martedì 10 ottobre 2017
Lavoro, visite fiscali contro l'assenteismo vicino ai week end
L'obiettivo
è disincentivare i 'furbetti' dell'assenza seriale o strategica, finalizzata a
'ponti' vacanzieri. A stabilirlo è il decreto sugli accertamenti che fa seguito
alla riforma Madia
A stabilirlo è il decreto sugli accertamenti che fa seguito alla riforma Madia. Un provvedimento allo studio dei ministeri della P.A e del Lavoro, che si accompagna alle linee guida per la messa a punto degli accordi tra medici fiscali e Inps. Si punta infatti a una rete capillare di 'camici bianchi' in grado di coprire i fabbisogni su tutto il territorio, compensando gli squilibri attuali. In campo ci sarebbero 1.300 professionisti, da incentivare con premi misurati sul numero delle visite.
Si cambia perché qualcosa non ha funzionato, almeno nel pubblico impiego. L'obiettivo è disincentivare i 'furbetti' dell'assenza seriale o strategica, finalizzata a 'ponti' vacanzieri. Finti malati, spesso oggetto di cronaca e sotto i riflettori del Governo già da un pò. Il passaggio delle competenze dalle Asl all'Inps fu deciso all'indomani dell'ormai noto Capodanno dei vigili urbani di Roma, a cavallo tra il 2014 e il 2015.
Da venerdì si parte con una fase sperimentale. La logica di fondo è replicare nella P.A quel che avviene nel privato dove il tasso di assenteismo è più basso. Stessi controllori quindi, ma per il momento le fasce orarie di reperibilità restano differenziate tra privati (10-12 e 17-19) e pubblici (9-13 e 15-18). Si apre invece alla possibilità di bussare alla porta del dipendente assente anche due o più volte. Insomma il 'bis' non è escluso. Una novità assoluta per il pubblico ma in via di principio anche per il privato. La visita si ripeterà soprattutto nei casi di 'alert', ovvero quando il cervello informatico dell'Inps segnalerà un sospetto.
repubblica.it>>>
A stabilirlo è il decreto sugli accertamenti che fa seguito alla riforma Madia. Un provvedimento allo studio dei ministeri della P.A e del Lavoro, che si accompagna alle linee guida per la messa a punto degli accordi tra medici fiscali e Inps. Si punta infatti a una rete capillare di 'camici bianchi' in grado di coprire i fabbisogni su tutto il territorio, compensando gli squilibri attuali. In campo ci sarebbero 1.300 professionisti, da incentivare con premi misurati sul numero delle visite.
Si cambia perché qualcosa non ha funzionato, almeno nel pubblico impiego. L'obiettivo è disincentivare i 'furbetti' dell'assenza seriale o strategica, finalizzata a 'ponti' vacanzieri. Finti malati, spesso oggetto di cronaca e sotto i riflettori del Governo già da un pò. Il passaggio delle competenze dalle Asl all'Inps fu deciso all'indomani dell'ormai noto Capodanno dei vigili urbani di Roma, a cavallo tra il 2014 e il 2015.
Da venerdì si parte con una fase sperimentale. La logica di fondo è replicare nella P.A quel che avviene nel privato dove il tasso di assenteismo è più basso. Stessi controllori quindi, ma per il momento le fasce orarie di reperibilità restano differenziate tra privati (10-12 e 17-19) e pubblici (9-13 e 15-18). Si apre invece alla possibilità di bussare alla porta del dipendente assente anche due o più volte. Insomma il 'bis' non è escluso. Una novità assoluta per il pubblico ma in via di principio anche per il privato. La visita si ripeterà soprattutto nei casi di 'alert', ovvero quando il cervello informatico dell'Inps segnalerà un sospetto.
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Ape social: diminuiscono i requisiti per la pensione anticipata
Basteranno 28
anni di contributi per le lavoratrici che hanno almeno 2 figli e
vogliono pensionarsi in anticipo, a 63 anni, con l’Ape social,
mentre saranno necessari 29 anni di contribuzione per le donne con un
figlio solo. È questa la proposta di riforma dell’anticipo
pensionistico del ministro del lavoro Poletti, attualmente allo studio, che
sarà esaminata dettagliatamente a fine agosto, alla riapertura delle trattative
tra Governo e sindacati.
L’anticipo
dell’Ape social è finalizzato a rendere questa misura più facilmente
fruibile dalle lavoratrici, dal momento che, per accedere alla prestazione,
attualmente è necessario possedere almeno 30 anni di contributi:
un requisito non semplice da raggiungere, specie per coloro che hanno dovuto
interrompere la carriera per esigenze di famiglia.
Ma
procediamo per ordine e vediamo quali sono, allo stato attuale,
i requisitinecessari per ottenere l’Ape social, chi sono i destinatari
della misura e in che cosa consiste quest’agevolazione.
STESSI OCCUPATI DEL 2008, MA LE ORE LAVORATE SONO SCESE DI 1,1 MILIARDI
Sebbene
l’ultima rilevazione dell’Istat abbia messo in evidenza che gli occupati a
luglio di quest’anno, pari a poco più di 23 milioni di unità, sono tornati allo
stesso livello del 2008, il monte ore lavorate, invece, è diminuito di oltre 1,1
miliardi (-5 per cento).
Nei
primi 6 mesi del 2008, infatti, i lavoratori italiani erano stati
in
fabbrica
o in ufficio per un totale di 22,8 miliardi di ore, nei primi
2 trimestri
di quest’anno, invece, lo stock è sceso a 21,7 (*)
In
buona sostanza, segnalano dall’Ufficio studi della CGIA, se a parità di occupati
sono diminuite le ore lavorate, rispetto al 2008 i lavoratori a tempo pieno sono
scesi e, viceversa, sono aumentati quelli a tempo parziale (contratti a termine,
part time involontario, lavoro intermittente, somministrazione,
etc.).
mercoledì 4 ottobre 2017
Vuoi aiutarci a conoscere meglio la tua generazione rispondendo a queste domande? Te ne saremo grati.
Come
Associazioni e sindacati di Base appartenenti al Coordinamento Nazionale dei
Pensionati di Oggi e di Domani (CONUP), stiamo cercando di organizzare un
dibattito e una discussione che ci consenta di orientare le nostre iniziative e
rivendicazioni ponendo come punto centrale le esigenze dei lavoratori e dei
cittadini, l’occupazione e la pensione.
Per
avere un minimo di conoscenza in merito a tali argomenti, abbiamo la necessità
di capire come i cittadini, i giovani e i lavoratori si orientano di fronte ai
problemi sociali e in che modo trovano le vie d’uscita dagli ostacoli che si
trovano dinanzi durante la loro vita quotidiana o lavorativa.
Per
cercare di raccogliere questi orientamenti, ti chiediamo di rispondere ad alcune
domande semplici e di aiutarci nel nostro intento.
Ti
ricordiamo che il questionario rimarrà anonimo e verrà utilizzato solo allo
scopo di cui ti abbiamo scritto pocanzi.
Ti
ringraziamo fin d’ora per averci concesso questi pochi minuti e ti chiediamo di
restituire il questionario alla persona che te lo ha sottoposto o per via mail,
secondo le indicazioni che riceverai al momento della richiesta di compilazione.
Grazie!
CONUP
Lombardia
- L’evoluzione
della tecnologia
e l’aumento dell’aspettativa di vita stanno cambiando rapidamente la società in
cui viviamo e la vita di tutti noi, a volte in meglio altre volte no:
come ti
aspetti sarà la tua vita futura, rispetto a quella dei tuoi
genitori?
·
Più
dignitosa
·
Più
piacevole
·
Più
difficile
·
Più
incerta
- Che cosa
ti aspetti dalla gente che ti circonda?
·
Invidia/ostilità
·
Indifferenza
·
Aiuto/comprensione
·
Solidarietà
- Le nuove
tecnologie,
la disoccupazione dilagante e il lavoro precario non sono le migliori condizioni
di vita per un cittadino: che cosa
ti aspetti dalla tua vita lavorativa?
·
Disagi
e fatica
·
Il
necessario per la sopravvivenza
·
Agio
e soddisfazioni/ricchezza
·
Un
contributo di utilità per gli altri
4.
L’idea
di non avere uno stipendio sicuro
e la paura di non riuscire nella vita a volte ostacolano il “focolaio
domestico”: cosa
pensi della tua futura famiglia?
·
Forse
non l’avrò per motivi economici
·
Non
vorrei fosse un impegno troppo gravoso
·
Dedicherò
tutto il mio impegno ai miei figli
·
Sarà
il mio impegno principale
- Dicono che
in pochi decenni le macchine
sostituiranno i lavoratori “umani”e il lavoro verrà svolto dai robot:
il tempo
futuro sarà caratterizzato da biotecnologie, informatica, robotica. Quali
conseguenze pensi potranno avere sulle nostre vite?
·
Riduzione
dei posti di lavoro
·
Necessità
di controllare gli interventi sui nostri corpi
·
Riduzione
della fatica e ampliamento delle disponibilità di tempo
libero
·
Apertura
a un nuovo mondo di grande libertà e efficienza
- I continui
cambiamenti delle regole
di accesso alla pensione, l’alto tasso di disoccupazione e l’aumento dell’età
pensionabile possono influire nelle scelte della vita di tutti i giorni:
hai timori
per la tua tarda età?
·
NO
·
SI
Se
rispondi SI, per quali motivi?
·
Pensione
insufficiente o altri disagi economici
·
Insufficienti
garanzie sanitarie
·
Mancanza
di aiuto solidale (amici e servizi sociali)
·
Peggioramento
dello stato del mondo (ambientale, politico ecc.)
- Sono
sempre di più i cittadini
che non si trovano in accordo con le decisioni politiche che riguardano la vita
di tutti: come pensi
di poter contribuire a migliorare la situazione sociale?
·
Curando
gli interessi tuoi e della tua famiglia
·
Collaborando
con associazioni di volontariato
·
Svolgendo
al meglio i tuoi compiti di lavoratrice/tore e cittadina/o
·
Impegnandoti
nell’azione sindacale o politica
- Nella vita
di tutti i giorni,
si ripetono sempre più di frequente le delusioni nei rapporti tra persone,
finendo con l’aumentare la diffidenza verso gli altri: secondo
te, come sono i/le tuoi/e coetanei/e?
__________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________
Vuoi
lasciarci qualche dato su di te?
Età
_________
·
M
·
F
·
Studente
·
Studente
lavoratore
·
Lavoratore
saltuario
·
Lavoratore
precario
·
Lavoratore
con contratto stabile
·
Libero
professionista
·
Disoccupato
Data:
Grazie per la
collaborazione
Bando Dote Sport 2017
Dote
Sport 2017 è un’iniziativa pensata per aiutare i nuclei familiari in condizioni
economiche meno favorevoli ad avvicinare i propri figli allo
sport.
La
Dote Sport è un contributo per sostenere i costi sostenuti per le attività
sportive dei minori di età compresa fra 6 e 17 anni compiuti o da compiere entro
il 31/12/2017.
Le
attività devono:
·
prevedere
il pagamento di quote di iscrizione e/o di frequenza;
·
avere
una durata continuativa di almeno sei mesi;
·
essere
svolte da associazioni o società sportive dilettantistiche iscritte ai registri
Coni e/o CIP o affiliate a Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive
Associate, Enti di Promozione Sportiva, Federazioni Sportive Paralimpiche,
Federazioni Sportive Nazionali Paralimpiche, Discipline Sportive Paralimpiche,
Discipline Sportive Associate Paralimpiche o da soggetti gestori di impianti
società in house (a totale partecipazione pubblica) di enti locali
lombardi.
Sono
comprese le associazioni benemerite riconosciute dal Coni.
La
Dote Sport 2017 è destinata ai nuclei familiari:
- in
cui almeno uno dei due genitori (o tutore), sia residente in modo continuativo
da almeno 5 anni in Lombardia, alla data di scadenza del
Bando(31/10/2017);
- che
alla presentazione della domanda siano in possesso di un indicatore ISEE non
superiore a € 20.000,00 o non superiore a € 30.000,00, nel caso di nuclei
familiari in cui è presente un minore diversamente
abile.
·
La
Dote Sport è un rimborso, delle spese sostenute dalle famiglie nel periodo
settembre 2017 – giugno 2018, per l’attività sportiva dei
minori.
·
Ciascuna
famiglia potrà beneficiare di una sola Dote, del valore minimo di 50 e massimo
di 200 euro.
·
Nei
casi di nuclei familiari con più di 3 minori, sono assegnabili un numero massimo
di 2 Doti.
·
Nessuna
limitazione al numero di doti è prevista in caso di nuclei familiari con un
minore diversamente abile.
Assegno per congedo matrimoniale
Cos'è+
L’assegno
per congedo matrimoniale è erogato in occasione del congedo straordinario di
otto giorni concesso per matrimonio civile o concordatario, da usufruire nei 30
giorni successivi alle nozze.
A
chi è rivolto+
Il
beneficio spetta agli operai, agli apprendisti, ai lavoratori a domicilio, ai
marittimi di bassa forza, dipendenti da aziende industriali, artigiane,
cooperative che:
- contraggono
matrimonio civile o concordatario;
- possono
far valere un rapporto di lavoro da almeno una settimana;
- fruiscono
del congedo entro 30 giorni dalla celebrazione del matrimonio;
- siano
in grado, seppure lavoratori disoccupati, di dimostrare che nei 90 giorni
precedenti al matrimonio hanno lavorato per almeno 15 giorni alle dipendenze di
aziende industriali, artigiane o cooperative;
- non
siano in servizio per malattia, sospensione del lavoro, richiamo alle armi,
fermo restando l’esistenza del rapporto di lavoro.
L’assegno
spetta a entrambi i coniugi, che non siano dipendenti di:
- aziende
industriali, artigiane, cooperative e della lavorazione del tabacco con
qualifica di impiegati, apprendisti impiegati e dirigenti;
- aziende
agricole;
- commercio,
credito e assicurazioni;
- enti
locali e statali;
- aziende
che non versano il relativo contributo alla Cassa Unica Assegni Familiari
( CUAF).
L’assegno
non viene erogato a chi contrae il solo matrimonio
religioso.
Si
può avere diritto a successivi assegni solo se vedovi o
divorziati.
Come
funziona+
QUANTO
SPETTA
L’assegno
per il congedo matrimoniale è pari a:
- sette
giorni di retribuzione per gli operai e apprendisti. Dalla retribuzione
giornaliera si detrae la percentuale a carico del lavoratore pari al
5,54%;
- sette
giornate di guadagno medio giornaliero per i lavoratori a domicilio.
Dalla retribuzione giornaliera si detrae la percentuale a carico del lavoratore
pari al 5,54%;
- otto
giornate di salario medio giornaliero per i marittimi. Dalla retribuzione
giornaliera si detrae la percentuale a carico del lavoratore pari al
5,54%;
- i
giorni di retribuzione che coincidono con quelli previsti dal contratto di
lavoro part-time
verticale da cui si detrae sempre la percentuale a carico del
lavoratore.
L’assegno
è cumulabile con l’indennità INAIL per infortunio sul lavoro fino al
raggiungimento dell’importo che sarebbe spettato a titolo di retribuzione. Di
conseguenza, sarà corrisposta la differenza tra la retribuzione spettante e
l’importo corrisposto dall’INAIL a titolo di inabilità
temporanea.
L’assegno non
è cumulabile con le prestazioni di malattia, maternità, cassa integrazione
ordinaria e straordinaria, trattamenti di disoccupazione ( NASpI), perché sono
sostitutive della retribuzione. In questi casi sarà corrisposto l’assegno per il
congedo matrimoniale in quanto più favorevole.
Durante
il congedo matrimoniale il lavoratore conserva il diritto all’assegno per il
nucleo familiare.
INPS
paga direttamente l’assegno per congedo matrimoniale ai disoccupati o richiamati
alle armi, mentre per i lavoratori occupati l’erogazione avviene tramite i
datori di lavoro.
venerdì 29 settembre 2017
Pensione anticipata, via libera all’Ape volontaria
Pensione
anticipata per lavoratori con 63 anni di età e 20 anni di contributi, da ottobre
le domande
Da Redazione
5
settembre 2017
E
dopo mesi di attesa è arrivato il via libera del Governo all’Ape volontaria,
l’anticipo pensionistico per lavoratori privati e pubblici con almeno 63 anni
di età. Ieri mattina il presidente Gentiloni ha firmato il decreto, tanto
atteso, dando l’ok definitivo al provvedimento modificato a seguito delle
osservazioni del Consiglio di Stato.
Le
domande potranno probabilmente essere inviate dal mese di ottobre con effetto
retroattivo dal 1° maggio 2017 e interesserà circa 300mila persone nel
2017 e 115 mila nel 2018, secondo i calcoli
dell’esecutivo.
Ricordiamo
che l’Ape volontaria è un prestito, finanziato da una banca e coperto da una
polizza che viene restituito dall’interessato con rate mensili per 20
anni con un interesse (dal 2,5% al 3,5%) che comprende anche
l’assicurazione. Lo Stato si impegna a finanziare la metà della spesa per
interessi e polizza.
Restano
ancora da firmare le convenzioni con Abi e Ania per
le polizze sul prestito di finanziamento dell’anticipo erogato al futuro
pensionato e sulla polizza in caso di morte del pensionato prima di aver
restituito totalmente il prestito. Ricapitoliamo qui di seguito i requisiti,
l’iter procedurale, le rate e la durata del prestito.
Chi
potrà accedere all’Ape volontaria
Guida ai nuovi benefici previdenziali riconosciuti dal 2017 in favore dei lavoratori che hanno prestato attività lavorativa durante la minore età.
Lavoratori
Precoci
il
Dizionario di Pensioni Oggi
I
lavoratori precoci sono coloro che hanno iniziato a lavorare prima della
maggiore età, arrivando a maturare una contribuzione particolarmente elevata
cioè pari o superiore a 40 anni di contributi ad un'età anagrafica
relativamente bassa, spesso intorno ai 60 anni. L'introduzione della Riforma
Fornero il 1° gennaio 2012 nell'abolire la pensione di anzianità, e della relativa
possibilità di pensionarsi con i vecchi 40 anni di contributi, non ha
previsto particolari benefici previdenziali per questi lavoratori che,
pertanto, al pari di tutti gli altri, hanno potuto pensionarsi esclusivamente al
perfezionamento di 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi le donne)
con la nuova pensione anticipata introdotta dal 2012 in
sostituzione della vecchia anzianità.
La
richiesta di un abbassamento del suddetto requisito è risultata, pertanto, una
delle principali rivendicazioni della parte sindacale all'indomani
dell'approvazione della Legge Fornero. Basti pensare che sin dal 2013 il disegno
di legge Damiano sui pensionamenti flessibili (Pdl 857) ipotizzava la rientroduzione di un
tetto massimo a 41 anni di contributi per tutti, uomini e donne. Dopo
oltre quattro anni di discussione l'articolo 1, co. 199 della legge di Bilancio
per il 2017 ha finalmente riconosciuto la bontà di un simile intervento in
favore almeno di quelle categorie di lavoratori che si trovano in
condizione di particolare disagio lavorativo e/o
economico.
Novità sui buoni pasto: ora cumulabili e utilizzabili con meno vincoli
Dal
9 settembre se ne potranno usare fino a 8 tutti in una volta e li accetteranno
anche tipologie di esercizi commerciali finora esclusi (come artigiani e
agriturismo). Una vittoria per i lavoratori che li ricevono assieme alla busta
paga, ottenuta anche grazie alle oltre 5000 firme della nostra
petizione.
Tutte
le novità
Dal 9
settembre di quest’anno entrano in vigore le nuove disposizioni in materia
di buoni pasto introdotte dal decreto del Ministero dello sviluppo economico 122
del 2017. Le novità in parte vanno proprio nella direzione da noi auspicata
con la petizione che avevamo lanciato un paio di anni fa. A fronte delle
oltre 5.000 firme raccolte , chiedevamo che i ticket fossero
cumulabili, che fossero accettati in più esercizi commerciali e che fosse
introdotto un lettore unico, che permettesse di superare i limiti di
utilizzo imposti dal fatto che ogni circuito ha un proprio lettore. Se le
prime due richieste sono state accolte, la mancata introduzione di un lettore
unico rimane un grosso problema per consumatori e lavoratori. Ma vediamo nel
dettaglio cosa cambia e come (e dove) si usano i buoni
pasto.
Via
libera alla cumulabilità
Dà in escandescenze davanti all’ospedale e ferisce 4 agenti di Polizia Locale, Il sindacato Adl: "Agenti impreparati e senza dotazioni".
Tutti e quattro hanno riportato ferite con prognosi da 1 a 7 giorni.Lo scalmanato è stato fermato e portato al comando per l’identificazione e la contestazione di diversi reati tra i quali l’interruzione di pubblico servizio e la resistenza a pubblico ufficiale.
Non è chiaro per quale motivo l’uomo si fosse messo ad intralciare l’ingresso delle ambulanze.
Il sindacato Adl non perde l’occasione per ricordare alcune criticità del comando di Polizia Locale di Busto: «È lampante il fatto che gli agenti bustocchi non siano preparati ad interventi di questo tipo – spiega Fausto Sartorato, del sindacato – i vigili bustocchi non sono addestrati all’autodifesa e non hanno nemmeno i mezzi per poterlo fare. Sarebbe bastato uno spray antiaggressione per rendere inoffensivo il soggetto. Inoltre il comando dei Molini Marzoli non è attrezzato per procedere a fermi di polizia a causa della mancanza di ambienti idonei e alla promiscuità con l’utenza che frequenta il luogo anche per altri motivi».
venerdì 8 settembre 2017
NO alla SANITA integrativa - Diffida per Applicazione silenzio assenso CCNL Metalmeccanici
Data e luogo:
Mitt: nome
cognome:
residente:
spett.le
ditta:
sede:
spett.le Fondo sanitario
lavoratori metalmeccanici Metasalute
Oggetto: rinuncia Assistenza Sanitaria Integrativa
secondo accordo CCNL metalmeccanici del 26/11/2016
Il
sottoscritto:
dipendente presso l’azienda:
nella sede
di:
con la presente esercito, ai sensi
dell’art. 16, primo comma del CCNL, la rinuncia all’iscrizione al fondo,
pertanto
vi
diffida
dall’iscrivere me o i miei familiari
all’Assistenza Sanitaria integrativa
secondo quanto indicato nel rinnovo
del CCNL dei metalmeccanici del 26 novembre 2016, senza il mio esplicito e
sottoscritto consenso.
In caso contrario, riterrò tale
iscrizione una violazione della mia privacy e dei miei diritti di lavoratore e
di cittadino e valuterò le opportune azioni per farli
rispettare.
In fede
Firma
Italiani: vita lunga, salute breve
LA
SPERANZA DI VITA IN BUONA SALUTE DEGLI ITALIANI È SOTTO LA MEDIA
EUROPEA
La
buona notizia è che la
speranza di vita degli italiani alla nascita è di 80,3 anni per gli
uomini (la più alta in Europa) e di 84,62 anni per le donne, inferiore solo
alla Spagna,86,1 anni alla Francia (85,6 anni).
La cattiva
notizia è che la speranza di vita in buona salute cioè il numero di anni
che una persona può aspettarsi di vivere prima di diventare un malato cronico o
un disabile, in Italia, è di 59,2 anni per gli uomini e di 57,3 anni per le
donne.
Sono dati
inferiori alla media europea di 61,4 anni per gli uomini e di 61,5 anni per le
donne. Questo vuol dire che l’europeo medio può aspettarsi di vivere sano il 79%
della propria vita se uomo e il 74% se donna. Per
gli italiani queste percentuali sono 74,1% per gli uomini e 67,1% per le
donne. I più fortunati sono gli abitanti di Malta: la loro speranza
di vita sana è di 71,6 anni per gli uomini e di 72,7 anni per le
donne.
Da 2018 donne in pensione come uomini, età più alta Ue
A
gennaio scatta l'unificazione dell'età per la pensione di vecchiaia tra uomini e
donne con l'aumento di un anno per le dipendenti private e il passaggio a 66
anni e sette mesi. L'età per l'accesso alla pensione di vecchiaia sarà la più
alta in Europa e il divario si accrescerà nei prossimi anni con l'adeguamento
dell'età di vecchiaia all'aspettativa di vita e il passaggio atteso a 67 anni
nel 2019. In Germania è previsto il passaggio a 67 anni per l'uscita nel 2030,
in Francia dopo il 2022 e nel Regno Unito nel 2028.
ansa.it>>>
ansa.it>>>
martedì 5 settembre 2017
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