- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

sabato 15 giugno 2019

A tutti i lavoratori, giovani e pensionati

A 8 anni di distanza, l'impianto devastante della Controriforma Fornero continua a rappresentare il punto di attacco più alto e crudele alle condizioni di vita di chi ha cessato, o sta per cessare, il rapporto di lavoro. L'attacco alla pensione pubblica partito con la riforma Dini nel 1995, lo stravolgimento del diritto alla pensione col passaggio dal sistema di calcolo retributivo all'attuale contributivo, piu' penalizzante per chi va in pensione, non e' stato fermato con le recenti misure del governo giallo-verde (vedi quota 100, provvedimento per pochi, ma che dimentica lavoratori precoci e donne). Oggi si toccano le pensioni in essere, anche quelle modeste, con il pretesto delle "pensioni d'oro". La mancata piena rivalutazione della stragrande maggioranza delle pensioni è l’ennesimo furto ai danni dei pensionati fatto pure da questo governo.
A differenza dei Sindacati Confederali noi rivendichiamo il RIPRISTINO DEL CALCOLO RETRIBUTIVO, ispirato al principio di solidarietà e di redistribuzione della ricchezza, che è
LA BASE DI OGNI SISTEMA DI PREVIDENZA SOCIALE PUBBLICA.
Perciò siamo fortemente contrari a qualsiasi forma di privatizzazione, dai fondi pensione alle forme di assicurazione e respingiamo il tentativo di dividere i lavoratori, contrapponendo gli interessi dei giovani a quelli degli anziani, o dei lavoratori del settore privato a quelli del pubblico impiego, o gli italiani agli stranieri. I DIRITTI UMANI E SOCIALI SONO UNIVERSALI !!! Rigettiamo inoltre ogni commistione tra Previdenza e Assistenza, riaffermando che la Previdenza, per definizione, interviene a prevenire il disagio, attraverso la funzione della redistribuzione.
Gli studi di molti economisti non allineati alla vulgata neoliberista, ci confermano cheUN'ALTERNATIVA E' POSSIBILE; DIPENDE DALLA VOLONTA' POLITICA DI INVESTIRE IN PREVIDENZA E SERVIZI SOCIALI (sanità, istruzione, ecc.), piuttosto che in opere nocive all'umanità e all'ambiente. Questi studi devono diventare un sostegno allo sviluppo di lotte unitarie tra lavoratori, giovani e pensionati. Così come è necessario unire gli sforzi di unità e di lotta tra lavoratori, giovani e pensionati di tutti i paesi europei, per cambiare a fondo le politiche economiche che stanno distruggendo posti di lavoro, diritti e welfare.
Questo governo ha piegato la testa ed e' passato da quota100 flessibile, promessa in campagna elettorale, ad una forma rigida (62+38 ) e con paletti tali che sta provocando frustrazione tra le donne, già fortemente penalizzate per il mancato riconoscimento del proprio ruolo sociale ed in famiglia, e divisioni tra quei lavoratori che han cominciato presto a lavorare ed ai quali oggi è ancora impedito di andare in pensione, nonostante abbiano superato i 41 anni di contribuzione.
Ai Sindacati Confederali, che si “muovono” strumentalmente solo ora, dimostrando una volta di più la loro ambiguità e complicità verso queste desolanti politiche sociali ed al governo attuale, in concomitanza della giornata di mobilitazione dell’1 giugno, noi ribadiamo con forza i nostri obiettivi:
In pensione a 60 anni o con 35/40 di contributi; FLESSIBILITA' PENSIONISTICA VERA, non un surrogato! Vogliamo un vero riconoscimento delle attività usuranti. Siamo contro il mantra neoliberista delle politiche economiche europee e nazionali che spremono i subordinati fino all'osso, minandone la salute come purtroppo e' dimostrato dal continuo aumento dei morti sul lavoro. Vogliamo la separazione dell'assistenza dalla previdenza calcolata col ripristino del sistema retributivo. No ai fondi pensioni ed alla finanziarizzazione del sistema pensionistico pubblico.
1 giugno 2019
Comitato Scuola per il Diritto alla Pensione; Coordinamento Nazionale Unitario Pensionati di oggi e di domani (CoNUP); Coordinamento Milanese di solidarietà “dalla parte dei Lavoratori”; AdL Varese; Blog Pennabiro; ACU (Associazione Consumatori Utenti)