Siamo giunti quasi ad
agosto , in piena stagione estiva negli
aeroporti di malpensa e linate , e “stranamente”, come per incanto,
tutte le forme di lotta sulla questione SEA handling sono scomparse... Nulla di nulla….non se ne può nemmeno
parlare!...come se il problema fosse passato…e invece non è cosi!
I sindacati cgil cisl uil
e ugl stanno tutti sugli attenti, agli
ordini della dirigenza SEA che gli
chiede il silenzio estivo . La “strana alleanza” dei sindacati autonomi si è sciolta come
neve al sole. Al primo ammiccamento della nuova proprietà, F2i, fatta alla
Flai, quest’ultima abbandona gli
alleati.L’ USB, più che dimezzata dalla fuoriuscita delle sue rsu e dalle centinaia
di iscritti, ma soprattutto dalla perdita del “suo” presidente Bonomi e il suo
consulente da 80.000 mila euro annui, cerca nuovi approdi lasciando sola la Cub
…. sedotta e abbandonata!
La nostra scelta, sin
dall’inizio, è stata quella di appoggiare tutte le forme di lotta a favore dei
lavoratori di SEA Handling, fatte da qualsiasi soggetto, senza fare matrimoni con
sindacati, anche se alternativi, perché li riteniamo responsabili, come i
confederali, della grave situazione attuale di SEA H..
Un’ eccezione è giusto
farla per la CUB che comunque,
nonostante l’avessimo messa in guardia sulle reali intenzioni dei suoi alleati
“il gatto e la volpe”, ha voluto scottarsi le dita……… avevamo ragione?????
Al di là dello spaccato di
questa armata Brancaleone sindacale, la cosa più importante è che la situazione
di SEA Handling è disperata.
A fine giugno le
dichiarazioni del vice sindaco di Casorate Sempione Tiziano Marson, a fine del mandato di
Presidenza del CUV Consorzio Urbanistico Volontario Malpensa , da anni
impegnato a far sentire a più riprese la voce dei problemi dell’aeroporto
“vuota il sacco” , a cominciare dai numeri dei possibili esuberi in SEA
handling : «L’Unione
europea è stata molto chiara: vuole che SeaH sparisca e che al suo posto
arrivino altri soggetti a gestire il servizio», si legge nella relazione inviata agli
altri sindaci Cuv:
«In pratica dei circa 2.400
lavoratori in forza a SeaH, 1.600
potrebbero essere riassorbiti nelle varie aziende subentranti, naturalmente con
uno stipendio inferiore; 300 (fortunati) rientrerebbero in Sea; i rimanenti 500
licenziati. Come numeri assomiglia alla tv greca»
«Ma a Malpensa è successo
l’inimmaginabile» afferma il documento: «E’
stata messa in discussione l’occupazione che, nelle promesse di Malpensa 2000,
non doveva essere un problema».
A fronte di dichiarazioni
venute da fonti istituzionali credibili e presenti nel vivo degli incontri sulla
questione Sea H, c’è stato un voluto silenzio : i lavoratori devono
tranquillizzarsi… il progetto dello spacchettamento
di Sea h deve proseguire e la gestione della transizione deve essere portata
avanti senza intoppi sociali.
Chiudiamo con un detto già
scritto in un volantino della Cub ma che rende molto bene la situazione sopra
descritta:
“Se prendete una rana
e la buttate in una pentola bollente, la rana schizza fuori subito dalla
pentola … Se invece la mettete in una pentola con acqua a temperatura ambiente
ed accendete il fuoco sotto, piano piano, con l’aumento della temperatura, la
rana si addormenta e finisce bollita….”
….meditate
lavoratori che a breve si dovrà agire….
24 luglio 2013