Tra gli emendamenti approvati in commissione Bilancio al Senato ce n'è uno che riconosce un credito di imposta sull'Irap a artigiani, commercianti e piccole imprese senza lavoratori. Per compensarli dell'aumento retroattivo dell'aliquota. Stessa cosa per fondi pensione e casse previdenziali, a patto che facciano investimenti. Meno tagli ai patronati
Gli sgravi Irap si allargano, arrivano scappatoie per ridurre l’impatto dell’aumento delle aliquote su casse previdenziali efondi pensione, calano i tagli ai patronati e sale iltetto massimo di reddito sotto il quale i lavoratori autonomipossono beneficiare del regime fiscale agevolato “dei minimi”. In più spuntano fondi a pioggia per l’alluvione di Genova, leadozioni internazionali, l’Unione italiana ciechi, lo screening neonatale. Sono gli ultimi ritocchi al cantiere (apparentemente) senza fine della legge di Stabilità, arrivati attraversoemendamenti del relatore Giorgio Santini presentati in commissione Bilancio al Senato. Da cui il ddl, stando al calendario ipotizzato dalla conferenza dei capigruppo, dovrebbe uscire definitivamente venerdì sera per arrivare sabato in commissione alla Camera e approdare domenica in aula per la discussione congiunta dei due rami del Parlamento. Il via libera finale al testo è atteso per lunedì 22.
ilfattoquotidiano.it
giovedì 18 dicembre 2014
martedì 16 dicembre 2014
Fondazione Maugeri, il 18 dicembre si apre la trattativa
I dipendenti della Fondazione Maugeri, tra cui anche 60 lavoratori provenienti dalla clinica di Tradate, hanno sfilato per le strade di Pavia partendo dalla sede della Fondazione fino alla Prefettura dove sono stati ricevuti dalle autorità.
I vertici della Fondazione Maugeri hanno già fissato per il 18 dicembre prossimo la data per la trattativa con il sindacato. Il piano annunciato dal cda si basa sul taglio lineare del costo del personale e il recesso dal contratto collettivo di lavoro, scelta fortemente contestata dai sindacati. «La Fondazione vuole chiudere la partita entro la fine dell’anno - continua Ardizzoia - e perciò il 18 verranno affrontati i temi cruciali. I lavoratori possono contare sulla loro professionalità e sul fatto che in questi anni hanno fornito un servizio egregio alla collettività. E la loro partecipazione alla manifestazione serve ad affermare la verità più scomoda: il dissesto della fondazione è da attribuire a una cattiva gestione economica dei vertici».
Il cda già questa estate aveva annunciato l’intenzione di ristrutturare, partendo appunto dal taglio dei costi del personale, ma senza presentare ai sindacati un piano industriale completo. L’incertezza sul futuro dei lavoratori della Maugeri è diventata realtà nel momento in cui la stessa fondazione a novembre ha reso pubblica tutta la sua difficoltà a pagare stipendi e tredicesime. Situazione a cui si sono aggiunte indiscrezioni, non confermate, dell'ingresso di un gruppo bancario. «In questa vicenda - spiega Elio Cappellano, della rsu alla Maugeri di Tradate - c’è una forte anomalia. A luglio la fondazione se l’è presa comoda e ora accelera in modo forsennato i tempi della trattativa, facendo pagare ai lavoratori i danni provocati dai vertici. Se oggi c'è un valore da preservare nell'azienda questo è rappresentato dalla professionalità dei dipendenti».
varesenews.it
I vertici della Fondazione Maugeri hanno già fissato per il 18 dicembre prossimo la data per la trattativa con il sindacato. Il piano annunciato dal cda si basa sul taglio lineare del costo del personale e il recesso dal contratto collettivo di lavoro, scelta fortemente contestata dai sindacati. «La Fondazione vuole chiudere la partita entro la fine dell’anno - continua Ardizzoia - e perciò il 18 verranno affrontati i temi cruciali. I lavoratori possono contare sulla loro professionalità e sul fatto che in questi anni hanno fornito un servizio egregio alla collettività. E la loro partecipazione alla manifestazione serve ad affermare la verità più scomoda: il dissesto della fondazione è da attribuire a una cattiva gestione economica dei vertici».
Il cda già questa estate aveva annunciato l’intenzione di ristrutturare, partendo appunto dal taglio dei costi del personale, ma senza presentare ai sindacati un piano industriale completo. L’incertezza sul futuro dei lavoratori della Maugeri è diventata realtà nel momento in cui la stessa fondazione a novembre ha reso pubblica tutta la sua difficoltà a pagare stipendi e tredicesime. Situazione a cui si sono aggiunte indiscrezioni, non confermate, dell'ingresso di un gruppo bancario. «In questa vicenda - spiega Elio Cappellano, della rsu alla Maugeri di Tradate - c’è una forte anomalia. A luglio la fondazione se l’è presa comoda e ora accelera in modo forsennato i tempi della trattativa, facendo pagare ai lavoratori i danni provocati dai vertici. Se oggi c'è un valore da preservare nell'azienda questo è rappresentato dalla professionalità dei dipendenti».
varesenews.it
NASCE LA RETE PER LA DIFESA E AFFERMAZIONE DEL DIRITTO ALLA SALUTE LOMBARDIA
10 dicembre 2014
b) di adottare il documento “Per la difesa e affermazione del diritto alla salute” come base per una discussione programmatica che possa proporre vere alternative funzionali per una Sanità orientata alla prevenzione e liberata dal profitto;
c) di adottare i 12 punti finali di quel documento come base operativa per il prossimo periodo attribuendo particolare attenzione ai temi della salute della donna (difesa della 194 e contro la legge 40), dell’esposizione all’amianto, del referto epidemiologico ambientale e dello stato critico delle strutture ospedaliere di cui il San Carlo di Milano rappresenta un esempio di particolare gravità;
d) alle indicazioni che ne derivano i singoli Comitati e la Rete nel suo complesso ispireranno le proprie azioni, fatte salve le iniziative specifiche che ciascun Comitato adotterà in relazione al proprio particolare ambito di intervento e alle quali la Rete porterà il contributo di una solidarietà comune.
f) di dar vita a uno strumento informatico di collegamento e di discussione;
g) di darsi un momento stabile di discussione -orientativamente mensile- che si terrà nella sede sindacale alla Stazione centrale di Milano.
MOZIONE
L’Assemblea di
operatori/trici e rappresentanti di Comitati indipendenti che operano nella
Regione sui temi della salute e della sanità, riunita il 10 dicembre 2014,
ascoltata la relazione di Fulvio Aurora e discusso approfonditamente con
ricchezza di contributi il documento “Per la difesa e affermazione del diritto
alla salute”, considerando come in questa fase il Servizio Sanitario Nazionale
sia gravemente compromesso e debba essere difeso con determinazione nei suoi
valori fondamentali
decide quanto
segue:
a) di costituire una Rete di
collegamento tra Comitati indipendenti della sanità;b) di adottare il documento “Per la difesa e affermazione del diritto alla salute” come base per una discussione programmatica che possa proporre vere alternative funzionali per una Sanità orientata alla prevenzione e liberata dal profitto;
c) di adottare i 12 punti finali di quel documento come base operativa per il prossimo periodo attribuendo particolare attenzione ai temi della salute della donna (difesa della 194 e contro la legge 40), dell’esposizione all’amianto, del referto epidemiologico ambientale e dello stato critico delle strutture ospedaliere di cui il San Carlo di Milano rappresenta un esempio di particolare gravità;
d) alle indicazioni che ne derivano i singoli Comitati e la Rete nel suo complesso ispireranno le proprie azioni, fatte salve le iniziative specifiche che ciascun Comitato adotterà in relazione al proprio particolare ambito di intervento e alle quali la Rete porterà il contributo di una solidarietà comune.
Decide
inoltre:
e) di rivolgere un appello unitario ad
altri comitati e soggetti, compresi quelli degli utenti, per trovare forme di
iniziativa e di discussione comuni;f) di dar vita a uno strumento informatico di collegamento e di discussione;
g) di darsi un momento stabile di discussione -orientativamente mensile- che si terrà nella sede sindacale alla Stazione centrale di Milano.
Milano 10 dicembre
2014
Approvato
all’unanimità con la riserva espressa dalle compagne della Consultoria che
ritengono necessario sentire il parere delle altre loro
compagne.
CONVEGNO: “PROCESSO ETERNIT E PROCESSI SU AMIANTO A MILANO E IN LOMBARDIA”
Eternit: Cassazione, prescrizione
reato
Condanna
annullata. "Vergogna", urlano i parenti delle vittime
La
Cassazione ha annullato senza rinvio, dichiarando prescritto il reato, la
sentenza di condanna per il magnate svizzero Stephan Schmidheiny nel
maxiprocesso Eternit. Sono stati annullati anche i risarcimenti per i familiari
delle vittime e per le comunità locali che si erano costituite parti civili. La
prescrizione è maturata al termine del primo grado.
CONVEGNO:
“PROCESSO ETERNIT E PROCESSI SU AMIANTO A MILANO E IN
LOMBARDIA”
"annullato
senza rinvio per prescrizione" Sono le gelide parole pronunciate dal presidente
della 1 sezione di Cassazione il 19 novembre scorso che hanno cancellato un
enorme lavoro fatto in precedenza dal Procuratore Guariniello, da tanti altri
giudici, avvocati, consulenti tecnici. Sono stati cancellati 18 anni di carcere,
inflitti nel processo di appello a Stephan Schmidheiny, uno degli uomini più
ricchi de mondo, della più grande multinazionale del cemento.amianto, presente
in molte parti del mondo sotto vari nomi, principalmente conosciuta come
ETERNIT.
In questo momento in
Lombardia sono in atto diversi processi che hanno come oggetto l'amianto e come
soggetti accusati i principali responsabili e come soggetti coinvolti le vittime
e i loro famigliari di diverse aziende: Montedison (Mantova), Fibronit (Broni),
Enel (Turbigo), Pirelli (Milano), Breda (Sesto), Alfa Romeo
(Arese).
18
DICEMBRE 2014 ORE 15
STAZIONE
CENTRALE MILANO
BINARIO
21 - SCALA “E” - 4° PIANO
A
partire dall'Eternit vogliamo discutere anche di questi processi, per capire il
significato, studiare e decidere delle possibili iniziativi ulteriori da attuare
il prossimo anno.
INTERVERRA': LUIGI
MARA, CONSULENTE DELLE ASSOCIAZIONI DEGLI EX ESPOSTI E DELLE VITTIME IN TUTTI I
PROCESSI INDICATI.
organizzano:
AIEA, Comitato per la difesa della salute nei luoghi di lavoro e nel territorio,
Medicina Democratica, la Rete per il diritto alla salute Milano e
LOMBARDIA.
16
Dicembre 2014
Reddito minimo, ecco chi ce l'ha in Europa.
L'European Minimum Income Network ha presentato a Bruxelles la situazione di 30 paesi. Si va dai 22 euro al mese della Romania agli oltre 3 mila euro in Danimarca per la coppia con figli. Letizia Cesarini Sforza: "Quello che manca in Italia è uno schema universale di reddito minimo, uguale per tutti"
11 dicembre 2014
BRUXELLES - Ce chi ce l’ha e chi non ce l’ha, c’è chi è più generoso e chi lo è meno. Stiamo parlando degli schemi di reddito minimo in Europa, che variano considerevolmente da paese a paese. E ci sono Stati come l’Italia che proprio non li hanno.
Anche dove un reddito minimo è previsto, comunque, può essere davvero insignificante, come i 22 euro al mese che una persona riceve in Romania o i 30 euro in Bulgaria. D’altro canto in Danimarca, una persona ha diritto a un reddito minimo di 1433 euro e una coppia con figli a 3808 euro. In Polonia, per esempio, a una famiglia con due bambini spettano appena cento euro.
Questi i risultati di trenta relazioni nazionali e due rapporti tematici, sintetizzati in un lavoro presentato oggi a Bruxelles dallo European Minimum Income Network (EMIN).
Anche dove un reddito minimo è previsto, comunque, può essere davvero insignificante, come i 22 euro al mese che una persona riceve in Romania o i 30 euro in Bulgaria. D’altro canto in Danimarca, una persona ha diritto a un reddito minimo di 1433 euro e una coppia con figli a 3808 euro. In Polonia, per esempio, a una famiglia con due bambini spettano appena cento euro.
Questi i risultati di trenta relazioni nazionali e due rapporti tematici, sintetizzati in un lavoro presentato oggi a Bruxelles dallo European Minimum Income Network (EMIN).
Assegni straordinari erogati dai Fondi di solidarietà per il sostegno del reddito.
Istituto Nazionale della Previdenza Sociale
Roma, 12-12-2014
Messaggio n. 9611
Assegni straordinari erogati dai Fondi di solidarietà per il sostegno del reddito. Salvaguardie 65.000 e 55.000. Attività di monitoraggio di cui all’articolo 24, comma 14, della legge n. 214 del 22 dicembre 2011. Esaurimento del contingente.
|
Come è noto, il decreto 1° giugno 2012 ha determinato in 17.710 unità il contingente
numerico dei lavoratori titolari di assegno straordinario erogato dai Fondi di solidarietà
di settore interessati dalla concessione del beneficio della deroga in oggetto.
Il citato decreto del 1° giugno ha anche previsto che al beneficio possano essere
ammessi i soggetti autorizzati dall’INPS, al quale la legge affida il complessivo monitoraggio
del numero del lavoratori beneficiari della salvaguardia (articolo 24, comma 15).
L’Istituto effettua il monitoraggio delle domande di assegno straordinario presentate,
per i lavoratori che intendano avvalersi dei requisiti di accesso e del regime delle decorrenze
vigenti prima della data di entrata in vigore della legge di riforma, secondo il criterio –
stabilito dalla legge - della data di risoluzione del rapporto di lavoro.
Come altresì noto, il decreto legge n. 95 del 6 luglio 2012, convertito dalla legge n. 135/2012,
e il successivo decreto attuativo dell’8 ottobre 2012 pubblicato nella GU n. 17 del
21 gennaio 2013, ha previsto l’ampliamento del sopra richiamato contingente, per ulteriori
1.600 unità.
Il messaggio n. 20944 del 19 dicembre 2012 ha illustrato le modalità di presentazione delle
domande di assegno straordinario in salvaguardia, le quali hanno carattere di prenotazione
e sono acquisite dalle Sedi solo dopo l’autorizzazione alla liquidazione da parte della
Direzione centrale pensioni.
Assegni straordinari di sostegno al reddito
Istituto Nazionale della Previdenza Sociale
Roma, 12-12-2014
Messaggio n. 9607
Assegni straordinari di sostegno al reddito erogati dai Fondi di solidarietà di settore e prestazioni di esodo ex art. 4, commi da 1 a 7-ter, della legge n. 92/2012. Modifica delle modalità di versamento della provvista anticipata da parte delle aziende esodanti. Conti di tesoreria di Sede.
|
Come è noto, riguardo al finanziamento degli assegni straordinari di sostegno al reddito
erogati dai Fondi di solidarietà di settore, nonché delle prestazioni di esodo ex art. 4, commi
da 1 a 7-ter, della legge n. 92/2012, a carico delle aziende esodanti è previsto il versamento
dell’importo a titolo di provvista anticipata entro il giorno 15 del mese che precede
(c.d. data operazione) quello a cui si riferisce la corresponsione delle predette prestazioni
a favore dei/delle beneficiari/e. La valuta massima di accredito a favore della Sede
INPS competente fu stabilita al massimo entro il penultimo giorno del mese precedente
quello di erogazione delle prestazioni in argomento (ovvero al giorno precedente se il
penultimo giorno è festivo o non bancabile).
In considerazione dei tempi ristretti per l’invio dei flussi agli Enti pagatori convenzionati,
il datore di lavoro invia alla Sede INPS, tramite fax e nello stesso giorno in cui è stato
disposto il versamento, copia del bonifico effettuato.
Occorre tuttavia tenere presenti le norme sulla tesoreria unica riguardanti l’Istituto
(art. 44 della legge n. 526/1982, e successive disposizioni; decreto MEF 4 agosto 2009;
circolare MEF- RGS n.11/2012; ecc.) che impongono di incassare direttamente sui conti
accesi presso la tesoreria in Banca d’Italia.
Pertanto, grazie alla possibilità di poter effettuare i bonifici diretti sulla tesoreria -
resi possibili dall’immissione nella rete interbancaria dei conti di tesoreria attraverso
l’attribuzione a ciascuno di essi del relativo codice IBAN (in applicazione delle
disposizioni contenute nel decreto MEF n. 293 del 9 ottobre 2006, nonché delle
disposizioni introdotte dalla PSD nel 2010 che consentono l’accreditamento dei conti
correnti dei beneficiari al più tardi il giorno seguente a quello dell’operazione) -
le somme devono essere disponibili sulla contabilità speciale della Sede competente
il primo giorno bancabile successivo al giorno 15 del mese. Se il giorno 15 non è bancabile,
il termine si intende anticipato a quello - sempre bancabile - immediatamente precedente.
Si evidenzia che la provvista deve risultare nella disponibilità dell’Istituto prima dell’invio
dei flussi di pagamento del mese successivo, al massimo entro il giorno 19 del mese,
altrimenti i relativi pagamenti vengono sospesi e non pagati.
Ammortizzatori sociali in deroga. Assegnazione risorse
Istituto Nazionale della Previdenza Sociale
Roma, 11-12-2014
Messaggio n. 9588
|
In data 4 dicembre 2014 il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto
con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha emanato il decreto n.86486, che, all’art.1,
assegna ulteriori risorse finanziarie alle Regioni e alle Province autonome, per gli
ammortizzatori sociali in deroga pari a 503 milioni di euro, a valere sul Fondo Sociale
per l’Occupazione e Formazione, di cui all’art.18, comma 1, lettera a), del decreto-legge
29 novembre 2008, n.185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009,
n.2, secondo il piano di riparto tra le Regioni di seguito indicato.
Rilevazione delle retribuzioni contrattuali degli operai
Istituto Nazionale della Previdenza Sociale
Roma, 05/12/2014
Circolare n. 165
Rilevazione delle retribuzioni medie provinciali dei lavoratori agricoli, determinate annualmente con decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, sentita la Commissione Centrale di cui all’art. 9 sexies, comma 3, L. 608/96, operata dalle Sedi provinciali con la collaborazione delle Organizzazioni sindacali e datoriali firmatarie dei contratti provinciali e regionali, nonché dei rappresentanti delle Sedi Circoscrizionali e delle Sedi I.N.A.I.L.
|
1. PREMESSA
Ai sensi della normativa che prevede l’applicazione delle disposizioni di cui all’art.28
del D.P.R. 488/68 e di cui all’art.7 della legge 233/1990 per i soggetti di cui all’art.8
della legge 12 marzo 1968, n.334 (piccoli coloni, compartecipanti familiari e piccoli
coltivatori diretti) e per gli iscritti alla gestione coltivatori diretti, coloni e
mezzadri, le Sedi devono annualmente procedere alla rilevazione delle retribuzioni
medie provinciali per gli operai a tempo determinato e a tempo indeterminato, occupati
nei vari settori in cui si articola l’attività del comparto agricolo.
La rilevazione deve essere effettuata alla data del 30 ottobre 2014, in conformità
alla normativa e alle disposizioni contrattuali, secondo le indicazioni contenute nella
circolare n.190 del 31 dicembre 2002.
2. DIRETTIVE OPERATIVE
Si riconferma che è affidato a ciascuna Direzione Regionale il coordinamento dell'attività
di rilevazione dei salari contrattuali di tutte le relative province, nonché il controllo,
sia di calcolo che di merito, dei dati rilevati dalle singole Sedi.
La Direzione Regionale, inoltre, deve verificare che i dati relativi alla contrattazione
integrativa regionale del settore idraulico-forestale e di quello cooperativistico
siano rilevati, in tutte le province, in maniera uniforme.
Si raccomanda ai Direttori di Sede di dare corso prontamente alle operazioni
affinché sia rispettata la programmazione delle ulteriori fasi del processo che si concluderà
con la trasmissione delle rilevazioni al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per
l’emanazione del Decreto direttoriale.
Considerato che l’insieme degli adempimenti deve essere portato a termine entro il
2 febbraio 2015, si suggerisce di contattare con immediatezza le Organizzazioni dei
lavoratori e dei datori di lavoro del comparto.
domenica 14 dicembre 2014
Due indagati nell'inchiesta sugli appalti pilotati in ospedale
GALLARATE Sono due, per il momento, gli indagati nella vicenda dei presunti appalti pilotati all'ospedale di Gallarate che avrebbe garantito ad una certa azienda di vincere, per dieci anni consecutivi, la gara per la manutenzione delle apparecchiature mediche dell'ospedale Sant'Antonio Abate. Il sostituto procuratore bustocco Luigi Furno, infatti, sta lavorando con gli ufficiali di Polizia Giudiziaria per ricostruire gli appalti nel settore della manutenzione dei dispositivi medicali negli ultimi 10 anni e ha ipotizzato, per il momento, i reati di abuso d'ufficio, turbativa d'asta e falso. Le gare finite sotto la lente di ingrandimento della Procura sono quelle che riguardano le società Prima Vera di Domenico Catanese, uomo considerato vicino a Formigoni attraverso Fabrizio Rota, amico di vecchia data e membro dei Memores Domini di cui fa parte anche l'ex-governatore lombardo.
L'impressione è che il magistrato abbia messo le mani in un meccanismo piuttosto ampio e a conferma di questo arrivano anche i riscontri eseguiti dal direttore amministrativo e da quello sanitario attraverso l'audit interno avviato dallo stesso ospedale (solo dopo l'avvio dell'indagine, ndr) cheparrebbe giungere alle stesse conclusioni della Procura che aveva già trovato tracce evidenti di anomalie nelle liste dei macchinari da manutenere, alcuni non più presenti fisicamente nella struttura da anni, con conseguente lievitazione dei costi per l'azienda ospedaliera.
L'impressione è che il magistrato abbia messo le mani in un meccanismo piuttosto ampio e a conferma di questo arrivano anche i riscontri eseguiti dal direttore amministrativo e da quello sanitario attraverso l'audit interno avviato dallo stesso ospedale (solo dopo l'avvio dell'indagine, ndr) cheparrebbe giungere alle stesse conclusioni della Procura che aveva già trovato tracce evidenti di anomalie nelle liste dei macchinari da manutenere, alcuni non più presenti fisicamente nella struttura da anni, con conseguente lievitazione dei costi per l'azienda ospedaliera.
Sigilli alla FondMarnate: "Condizioni lavorative da fine '800"
MARNATE La fonderia di ghisa impiegava 11 lavoratori, la metà malati di silicosi e con problemi di udito. Nel capannone, coperto di eternit, non c'era nulla a norma e i vicini respiravano fumi non autorizzati e amianto
Le hanno definite «condizioni lavorative da fine '800» i militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro dei Carabinieri quando, insieme alla Direzione Territoriale del Lavoro, all'Asl e alla Polizia Locale sono entrati nella FondMarnate, fonderia di Ghisa con circa 50 anni di storia che si trova all'interno diun capannone fatiscente di via Kennedy a ridosso della zona industriale di Marnate, di fianco ad alcune villette. Non ci hanno messo molto gli inquirenti, coordinati dal sostituto procuratore bustoccoNadia Calcaterra, a decidere il sequestro dell'azienda di fronte alla mole impressionante di violazioni delle normative per la sicurezza dei lavoratori e delle normative ambientali. Pezzi di eternit che si staccavano dai tetti, malattie professionali (silicosi e perdita dell'udito) non comunicate dal medico aziendale alla Procura, polveri sottili, carri ponte non revisionati da anni, mancanza di certificati antincendio, nessuna formazione del personale sulla sicurezza, emissioni di fumi non autorizzate sono solo alcune delle gravi carenze riscontrate. Due i denunciati: l'imprenditore Massimo Gussoni, di Olgiate Olona, e il medico aziendale.
varesenews.it
Le hanno definite «condizioni lavorative da fine '800» i militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro dei Carabinieri quando, insieme alla Direzione Territoriale del Lavoro, all'Asl e alla Polizia Locale sono entrati nella FondMarnate, fonderia di Ghisa con circa 50 anni di storia che si trova all'interno diun capannone fatiscente di via Kennedy a ridosso della zona industriale di Marnate, di fianco ad alcune villette. Non ci hanno messo molto gli inquirenti, coordinati dal sostituto procuratore bustoccoNadia Calcaterra, a decidere il sequestro dell'azienda di fronte alla mole impressionante di violazioni delle normative per la sicurezza dei lavoratori e delle normative ambientali. Pezzi di eternit che si staccavano dai tetti, malattie professionali (silicosi e perdita dell'udito) non comunicate dal medico aziendale alla Procura, polveri sottili, carri ponte non revisionati da anni, mancanza di certificati antincendio, nessuna formazione del personale sulla sicurezza, emissioni di fumi non autorizzate sono solo alcune delle gravi carenze riscontrate. Due i denunciati: l'imprenditore Massimo Gussoni, di Olgiate Olona, e il medico aziendale.
varesenews.it
sabato 13 dicembre 2014
ASSEMBLEA NON RETRIBUITA DEL 13 NOV 2014
Data: 21 Novembre 2014
Spett. le
AgustaWestland
s.p.a.
V. G. Agusta, 520
C. Costa di
Samarate 21017 (VA)
uff. H.R. Dott. A.
Cunico
e p.c. ai lavoratori
OGGETTO: ASSEMBLEA NON RETRIBUITA DEL 13
NOV 2014
Come è noto, il
giorno 13 novembre 2014, si è tenuta all’interno dello stabilimento di Cascina
Costa una assemblea convocata dalla Fiom con la partecipazione del Segretario
Nazionale Landini. Nel comunicato esposto alle bacheche aziendali non si dava
però indicazione del fatto che l’assemblea sarebbe stata non retribuita in
quanto si riportava testualmente “La FIOM-CGIL di Varese ha richiesto un’ora
di assemblea retribuita per le lavoratrici ed i lavoratori AgustaWestland di
Cascina Costa”
All’Assemblea,
svolta all’interno dello stabilimento e, più precisamente, nel capannone “EX
Magazzino Battaglia”, hanno partecipato numerosi lavoratori dipendenti e, oltre
al relatore, Segretario Nazionale Fiom Landini, erano presenti anche altri
funzionari esterni non dipendenti di AgustaWestland e, più precisamente, la
segretaria provinciale Fiom, il segretario territoriale Fiom ed un funzionario
sindacale della CGIL.
Qualche giorno
dopo, la direzione aziendale dava indicazione ai vari responsabili di chiedere
direttamente ai lavoratori se avessero partecipato o meno alla sopracitata
assemblea in quanto, a loro dire, la stessa era da considerarsi non retribuita
e, quindi, l’eventuale partecipazione comporterà la conseguente trattenuta di un
ora di lavoro dallo stipendio.
Pertanto alla
FIOM-CGIL è stata data la tacita possibilità di convocare un’assemblea non
retribuita senza che la stessa dichiarasse sciopero e senza informare i
lavoratori che l’assemblea sarebbe stata “non retribuita”.
L’azienda inoltre,
in quella circostanza, ha acconsentito l’accesso presso i propri stabilimenti
all’intera struttura dirigente della FIOM-CGIL.
Ora, preso atto del
comportamento della direzione aziendale, non possiamo che augurarci che tale
“trattamento”, in futuro, possa mantenersi anche nei confronti delle altre
organizzazione sindacale; in mancanza si evincerà una evidente disparità di
trattamento configurabile in una palese attività
antisindacale.
Si rimane a disposizione per eventuali
chiarimenti.
Distinti saluti
per ADL Varese
il rappresentante legale
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