- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

sabato 12 gennaio 2019

Padova, 12 gennaio 2019, comunicato ADL COBAS

Contro sentenze infami e contro ogni forma di intimidazione rilanciamo le lotte.
Come compagne e compagni e come lavoratrici e lavoratori di Adl Cobas esprimiamo la nostra totale
solidarietà ad Aldo Milani ed ai compagni del Si Cobas e del CSA Vittoria, colpiti con condanne assurde per
avere partecipato ad uno sciopero. Parliamo di 1 anno e 8 mesi al Coordinatore Nazionale del Si Cobas Aldo
Milani e ad altri compagni del SI Cobas e del CSA Vittoria, 2 anni e 3 mesi e 2 anni e 6 mesi ad altri due
compagni del Vittoria.
Questa sentenza è di una gravità inaudita in quanto si inserisce in un contesto nel quale, solo grazie alle lotte
dei facchini e delle Organizzazioni Sindacali che le hanno promosse, si è riusciti a far emergere un mondo di
sfruttamento bestiale, di malaffare, di corruzione, di illegalità e di impunità che hanno regnato indisturbate
fino a che i facchini non hanno avuto la forza ed il coraggio di ribellarsi, togliendo dalle mani delle
multinazionali della logistica e delle varie cricche di società e cooperative una grande opportunità di fare
soldi a palate sulla pelle di migliaia di lavoratori.
Il paradosso di questa condanna e delle varie inchieste giudiziarie aperte contro lavoratori e attivisti è che gli
unici che hanno denunciato queste situazioni e combattuto per ripristinare un minimo di legalità all’interno
dei posti di lavoro vengono oggi perseguiti e condannati con anni di galera. Questa condanna peraltro viene
prima dell’apertura del processo contro Aldo Milani (coordinatore nazionale del Si Cobas) che era stato
addirittura arrestato a seguito di una vergognosa provocazione inscenata dalla Digos di Modena e dalla Ditta
Levoni. E’ quindi evidente che siamo in presenza di una precisa volontà di voler criminalizzare una
organizzazione sindacale perché si vuole ripristinare quel sistema di sfruttamento che le lotte hanno messo
in discussione.
L’unico modo di rispondere a queste provocazioni e a questi atti intimidatori è quello di continuare sulla
strada delle lotte senza mai abbassare la guardia, nella consapevolezza che oggi, nel clima politico che stiamo
vivendo, si è ricreato un blocco sociale e politico che, attraverso l’uso della magistratura e delle leggi, sta
cercando in tutti i modi di fermare chi lotta. Non possiamo non citare il cosiddetto “decreto sicurezza”,
all’interno del quale, oltre alle porcherie che riguardano i migranti, hanno inserito pesanti condanne proprio
contro quelle forme di lotta che si sono sviluppate nel mondo della logistica e contro chi si organizza
concretamente per rivendicare il diritto alla casa.