- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

giovedì 17 ottobre 2013

Smog è cancerogeno come l'amianto

 Lo smog è uno dei più importanti agenti cancerogeni. Lo ha dichiarato ufficialmente l'Iarc, l'agenzia di ricerca sul cancro dell'Oms, che ha annunciato oggi la decisione di inserire gli inquinanti dell'aria nel gruppo numero 1, quello dei sicuri cancerogeni, insieme a sostanze come amianto e benzene. E' la prima volta che l'organizzazione mondiale della Sanità dichiara ufficialmente che l'inquinamento dell'atmosfera può causare il cancro. In precedenza l'agenzia aveva dichiarato nocivi solo alcuni componenti dello smog, come ad esempio i gas combusti del gasolio.
"Ci sono prove sufficienti per affermare che l'esposizione all'inquinamento dell'aria provoca il cancro ai polmoni e aumenta il rischio di contrarlo alla vescica" ha precisato il team di ricercatori. Il rischio per i singoli individui è basso, anche se Straif ha precisato che le fonti di questo tipo di inquinamento sono così diffuse da essere difficili da evitare. I dati della ricerca non hanno permesso di stabilire se un particolare gruppo (donne o uomini, giovani o anziani) sia più vulnerabile ma è emerso che più aumenta l'esposizione più aumentano le probabilità di ammalarsi.  
repubblica.it

Finmeccanica, arrestato Haschke il mediatore per le tangenti indiane

Dopo l'ex amministratore delegato del gruppo statale, Giuseppe Orsi, e l'amministratore delegato di Agusta Westland, Bruno Spagnolini, finisce in carcere anche il mediatore che si occupò della presunta tangente a membri del governo indiano per una commessa di 12 elicotteri.

MILANO - E' stato arrestato in Svizzera, ai fini dell'estradizione, Guido Ralph Haschke, l'italoamericano ritenuto il mediatore di una presunta tangente pagata da Finmeccanica per ottenere una commessa dal governo indiano. Haschke ha la possibilità di fare ricorso al Tribunale federale svizzero o accettare l'estradizione. Nel secondo caso potrebbe essere portato in Italia già la prossima settimana.
Secondo uno dei passaggi dell'ordinanza di arresto, "vi fu corruzione di pubblici ufficiali indiani posta in essere dagli intermediari italo svizzeri" Haschke e Gerosa "con l'assenso della dirigenza dell'Agusta Westland, in particolare di Orsi e Spagnolini". Il Gip sottolinea che le "somme" sono state conferite "mediante un iniziale fittizio contratto di scouting per elicotteristica civile" e poi con "altrettanti fittizi contratti di ingegneria stipulati con le società Ids India e Ids Tunisia, che facevano sempre capo a detti intermediari". In particolare Orsi e Spagnolini "quali corruttori" e Haschke, Gerosa e Cristian Mitchell (titolare della 'Global Service Fze con sede a Dubai e consulente di AgustaWestland) "quali intermediari", "promettevano ed effettivamente corrispondevano per il tramite dei fratelli Tyagi somme di denaro, non esattamente quantificate nella complessiva entità, al maresciallo Sashi Tyagi, capo di Stato maggiore dell'Indian Force dal 2004 al 2007 per compiere e per aver compiuto un atto contrario ai doveri d'ufficio". 

Truffa a Inps e Inail, condannato l'ex-presidente di Confcooperative

L'ex-presidente di Confocooperative della provincia di Varese, Claudio Marelli è stato condannato a 3 anni e 6 mesi di reclusione nel processo di primo grado per associazione a delinquere e per la truffa all'Inps e all'Inail. Il collegio giudicante presieduto dal giudice Adet Toni Novik lo ha ritenuto colpevole della truffa sulle buste paga dei lavoratori della cooperativa Primavera per la quale era già stato condannato a tre anni di reclusione con rito abbreviato Quintino Magarò, considerato il dominus che ha congegnato il sistema, mentre le quattro impiegate hanno patteggiato pene da 8 mesi a 1 anno e 4 mesi.
 Secondo i giudici bustocchi Claudio Marelli, in quanto avvocato della cooperativa, era al corrente di ciò che avveniva nell'ufficio paghe della Primavera dove ogni mese venivano modificate le voci sui cedolini diminuendo sia la voce dell'importo netto che quelle relative ai contributi. L'ispettorato del lavoro aveva accertato il mancato versamento di circa 500 mila euro nelle casse degli enti previdenziali. La sottrazione sistematica di soldi spettanti ai lavoratori avveniva per piccole cifre, ammanchi che i lavoratori non avvertivano se non nel lungo periodo oppure in seguito ad un controllo della propria posizione all'Inps.
varesenews.it

mercoledì 16 ottobre 2013

L. STABILITA’: IL GOVERNO ESENTA RENDITE FINANZIARIE, GRAZIA BANCHE CON LA SVALUTAZIONE DEI CREDITI INESIGIBILI, STANGA I RISPARMIATORI CON IMPOSTA BOLLO RADDOPPIATA.

Comunicato Stampa Federconsumatori
FISCO PRELEVA DA TASCHE RISPARMIATORI 
IMPOSTE BOLLI PER 5,284 MLD EURO L’ANNO.
 E’ bastata un’alzata di sopracciglia dei banchieri dell’Abi, per far abrogare dal testo delle legge di Stabilità l’aumento dell’aliquota fiscale sulle rendite finanziarie dal 20 al 22%, addossando i relativi oneri a correntisti e risparmiatori con il raddoppio secco, in soli 12 mesi, dell’aliquota sull’imposta di bollo sulla gestione titoli, che passando dall’1 per mille in vigore al 31 dicembre 2012,all’1,5 del 2013, al 2 per mille dal 1 gennaio 2014,  produrrà un gettito di 900 milioni in più.
     L'imposta del bollo sui risparmi, che sta passano da una "mini-patrimoniale" quando è entrata in vigore nel 2012, ad una “maxi patrimoniale” con l’aumento previsto del 100% dal 1 gennaio 2014, dopo che nel 2013 ha subito aumenti di aliquote del 50% e senza tetti massimi, che erano di 1.200 euro, porterà nelle casse dello stato circa 3,6 miliardi di euro l’anno, oltre ai bolli sui conti correnti che daranno un gettito di 1,684 miliardi di euro a carico di correntisti e risparmiatori, già spremuti e vessati dalle banche. L'aumento non dovrebbe riguardare i conti correnti, che non rientrano tra gli "strumenti finanziari", per i quali resta l'imposta fissa a 34,20 euro l'anno, con l’esenzione dei conti con giacenze medie inferiori a 5.000 euro.
   A pagare il conto della legge di stabilità saranno ancora una volta famiglie, risparmiatori, contribuenti e correntisti, costretti a subire costi dei conti correnti pari ad una media di 347 euro l’anno, contro 114 euro della media Ue, che oltre a versare ben 5,284 miliardi di euro per avere un conto corrente o una custodia titoli, subiranno ulteriori stangate anche dall’ammortizzazione dei crediti inesigibili svalutati, i cui costi di pulizia di bilancio che ammontano a 2,2 miliardi solo nel 2014,verranno sicuramente scaricati sui clienti.
Ecco cosa cambia a partire dal 1 gennaio 2014 per le diverse forma di risparmio:
 


2012

2013

2014
Totale conti correnti bancari postali
 Conti correnti bancari, postali *



39.800.000
 - con giacenza media inferiore a € 5.000
esenti
esenti
esenti
9.800.000
 - con giacenza media superiore a € 5.000
€ 34,20
 € 34,20
 € 34,20
30.000.000
 - intestati a persona giuridica
 € 100
 € 100
 € 100
10.000.000
 Certificati di deposito
 Dossier titoli 
(sul valore di mercato al momento del prelievo)
 0,10%
min: € 34,02
max: € 1.200
0,15%
min: € 34,02
nessun tetto max
0,20%
min: € 34,02
nessun tetto max
Gettito annuo persone giuridiche
Bollo € 1 miliardo
 Buoni postali
 
(esenti se complessivamente inferiori a € 5.000)
0,10%
min: € 34,02
max: € 1.200
0,15%
min: € 34,02
nessun tetto max
0,20%
min: € 34,02
nessun tetto max
Gettito annuo persone fisiche
Bollo € 684 milioni
*Ai conti correnti bancari (32 milioni) e postali (6milioni) si devono aggiungere i libretti di risparmio ed i buoni postali fruttiferi (1,5 milioni) Fonte: stime ed elaborazioni Adusbef su dati ufficiali.

 L'imposta di bollo sulle comunicazioni periodiche applicabile agli estratti di conto corrente, ai rendiconti dei libretti di risparmio ed alle comunicazioni relative ai prodotti finanziari – Articolo 13, commi 2-bis e 2-ter, della Tariffa, allegata al DPR 26 ottobre 1972, n. 642 –come chiarita dalla Circolare dell’Agenzia delle Entrate del 10 maggio 2013-  è calcolata sulla somma del valore di tutti i prodotti intestati a uno stesso cliente presso il medesimo istituto (banca o compagnia assicurativa), si calcola sul capitale e si paga in un'unica soluzione in presenza di un solo invio annuale, oppure suddiviso per il numero di comunicazioni inviate nell'anno.
    Adusbef e Federconsumatori, deluse da una “manovrina” che continua a premiare la mano morta dei banchieri, non stabilizza alcuna  prospettiva di sviluppo per famiglie e consumatori massacrati.

No terza pista, un weekend dedicato al tema della salute e alla raccolta firme

Viva Via Gaggio e il Coordinamento "No 3° Pista" del Castanese portano in piazza il tema della salute legata alla presenza dell'aeroporto, legata al rumore e alle emissioni inquinanti: tra sabato e domenica la mobilitazione toccherà Sant'Antonino Ticino, Turbigo, Vanzaghello, Castano Primo, con un volantino ad hoc "Fai un bel respiro... e firma". La mobilitazione è legata infatti anche alla nuova raccolta firme avviata nell'estate per dire no al Master Plan che prevede l'ampliamento di Malpensa e la terza pista-
I luoghi previsti per la raccolta firme: sabato 19 ottobre S. Antonino Ticino, fraz. di Lonate Pozzolo davanti alla Farmacia dalle 9.00 alle 12.00; Turbigo, Allea Comunale davanti al Panificio Lorenzini dalle 9.00. Domenica 20 ottobre Vanzaghello, Piazza S. Ambrogio dalle 8.30 alle 12.30; Castano Primo, Piazza Mazzini dalle 9.00-
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VARESE: Il rifugio dei senzatetto riapre

E’ stato riaperto oggi, in vista della stagione invernale, il dormitorio per senzatetto, gestito dagli Angeli Urbani nella struttura comunale dell’ex Chalet Martinelli in piazzale Trieste. Con i muri decorati dai writers.
In una festa di colori, realizzato dai giovani writers varesini in collaborazione con gli Angeli Urbani, è stato riaperto oggi 16 ottobre 2013 in vista della stagione invernale il dormitorio per senzatetto, gestito per il terzo anno consecutivo dagli "Angeli" nella struttura comunale dell’ex Chalet Martinelli in piazzale Trieste. Oggi, a presentare l’attività, c’erano l’assessore a Famiglia e PersonaEnrico Angelini, il presidente dell’associazione Walter Piazza e la coordinatrice Piera Cesca insieme ai volontari.
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Sial-Cobas dichiara sciopero 18 ottobre cortei a Milano 9,30 p.za Cairoli e Roma p.za della Repubblica

Ragioni per lottare e protestare ce n’è più di una. Infatti ci sarebbe bisogno non di 1 (uno) sciopero generale ma di una fase di proteste e lotta continua su obiettivi discussi e condivisi nei luoghi di lavoro.
La loro crisi vogliono farla pagare a tutti/e noi. Per la cassa integrazione in deroga non trovano 4,5 miliardi ma pagano più del doppio alle imprese con il cuneo fiscale. Per combattere la disoccupazione e superare la cassa integrazione servono programmi di opere sociali, di bonifica, di ripristino ambientale e una forte riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario; certamente non grandi opere profittevoli, per i soliti noti, che distruggono l’ambiente. Pensiamo che la pensione pubblica debba essere a 55 anni per le donne e 60 per gli uomini con max 40 anni di lavoro, inoltre va data una soluzione al problema degli “esodati”. Siamo contrari ai fondi pensionistici complementari che hanno visto oltre 1.000.000 di lavoratori sospenderli per la crisi, la cassa integrazione, fallimenti e  licenziamenti. Per difendere la sanità pubblica non si devono tagliare le spese del 30%, ma evitare sprechi e il pagamento a prestazione (DRG) che crea distorsioni e scandali; si deve puntare sulla prevenzione e non sul welfare contrattuale o aziendale che distoglie risorse e crea l’illusione che con pochi euro si possa avere chissaché con prodotti assicurativi come “salute sempre”, “meta salute” e simili. Con i soldi degli F35, la spesa militare italiana sarà tra i 13 e i 17 miliardi di euro, con quei soldi si potrebbero migliorare i servizi sociali e molto altro. Nel Pubblico impiego occorre rilanciare la battaglia per la riconquista dei contratti bloccati da anni e contro l'accelerazione che il Governo Letta vuole imprimere all'applicazione della Spending Review. La difesa e la riqualificazione dei servizi pubblici non può che accompagnarsi al miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori pubblici, per impedire una nuova ondata di privatizzazioni e di dismissione in particolare delle Aziende partecipate e di quello che rimane delle aziende pubbliche o miste di carattere strategico (Finmeccanica, Alitalia, Telecom, Enel, Eni, ecc.).

Confindustria, Cgil, Cisl e Uil firmano accordi nei quali i padroni e le imprese mettono il becco nella democrazia e nei diritti dei lavoratori. Limiti e discriminazioni verso i sindacati non in linea mirano a impedire a lavoratori e lavoratrici di decidere sulle piattaforme, sulla delegazione alle trattative, sulle lotte, sugli accordi e sulla libertà di scegliere il sindacato che vogliono.
Dalla crisi si può uscire ma è necessario cambiare il passo e dare continuità alle lotte.
Invitiamo giovani, studenti, pensionati e disoccupati a partecipare alle proteste.
Ecco alcuni altre ipotesi di lavoro:
-          contro le Trivelle in Martesana sta prendendo piede un campagna NO TRIV;
-          è in preparazione una campagna di protesta contro la chiusura dell’Ospedale San Carlo;
-          Mercoledì 30/10 dalle 21,00 riunione presso la sede Cobas a Milano v.le Monza 160 (mm1 fermata Gorla) per discutere come dare continuità alle lotte e per verificare la possibilità di costruire iniziative in comune, mettendo in rete chi ci vuole stare su temi specifici (es. salute e sanità, logistica) o a livello più generale.   SIAL-Cobas – (già USB Milanoest. Ebbene sì abbiamo cambiato nome)
c/o Casa Sindacati di Base: Cassina de’ Pecchi Via Roma 81 20060 (Mi) tel. 0295299551 fax 0225137196

Sanità: Sistema Sanitario Nazionale vicino al collasso non puo’ sostenere nuovi tagli

Comunicato Stampa Federconsumatori 
È insensato e dannoso continuare a minacciare tagli alla sanità ed alle prestazioni. 
I cittadini hanno già abbondantemente pagato di tasca propria per garantirsi salute e cure.
Riteniamo improponibile anche solo ipotizzare ulteriori tagli al Sistema Sanitario Nazionale che, in questo modo, ne uscirebbe distrutto.
Un’operazione simile configurerebbe, infatti, una vera e propria negazione del diritto alla salute costituzionalmente garantito a tutti i cittadini.
Crescerebbe in maniera esponenziale la rinuncia alle  cure  e alla prevenzione, con effetti devastanti  non solo  per la salute dei cittadini, ma anche per  le spese della sanità pubblica e per il bilancio dello Stato.
Questi tagli non fanno altro che confermare la nostra preoccupazione circa le ipotesi di “sanità pubblica selettiva” già annunciate nelle scorse settimane.
Un concetto inaccettabile che trasforma progressivamente il diritto alla salute in un lusso riservato a pochi.
Per questo la Federconsumatori chiede al Governo un impegno preciso contro i tagli alla sanità pubblica, che compromettono la qualità di servizi e prestazioni e che escludono fasce crescenti di famiglie dall’accesso alla prevenzione e alle cure.
Se proprio si vuole intervenire sulla sanità, oltre ad avviare un serio piano di prevenzione utile a contenere i costi in futuro, è fondamentale risparmiare attraverso:
·         L’utilizzo dei farmaci equivalenti presso ospedali e cliniche convenzionate, nonché la promozione dall’utilizzo da parte dei cittadini. in questo modo il Servizio Sanitario Nazionale potrebbe risparmiare oltre 300 milioni l'anno.
·         L’entrata in commercio di farmaci con confezioni monodose o comunque conformi alle terapie: si eviterebbero sprechi e si avrebbero minori costi a carico dello Stato per circa 150-200 milioni di Euro l’anno.

martedì 15 ottobre 2013

Aea, 96% europei in città respira troppe polveri killer

Oltre il 90% degli europei che vive in città respira un livello troppo elevato di polveri ultrafini (fino al 96% dei cittadini Ue per le Pm 2,5) e di ozono (fino al 98%). A suonare l'ennesima campanella di allarme è l'ultimo rapporto dell'Agenzia europea dell'ambiente (Aea), riferendosi per il periodo 2009-2011 alle soglie limite dall'Organizzazione mondiale della sanità, spesso più severe rispetto a quelle dell'Ue. Nonostante il calo degli inquinanti registrato nell'ultimo decennio, i livelli di particolato e ozono rimangono problematici. L'Italia e in particolare la Pianura Padana è fra le aree maggiormente colpite da questa minaccia, che non risparmia nemmeno le aree rurali. Primo indiziato delle emissioni killer il traffico, poi l'industria, l'agricoltura e le abitazioni. Il commissario europeo all'ambiente, Janez Potocnik, si dice "pronto a rispondere" all'emergenza con l'arrivo di nuove regole entro l'anno.

Maglia nera in Europa sul fronte dell'ozono è Padova, con 104 giorni di superamenti nel 2011, seguita da Pavia, Reggio Emilia, Treviso e Parma, Verona e Varese. Sono 23 le città italiane che si piazzano nei primi 30 posti di questa classifica Ue. Il Belpaese detiene il record assoluto sul fronte dell'ozono, segnando valori oltre tre volte più elevati rispetto alla soglia limite. Nord Italia e Sud della Francia risultano le aree più colpite da questo inquinante.

ansa.it

TEMPI DI VESTIZIONE OSP. GALLARATE: NON SERVE ALCUNA FIRMA

Le firme sui tempi di vestizione furono prese dal delegato RSU Salvatore Petrenga qualche anno fa.
Tutte le firme raccolte (alcune centinaia) furono protocollate.
A seguito di quell’iniziativa l’argomento tempi di vestizione fu calendarizzato.
L’argomento non è mai stato fatto inserire nell’ordine del giorno.
Oggi un altro sindacato si inventa una nuova raccolta firme.
Basterebbe, invece, imporre all’Amministrazione dell’A.O. di Gallarate di discutere l’argomento, ma i sindacati che hanno ottenuto più voti alle elezioni RSU hanno preferito discutere di posizione organizzative e di flessibilità organizzativa.
Non serve alcuna firma per ottenere i tempi di vestizione.
Il delegato ADL che continua a lottare per i tempi di vestizione sarebbe molto contento se anche gli altri sindacati finalmente si battessero per fare una trattativa in cui se ne discuta.

Gallarate 9/10/2013

lunedì 14 ottobre 2013

Macchinista unico, indagato ad Trenitalia

La Procura di Roma ha iscritto nel registro degli indagati l'amministratore delegato di Trenitalia, Vincenzo Soprano, nell'ambito dell'inchiesta sul cosiddetto "macchinista unico" a bordo dei treni. Nei suoi confronti il pm Pietro Pollidori contesta la violazione di alcune norme sulla sicurezza sul lavoro. Il manager è stato raggiunto da un invito a comparire ed entro questa settimana sarebbe stato fissato l'interrogatorio negli uffici di piazzale Clodio. Fonti inquirenti spiegano che l'iscrizione di Soparano ed altri funzionari di Trenitalia è "di pericolo" e non legata ad un evento specifico. L'indagine, nata a Genova, è giunta a Roma per competenza territoriale ed è legata ad alcune denunce su incidenti e guasti arrivate nei mesi scorsi all'attenzione dei pubblici ministeri. Intanto la posizione di un altro manager, responsabile sicurezza di Trenitalia, si avvia ad essere archiviata dopo che il dirigente, sentito dal pm nei giorni scorsi, ha fornito chiarimenti agli inquirenti.
ansa.it

Un video per raccontare la battaglia contro Elcon

15 aprile 2012: La biblioteca di Castellanza si riempie di persone per la prima assemblea pubblica su quella multinazionale israeliana che aveva posato i suoi occhi sul polo chimico della città. 25 settembre 2013: Arriva la bocciatura definitiva del progetto da parte di Regione Lombardia. La Elcon non si farà.
Nei 15 mesi che separano queste due date simboliche il comitato ha dato vita a moltissime attività: manifestazioni e cortei, sit in davanti alle istituzioni, proteste e assemblee pubbliche. Un lavoro enorme portato avanti dai volontari del comitato che adesso è diventato un filmato. Una lunga serie di immagini che immortalano i momenti più significativi di questo anno e mezzo di lotta contro l'impianto di smaltimento dei rifiuti chimici. 
Si tratta però solo di un inizio del lavoro di "archiviazione" delle azioni di questi mesi e, proprio per questo il comitato invita chiunque avesse foto o video ad inviarli attraverso la pagina facebook di Valle Olona Respira o all'indirizzo mail: valleolonarespira@gmail.com
varesenews.it

Chi va in pensione con la pensione anticipata entro il 2017 perde i contributi per Ass. Disabili, AVIS, Maternità facoltativa

Sono contributi figurativi che dovrebbe “coprire” l’INPS ma, grazie alla riforma Fornero, in alcuni casi di “pensione anticipata”, l’INPS non copre economicamente questi contributi, indicando solo alcune eccezioni: il militare, la maternità obbligatoria, l’infortunio, la malattia e la cassa integrazione guadagni ordinaria, che vengono calcolati. Tutte le altre “assenze” dal lavoro non avranno la copertura previdenziale.

Ma chi perde questi contributi? I lavoratori che avranno la riduzione percentuale dei trattamenti pensionistici ma limitatamente ai soggetti che maturano il previsto requisito di anzianità contributiva entro il 31 dicembre 2017: in sostanza, chi non ha l’età anagrafica (62 anni) e va in “pensione anticipata” entro il 2017 perde anche i contributi figurativi sopra detti, oltre le percentuali già note (1% x i primi 2 anni, 2% per gli altri anni),  che li costringerà ad allungare il traguardo della pensione.

Ma vediamo nel dettaglio quali sono i permessi che vengono “scalati” dai contributi:

  1. l’astensione facoltativa di maternità in costanza di rapporto di lavoro (art. 35. Decreto legislativo 151/2001);
  2. i permessi mensili previsti dall’articolo 33 della Legge 104/1992 (sia fruiti per l’assistenza a familiari con disabilità che quelli usati dalle stesse persone con disabilità lavoratrici);
  3. i congedi retribuiti per l’assistenza a familiari con grave disabilità (art. 42, Decreto legislativo 151/2001);
  4. le maggiorazioni di servizio virtuali a qualsiasi titolo (invalidità Legge 388/2000, vittime del terrorismo, dell’amianto ecc.);
  5. i periodi relativi ai riscatti di laurea, specializzazione, diplomi professionali anche se oggetto di ricongiunzione (Legge 29/1979);
  6. le assenze per sciopero;
  7. i permessi per i donatori del sangue;
  8. i periodi di disoccupazione se non hanno dato titolo all’accesso alla cassa integrazione guadagni, anche se oggetto di ricongiunzione (Legge 29/1979).

Sarà solo per il momento di crisi o verrà utilizzato anche in seguito, questo metodo? Non lo possiamo sapere, ma quello che è certo è che questa “deroga” è uno schiaffo al diritto dei disabili, al diritto alla maternità/paternità, ecc.. Non vi sono molte parole da dire in una situazione del genere, penalizzare chi è costretto ad usufruire di queste assenze è, a dir poco, SCANDALOSO e contro ogni minima regola di civiltà.

Siamo anche convinti che non sarà l’ultimo “colpo di scena” in merito alle nostre pensioni.


14 ottobre 13 

VENERDI’ 18 OTTOBRE SCIOPERO GENERALE DI 24 ORE DELLA LOGISTICA A PADOVA E PROVINCIA

PER UN CONTRATTO DIGNITOSO,
CONTRO  LE RAPPRESAGLIE E LE INTIMIDAZIONI DI INTERPORTO, MAG SERVIZI E LEGACOOP NEL MAGAZZINO DESPAR, CONTRO I CONTINUI CAMBI DI APPALTO IN ARTONI E IN ARCO, PER LA CONTINUITA’ LAVORATIVA E LA GARANZIA DI REDDITO  IN TUTTI GLI ALTRI MAGAZZINI DELLA LOGISTICA

IN CONCOMITANZA  CON LO SCIOPERO GENERALE DELLA LOGISTICA CHE SI TIENE  IN ALTRE REGIONI

VENERDI’ 18 OTTOBRE
SCIOPERO GENERALE DI 24 ORE
DELLA LOGISTICA
A PADOVA E PROVINCIA


L’assemblea provinciale  dei lavoratori della logistica che si è tenuta sabato 12 ottobre, in considerazione della grave situazione che riguarda molti magazzini della logistica a Padova e degli insoddisfacenti esiti del rinnovo del Contratto nazionale ha deciso di proclamare una giornata generale di sciopero e lotta per affrontare tutti assieme i problemi generali e di ogni singolo magazzino. In particolare diventa indispensabile per tutti respingere il gravissimo attacco portato ai lavoratori che operano presso il magazzino Despar che, a seguito della scelta di iscriversi ad ADL Cobas hanno subito un licenziamento e numerosissimi provvedimenti disciplinari, che dimostrano la volontà di Interporto e Legacoop di eliminare una presenza sindacale scomoda.

E’ INDISPENSABILE PER TUTTI I LAVORATORI RESPINGERE QUESTO IGNOBILE TENTATIVO L’assemblea ritiene indispensabile lottare tutti assieme contro l’ennesimo cambio di appalto in Artoni (il 4° in 4 anni), contro il tentativo di rifare un nuovo contratto a termine per i lavoratori ( e nemmeno per tutti) di Arco che vedono scadere il primo contratto a quattro mesi dall’assunzione.
Inoltre, l’assemblea ritiene indispensabile conquistare in tutti i magazzini, a partire da TNT, BARTOLINI, GLS, PAM, ALI’, l’integrazione per malattia ed infortunio, gli istituti contrattuali pagati al 100 % a prescindere dalle ore lavorate, l’eliminazione del 6° livello J ed il passaggio automatico al 5° e al 4°, l’erogazione di un ticket restaurant per tutti, la possibilità di scegliere tra l’essere soci o lavoratori dipendenti e la garanzia di passaggio di tutti i lavoratori nei cambi di appalto.

SULLA BASE DI QUESTI ELEMENTI, L’ASSEMBLEA HA DECISO DI ORGANIZZARE LA GIORNATA CON DUE APPUNTAMENTI DISTINTI:

ORE 12: PRESIDIO DAVANTI AI MAGAZZINI GENERALI CHE SI PROTRARRA’ FINO AL POMERIGGIO;

DALLE ORE 19: PRESIDIO IN VIA INGHILTERRA

CONTRO CHI TENTA DI DIVIDERCI
LOTTIAMO INSIEME

domenica 13 ottobre 2013

ASpI: Determinazione delle prestazioni ASpI e mini ASpI da liquidarsi in funzione dell'effettiva aliquota di contribuzione.

Istituto Nazionale della Previdenza Sociale

Circolare n. 144

Premessa.

Il 16 maggio 2013 è stato pubblicato sulla  Gazzetta Ufficiale – Serie generale n. 113 il  Decreto   n. 71253
del 25 gennaio 2013 (all.1) emanato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto col Ministero
dell’Economia e delle Finanze. Detto decreto consente l’attuazione di quella parte della disciplina introdotta
dalla Legge 28 giugno 2012 n. 92 (da ora legge di riforma) che - in relazione all’estensione della nuova
assicurazione ASpI ad alcune tipologie di lavoratori in precedenza non rientranti nel campo di applicazione
dell’assicurazione contro la disoccupazione - ha disposto, a determinate condizioni, un allineamento graduale
del contributo ASpI all’aliquota contributiva ordinaria ASpI dell’1,61% (1,31% + 0,30%)  per gli anni
dal 2013 al  2017. Il provvedimento interministeriale determina per l’anno 2013 le misure delle indennità di
 disoccupazione ASpI e mini ASpI, da liquidare alla nuova platea degli assicurati, in funzione
 dell’effettiva aliquota di contribuzione.
Con la presente circolare si forniscono pertanto le istruzioni attuative del decreto in argomento.

Ambito di applicazione.

Dal combinato disposto dei commi 1, 2, 38 e 69, lettera c) dell’art. 2 della legge di riforma si ricava
l’ambito di applicazione dell’Assicurazione sociale per l’impiego (ASpI) alle nuove tipologie di lavoratori.
Secondo i suddetti commi 1 e 2, dal 1° gennaio 2013 sono inclusi nell'ambito  di  applicazione dell'ASpI 
tutti  i lavoratori  dipendenti,  ivi  compresi  gli  apprendisti  e  i   soci lavoratori di cooperativa  che  abbiano
  stabilito,  con  la  propria adesione   o   successivamente   all'instaurazione    del    rapporto associativo,
un rapporto di lavoro in  forma  subordinata.
Secondo il suddetto comma 38, che ha integrato l’art.1 comma 1 del  DPR n. 602 del 1970, l’Assicurazione
sociale per l’impiego si applica anche ai lavoratori soci di cooperative di cui al medesimo DPR.
Il successivo comma 69, lettera c) ha abrogato, dal 1° gennaio 2013, l’art. 40 del RDL n. 1827 del 1935 che
escludeva, tra gli altri, il personale artistico, teatrale e cinematografico dall’assicurazione obbligatoria
per la disoccupazione involontaria.
Sono pertanto obbligatoriamente assoggettati all’ASpI, oltre ai lavoratori in precedenza assicurati
contro la disoccupazione involontaria, i lavoratori dipendenti appartenenti alle seguenti categorie:
  • apprendisti;
  • soci lavoratori delle cooperative di cui al D.P.R. n. 602 del 1970;
  • personale artistico, teatrale e cinematografico, con rapporto di lavoro subordinato.
In relazione agli apprendisti va tuttavia precisato quanto  disposto dalla Circolare INPS n. 140 del 14
 dicembre 2012 che al punto 3.3, chiarisce:
“In relazione all’estensione dell’Assicurazione Sociale per l’Impiego al personale apprendista, l’art. 2, comma 36,
 della legge n. 92/2012, nel modificare l’art. 2, comma 2, del T.U. di cui al D.lgs. 14 settembre 2011, n. 167, 
 introduce - con effetto sui periodi contributivi maturati a decorrere dal 1° gennaio 2013 - a carico del datore 
di lavoro, un contributo pari all’1,31% della retribuzione imponibile, dovuto per gli apprendisti, artigiani e non artigiani.
Tenuto conto dell’impianto normativo dell’art. 2 nel suo complesso, nonché dei riflessi sulle previsioni contenute

 nell’articolo 3 della legge di riforma in materia di Fondi di solidarietà, anche l‘aliquota contributiva dovuta per 
gli apprendisti deve essere incrementata dello 0,30%, di cui all’art. 25 della legge n. 845/1978; conseguentemente
 la contribuzione ASpI per gli apprendisti si attesterà in misura pari al 1,61%, in analogia a quanto avviene per gli altri
 lavoratori dipendenti.
La norma in argomento dispone altresì che su tale contributo non opera lo sgravio contributivo disciplinato dall’art.22, 

comma 1, della legge 12 novembre 2011, n. 183 (v. punti 2.1 e 8 della circolare n. 128/2012).
Si precisa, infine, che – stante la tecnica legislativa utilizzata - sul contributo per gli apprendisti non trovano applicazione

 le riduzioni del cuneo contributivo di cui alle leggi n. 388/2000  e n. 266/2005, previste dal co. 26 (v. prec. punto 
3). Potranno, invece, continuare ad operare – ove spettanti – le misure compensative ex art. 8 del D.L. n. 
203/2005, convertito con modificazioni nella legge n. 248/2005.”
Considerata l’evidenza che per gli apprendisti l’aliquota contributiva è dovuta da subito nella misura piena
dell’1,61 %, rientrano nell’ambito di applicazione del Decreto interministeriale in argomento solamente:
  • i soci lavoratori delle cooperative di cui al D.P.R. n. 602 del 1970, con rapporto di lavoro subordinato
  • il personale artistico, teatrale e cinematografico, con rapporto di lavoro subordinato
là dove, per i suddetti lavoratori - secondo quanto previsto dall’art. 2, comma 27, secondo periodo della
Legge di Riforma - risultino già interamente applicate le quote di riduzione contributiva di cui alle leggi n.
 388/2000 e n. 266/2005.