver raggiunto nemmeno il 10%. Al di là dei numeri
precisi si tratta di una percentuale irrisoria.
C’è la risposta
alle critiche dell’assessore alla Sanità che prospetta una messa a regime del
nuovo sistema in cinque, avete letto bene, cinque anni.
Di fronte al
tentativo imposto dalla Regione di trasformare gli ospedali in gestori, è stato
spiegato bene dai medici ospedalieri, anche attraverso appelli pubblici, come
l’ospedale, da sempre pensato come il luogo per la cura dei malati acuti, non
sia il posto adeguato per carenze strutturali, organizzative e culturali a
occuparsi della gestione complessiva della cronicità.